Avevano proprio ragione al Fondo monetario internazionale, l'economia mondiale rallenta (qui l'articolo di pochi giorni fa con tutte le previsioni). Ma non è colpa dell'Italia, non solo almeno. Ci sono almeno tre buone ragioni per convincersi del fatto che qualcuno ha fatto male i conti sul Pil globale per l'anno in corso: bisognerà rivedere le stime, volare un po' più basso…
Economia
Servono imprese competitive per un Paese che vuole crescere
L’Italia è ancora oggi la seconda potenza industriale in Europa e la settima al mondo, e questo risultato non è frutto del caso ma dello sforzo costante di adattamento e rinnovamento di un sistema produttivo straordinariamente vitale, basato su un modello di imprenditorialità diffusa che ha nelle economie di specializzazione la sua principale arma competitiva e nelle aree dei distretti…
La missione in Brasile del ministro Trenta per sostenere la Difesa made in Italy
Missione brasiliana per il ministro della Difesa Elisabetta Trenta. La titolare di palazzo Baracchini è intervenuta al road show organizzato da Fincantieri nella città di Recife, prima tappa di un tour che punta a coinvolgere l'industria del Paese nell'ambito della proposta italiana (a cui partecipa insieme a Leonardo) per il programma Tamandaré, con cui la Marina brasiliana vuole dotarsi di quattro…
Mps, perché l'uscita del Tesoro non sarà facile
Ci sono almeno due dossier bancari scottanti all'orizzonte del governo, una partita doppia nella quale non bisognerà fallire il colpo. Carige e Mps sono due banche, di diverse dimensioni e peso specifico, su cui l'esecutivo gialloverde è in manovra (qui l'intervista al consigliere di Giovanni Tria, Pasquale Lucio Scandizzo). In attesa di capire il destino della prima (fusione? Nazionalizzazione?) sulla quale…
Lo scontro con la Francia e quella diversa posizione tra Salvini e il duo Di Battista-Di Maio
C’è una differenza profonda tra i 5 Stelle e la Lega che va oltre la diversa base programmatica: a sua volta espressione di un contrapposto blocco sociale di riferimento. Ma che è, per così dire, di natura antropologica. Matteo Salvini è continuamente costretto ad inseguire Luigi Di Maio, cavalcandone le iniziative. Almeno fino alle prossime europee, poi si vedrà. Ma…
Lavoro e giovani, così il mondo si è capovolto. Parla De Masi
Lavoro, ozio e longevità. Sono questi i temi intorno ai quali il prof. Domenico De Masi ha costruito il suo ultimo libro, Il mondo è ancora giovane (ed. Rizzoli), rubando il titolo a un pensiero di Gian Battista Vico. La nostra realtà si presenta con categorie completamente diverse da quelle metabolizzate dalle generazioni passate e orientarsi diventa difficile. Dalla politica, al…
Su Carige Bankitalia trova l'asse con Tria
Carige? Una banca meno disastrata di quel che si pensa. Come metterla definitivamente in sicurezza? Dandola in sposa a un istituto più grande e robusto. Tra Bankitalia e Tesoro è asse sul futuro di Carige. Da Davos, dove è arrivato il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, a Montecitorio, dove questa mattina è intervenuto il vicedirettore generale della Banca d'Italia, Fabio Panetta,…
Se l'Italia frena è anche un po' colpa della Germania. Parola di Confindustria
Sì, certo, è sempre la locomotiva d'Europa, la prima manifattura del Vecchio Continente. Ma ogni tanto anche lei ha il fiatone. Ieri il Fondo monetario internazionale ha ricordato al mondo intero che la recessione, chi più chi meno, è dietro l'angolo (qui l'articolo con tutti i dettagli). Anche per un'economia solida come quella tedesca le cui stime di crescita però…
Di Maio & co. lascino stare il Franco Cfa. Le altre battaglie (economiche) con la Francia spiegate da Pennisi
Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista e più recentemente Matteo Salvini attaccano ancora una volta la Francia. Questa volta puntando il dito contro lo sfruttamento dell’Africa, attraverso quella che considerano una “moneta locale”, il Franco Cfa. La frase del vicepremier ha scatenato una nuova crisi diplomatica con Parigi. Il governo francese ha convocato l’ambasciatore italiano in Francia, Teresa Castaldo. E…
Perché l'accordo tra Francia e Germania è un segnale d'allarme. Parla Guido Crosetto
È nebbia fitta tra Roma e Parigi, mentre dalla capitale francese a Berlino splende il sole. Ad Aquisgrana, la cancelliera Angela Merkel e il presidente Emmanuel Macron hanno firmato un trattato che sancisce la nascita di un nuovo partenariato. Il segnale è “allarmante” per l'Europa e per l'Italia, soprattutto per ciò che riguarda il comparto strategico della Difesa. Parola di…