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Un centro di gravità permanente? La difesa italiana e il Mediterraneo allargato

Di Fabrizio Coticchia

La politica di difesa italiana ha ormai identificato nel Mediterraneo allargato l’area prioritaria per la sicurezza nazionale. Che cosa ha portato l’Italia a rivedere le proprie scelte? L’analisi di Fabrizio Coticchia, professore di Scienza Politica all’Università di Genova

Israele-Grecia, ecco il maxi accordo militare per gli addestratori di Leonardo

Dopo l’incontro tra i ministri degli Esteri di Grecia, Israele ed Emirati a Cipro, i dicasteri della Difesa di Atene e Tel Aviv hanno siglato venerdì “il più grande accordo mai raggiunto nel campo militare tra i due Paesi”. Vale 1,37 miliardi di euro e ruota intorno a dieci M-346, gli avanzati addestratori di Leonardo scelti da Atene, che Tel Aviv fornirà insieme a servizi ventennali per una scuola di volo

Missili, laser e droni. Così Russia e Cina vanno alla Space War

La Russia è stata la più attiva nel 2020 in termini di manovre militari oltre l’atmosfera. La Cina, più cauta, prosegue lo sviluppo del suo arsenale spaziale, compreso un nuovo e misterioso spazioplano. Ecco le armi dei competitor degli Stati Uniti, nell’ultimo report del Csis

Cambiamento e continuità. Le grandi sfide dell’Afghanistan secondo l’Amb. Talò

Intervista all’ambasciatore Francesco Maria Talò, rappresentante permanente d’Italia alla Nato, sul ritiro del contingente dell’Alleanza dall’Afghanistan, che dovrebbe concludersi entro il prossimo 11 settembre, annunciato lo scorso mercoledì durante gli incontri tra i vertici Usa e Alleati a Bruxelles

Vent'anni dopo, cosa resta dell'Afghanistan? Scrive l'Amb. Stefanini

A vent’anni dall’11 settembre, per gli Usa il terrorismo rimane un’incognita, mentre la rivalità tra grandi potenze è una realtà. Vent’anni hanno cambiato anche l’Afghanistan, ora solo nell’affrontare il futuro; i talebani si attendono di trovare strada spianata per Kabul, ma potrebbero avere sorprese. L’analisi di Stefano Stefanini, senior advisor dell’Ispi, già consigliere diplomatico del presidente della Repubblica e rappresentante permanente dell’Italia alla Nato

Perché investire nella Difesa. Parla Tripodi (FI)

Conversazione con Maria Tripodi, capogruppo FI in Commissione Difesa alla Camera, a margine dell’incontro con i rappresentanti dell’industria di settore: Leonardo, Fincantieri, Iveco Defence Vehicles, Lockheed Martin e Aiad. “Le aziende chiedono prima di tutto una maggiore attenzione, da tradursi in investimenti certi e maggiore celerità nell’approvazione dei provvedimenti”

Disarmo, Nord Stream 2 e Cina. L'onda Verde di Germania su difesa e sicurezza

Salgono le quotazioni per una possibile coalizione tra Verdi-Cdu-Csu per il post-Merkel. Un’analisi di Rusi spiega le difficoltà che potrebbero trovare su sicurezza e difesa. A fronte di posizioni più dure su Cina e Russia (con focus su diritti umani e clima), i Verdi conservano l’avversione a nucleare e armamenti autonomi. Ciò potrebbe creare qualche problema al futuro del Fcas

Afghanistan, missione compiuta? Il bilancio del gen. Arpino

In Afghanistan non abbiamo vinto, ma ciò che ci è stato chiesto lo abbiamo fatto, e anche di più. La nostra coscienza è pulita, abbiamo insegnato qualcosa, riacceso qualche speranza e lasceremo laggiù un buon ricordo della nostra Italia. È stato seminato bene, e nei cuori di quella gente lontana qualcosa di bello finirà per germogliare. Il commento del generale Mario Arpino, già capo di Stato maggiore della Difesa

Un'alleanza per la Difesa nello Spazio. La proposta dell'Atlantic Council

L’Atlantic Council pubblica il nuovo report dello Scowcroft Center dedicato ai suggerimenti per l’amministrazione americana sulla dimensione spaziale. Punto centrale del dossier, la proposta di istituire un’alleanza spaziale sul modello della Nato, la “Space Security Alliance”, da strutturare entro la metà del secolo con alleati europei e partner indopacifici

Per un confronto sereno sul ruolo dei militari. La lettera del gen. Tricarico

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del generale Leonardo Tricarico che replica all’articolo di Michela Murgia (apparso su “La Stampa”) sulla “paura” della divisa. Sullo stesso quotidiano, Tricarico aveva in precedenza chiesto scusa per i toni “irruenti” utilizzati in prima battuta a reazione delle esternazioni di Murgia

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