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Bergoglio o la barbarie di Kiev. Nove anni di pontificato

Fratellanza e un instancabile servizio al fianco dei profughi, di tutti i profughi. Papa Francesco ha fatto del suo pontificato una profezia che ci riguarda tutti, in prima persona. I profeti vanno ascoltati, si creda o non si creda. E bisogna farlo per non tornare in grande allegria dei barbari

Il patriarca di Mosca e la Guerra Santa contro la modernità

Una sfida alla teologia della fratellanza nel nome della teologia della guerra tra il Bene e il Male. Emerge chiaramente un pensiero apocalittico. Questo è il punto dell’omelia pronunciata domenica 6 marzo a Mosca da Sua Beatitudine Kirill I

Ucraina, il papa è con le vittime, e lo dice. La lettura di Cristiano

È la diplomazia dalle mani aperte. Che non vuol dire diplomazia delle mani contro qualcuno, ma per i popoli e soprattutto i profughi, senza distinzioni etniche. È questo che rende la sua posizione universalmente autorevole, perché non è legata agli interessi di qualche soggetto, come in passato a volte fu per quelli occidentali, non contro qualcuno, ma per

Si pone per Kirill una grande sfida. La versione di Spadaro

“Rimanere nella sua posizione attuale o ascoltare il suo metropolita di Kiev e i fedeli ucraini in comunione con lui che gli chiedono di levare la sua voce?”. Queste le parole del direttore de “La Civiltà Cattolica” rivolte in modo diretto al patriarca di Mosca

Il metropolita di Kiev ci obbliga a un’altra cronologia della guerra

Il testo di Onofrio capovolge la narrazione slavista del Cremlino e obbliga a un racconto non etnicista dei fatti. Toglie la centralità nella cronologia slava della questione dell’estensione della Nato ad est e vi pone quella della scoperta della fratellanza negata. Così facendo Onofrio obbliga anche noi a una cronologia che non può tralasciare il 2013. Il commento di Riccardo Cristiano

Etica, guerra giusta e difesa armata in Ucraina. La versione di D'Ambrosio

Nessuno mette in dubbio il “no alla guerra” sia su base cristiana, sia su base civile, tuttavia penso che vadano fatti dei distinguo fondamentali. Stiamo parlando di una guerra di aggressione di un Paese, la Russia, nei confronti di un altro Paese, l’Ucraina. È legittimo difendersi da parte dell’Ucraina? Certo che sì! La riflessione di Rocco D’Ambrosio

Nulla è definitivamente perduto. La diplomazia di Francesco secondo padre Spadaro

Pubblichiamo una sintesi schematica dell’intervento di Padre Antonio Spadaro, direttore della rivista La Civiltà Cattolica, alla presentazione del nuovo numero della rivista Italianieuropei dal titolo “Papa Francesco e il mondo” che si è tenuta lunedì 28 febbraio a Roma. A parlarne con Massimo D’Alema, presidente della Fondazione Italianieuropei, c’era anche Alberto Melloni, professore di Storia del Cristianesimo all’Università di Modena Reggio Emilia

Il fattore religioso nella lotta russo-ucraina. L'analisi del prof. De Oto

Di Antonello De Oto

Per vincere Putin è disposto a rischiare tutto. Quella con l’Ucraina non rappresenta solo una vittoria militare e politica ma anche la definitiva sistemazione di un problema religioso ed identitario. Il commento dell’avvocato Antonello De Oto, docente di Diritto Ecclesiastico italiano e comparato, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna

Kiev città aperta. L'appello di Riccardi e Sant'Egidio

Di Andrea Riccardi

In queste ore drammatiche per la capitale dell’Ucraina, Andrea Riccardi e la Comunità di Sant’Egidio lanciano, con il seguente manifesto – aperto alle adesioni di tutti -, la proposta di giungere ad un immediato cessate il fuoco e di proclamare con urgenza Kiev “città aperta”: “Un Appello per la salvezza di Kiev”

La guerra in Ucraina e lo scacchiere antropologico. La riflessione di D’Ambrosio

Economia, finanza, geopolitica. Quando scoppia una guerra nella sua complessità non bisogna dimenticare o sottovalutare l’aspetto antropologico. Ecco alcune note di Rocco D’Ambrosio

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