L’annuncio dello spin-off di Iveco Defence Vehicles da parte dell’ceo del gruppo Iveco, Olof Persson, ha acceso i riflettori su un possibile riassetto dell’industria della difesa terrestre. L’operazione potrebbe favorire un consolidamento strategico nel settore, con Leonardo e Rheinmetall tra i potenziali acquirenti. Intanto, anche partner internazionali, inclusi gli Usa, riflettono sulle potenzialità dell’asset
Difesa
Bilancio 2024 di Ala. Produzione in crescita, ora si punta ai mercati esteri
Ala chiude il 2024 con ottimi risultati, registrando un valore della produzione di 290,8 milioni di euro, in crescita del 24% rispetto al 2023. L’azienda consolida la sua presenza nei principali mercati europei e punta all’espansione in Nord America, Asia e Medio Oriente. La marginalità migliora, mentre la posizione finanziaria netta si attesta a 48 milioni di euro, riflettendo investimenti strategici per la crescita
Meno controllo, più autonomia. Il nuovo software per sciami di droni
Il programma rappresenta un cambio di paradigma nel controllo degli sciami di droni, passando da un modello di supervisione diretta a uno in cui il software prende decisioni strategiche in tempo reale, lasciando all’operatore solo la supervisione generale
Impegni Nato e sostegno all’Ucraina. L'incontro a Bruxelles tra Crosetto e Hegset
Bruxelles diventa il fulcro della Difesa transatlantica con il Gruppo di contatto per l’Ucraina, presieduto per la prima volta dal Regno Unito, e la ministeriale della Difesa Nato. Per l’Italia, il ministro Crosetto dovrà affrontare il nodo del budget, con Trump che spinge per il 5% del Pil e Rutte che mira almeno al 3%. L’ipotesi di un incontro con il nuovo segretario alla Difesa Usa, Pete Hegset, potrebbe rappresentare un’occasione per l’Italia per presentare le sue posizioni e rafforzare ulteriormente la cooperazione strategica con gli Usa
Più droni, meno aerei. Verso un nuovo equilibro nell'aria. L'analisi di Del Monte
L’evoluzione delle difese integrate e dei droni ha reso impossibile il dominio incontrastato dei cieli. Le forze aeree devono adattarsi, abbandonando il focus sulla qualità per puntare sulla massa e sulla sostenibilità economica
Cosa sta succedendo tra le Big Tech e l'industria della Difesa Usa
Le startup tecnologiche come Palantir, Anduril e SpaceX stanno guadagnando terreno nel settore della difesa, mettendo sotto pressione i contractor storici del Pentagono. Mentre l’amministrazione Trump valuta un cambiamento radicale nel regime degli appalti per le Forze armate, i mercati puntano sempre più sulle emerging tech. Tra innovazione, investitori in fermento e vecchie sfide irrisolte, il futuro dell’industria della difesa americana è a un bivio
In Ucraina una vittoria russa destabilizzerebbe l’ordine globale. L’analisi di Cavo Dragone
La Nato conferma il proprio sostegno all’Ucraina, respingendo ogni ipotesi di arretramento davanti all’aggressione russa. L’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della Nato, dopo la sua visita a Kyiv ribadisce che una vittoria di Mosca destabilizzerebbe l’ordine internazionale. Mentre il conflitto entra nel suo terzo anno, l’Europa è chiamata a un impegno maggiore
Hegseth e poi Vance, inizia il dialogo tra Usa e Ue su Nato e Ucraina
Il segretario alla Difesa americano precederà il vicepresidente nella prima visita in Ue. A Bruxelles siederanno assieme circa 50 Paesi che sostengono la difesa dell’Ucraina e che ascolteranno le parole del segretario (atteso da un bilaterale con Crosetto) nell’ottica di potenziali cambiamenti da parte della politica americana. Sul tavolo anche il tema delle spese dei singoli Paesi della Nato
Difesa comune, von der Leyen alza la voce. Serve fare di più e insieme
Nonostante il consenso unanime sulla necessità di rafforzare la difesa europea, le divisioni tra gli Stati membri restano profonde. Da Danzica, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, lancia un appello deciso: “Dobbiamo fare di più, e farlo insieme”, spingendo per più fondi, più innovazione e una maggiore cooperazione
Cyber-sicurezza e sovranità, l’Italia alla prova della resilienza digitale
La sicurezza cibernetica è sempre più strategica per la resilienza del sistema Paese. L’Italia dovrebbe riflettere sulla necessità di colmare il divario tecnologico con gli altri attori globali, investendo in difesa cyber e innovazione. Nel corso dell’evento “Cyber-sicurezza sovrana”, organizzato da Formiche e Accenture, esperti ed esponenti delle istituzioni hanno fatto il punto su sfide e priorità dell’Italia nel dominio cibernetico