Dopo il riconoscimento internazionale di Ue e Nato, il Gruppo DigitalPlatforms, compagnia italiana nata per offrire soluzioni end-to-end a grandi aziende e amministrazioni basate sull’Internet of Things, continua la sua crescita con soluzioni innovative nel mondo Tempest. L’articolo di Marco Braccioli, Vicepresidente Defence & Cybersecurity del gruppo, all’indomani del Convegno Icsa “La difesa della sovranità digitale ed elettromagnetica”
Difesa
Operativo il Battlegroup Bulgaria. Così l’Italia rafforza il fianco est
Il battlegroup multinazionale schierato in Bulgaria, costituito su base dell’82° reggimento di fanteria Torino dell’Esercito, ha raggiunto la piena capacità operativa, ed è adesso pronta al combattimento. Per il ministro Crosetto, la dimostrazione dell’importante contributo delle Forze armate italiane alla deterrenza della Nato
Il programma Tempest e le sfide future secondo Antinozzi (Rusi)
L’ingresso del Giappone costituisce un elemento di svolta dal punto di vista finanziario, tecnologico e politico, contribuendo enormemente alla sostenibilità e credibilità del progetto. Il commento di Isabella Antinozzi (research analyst, defence industry and society programme, Rusi)
Kyiv, Mediterraneo e il 2%. Il discorso di Crosetto letto da Coticchia
Fabrizio Coticchia, professore associato di scienza politica all’Università di Genova, commenta gli interventi alle Camere del presidente Meloni e del ministro Crosetto: “Nonostante alcune voci critiche nella maggioranza, c’è la volontà del governo di affermarsi come attore credibile nei confronti degli alleati”. Bussola Ue e Concetto strategico Nato, impegno nell’Indo-Pacifico e rapporto con la Cina
Tecnologie all’avanguardia per la difesa missilistica. L'accordo di NGI
Con l’accelerazione imposta allo sviluppo dei velivoli di sesta generazione, in ultimo con l’intesa raggiunta sul Tempest, nasceranno nuove necessità operative anche per i sistemi missilistici così come per quelli di difesa antiaerea. In questa direzione si dirige l’accordo siglato da Northrop Grumman Italia per sviluppare nei prossimi anni soluzioni per un programma missilistico europeo
Ucraina, l’Italia non si gira dall’altra parte. Le parole di Meloni e Crosetto
Per raggiungere “l’obiettivo di assistere il popolo ucraino” è necessario “anche l’aiuto militare”, ha detto il presidente del Consiglio. Quando il governo deciderà un eventuale sesto pacchetto di aiuti militari seguirà la stessa procedura adottata dall’esecutivo Draghi relazionando il Copasir, ha spiegato il ministro della Difesa
Fondi per la Difesa e missioni. Ecco le priorità dell’Ue
Il Consiglio Affari esteri dell’Unione europea ha aumentato di due miliardi il Fondo europeo per la pace, una decisione che aiuterà a sostenere le forze armate del Vecchio continente e che si è rivelato uno strumento fondamentale anche per il sostegno all’Ucraina. Inoltre, continua l’impegno dell’Ue in Africa, con il prolungamento delle missioni nel Corno d’Africa e l’iniziativa in Niger
Tempest & Co. Competizione o collaborazione per i caccia del futuro
È iniziata la gara internazionale forse più avvincente fra le grandi potenze tecnologiche mondiali, quella dei programmi sui caccia di sesta generazione. In primo piano ci sono il progetto anglo-italo-nipponico Tempest e l’americano Next generation air dominance. Ma in partita c’è anche la Cina, che sta facendo grandi investimenti e non va sottovalutata
Difesa nel segno (mediterraneo) di La Pira. Intervista esclusiva a Nino Minardo
Conversazione con Nino Minardo, neo presidente della commissione Difesa della Camera. “La Pira pensava all’Italia come Paese ponte dalla vocazione mediatrice e pacificatrice”. Spese per la Difesa? “Al 2%. Gli incrementi d’investimento necessari al suo raggiungimento avrebbero risvolti positivi anche sull’industria nazionale e sui relativi indotti”
La rivoluzione del Tempest parte da Palazzo Chigi. L'opinione di Nones
È la prima volta che la presidenza del Consiglio annuncia un accordo del genere: segno della consapevolezza del governo di quanto sia strategica la scelta di collaborare con Regno Unito e Giappone allo sviluppo del caccia del futuro. Per l’Italia si aprono prospettive inaspettate















