La difesa europea è indispensabile per poter competere con i big mondiali, ma per riuscire a contare nel Vecchio continente (e a non subire l'attivismo di Francia e Germina) è opportuno prima di tutto fare delle scelte a livello nazionale. Bisogna scegliere su quali programmi investire e quali mantenere a sovranità nazionale. Per farlo, una Cabina di Regia ad hoc…
Economia
Il debito pubblico, il contratto e Bruxelles. Il rebus di Giovanni Tria
Dopo la svolta, che nelle elezioni del 4 marzo, ha innescato il grande cambiamento, c’è un tema che dovrebbe interessare tutte le forze politiche. E che, invece, è stato sostanzialmente rimosso. Occultato in un tran tran, tanto di governo, quanto di opposizione, che non lascia ben sperare. E che rischia di essere l’incubatrice di una prossima crisi. Inevitabilmente più virulenta. Il…
Btp, il conto (salato) dei tassi. Quanto costa la fantasia al potere
Gli investitori credono all'Italia ma il costo di tale fiducia sta aumentando. Lo dimostra l'andamento delle ultime aste di titoli pubblici bandite dal Tesoro, tutte andate a segno ma con tassi di rendimento in rialzo. Segno che la domanda di debito c'è (famiglie e investitori comprano titoli per prestare allo Stato i soldi necessari a finanziare quella parte della spesa…
Flat tax e reddito di cittadinanza. Cosa si dice da Nord a Sud
Il vicepremier, Luigi Di Maio, questa mattina ha prevedibilmente gettato acqua sul fuoco, dichiarando che non ci sono tensioni con il ministro dell’Economia, Giovanni Tria. "Lavoriamo di comune accordo", ha detto, per portare a casa il programma: flat tax, reddito di cittadinanza, riforma della Legge Fornero, etc. etc. Tutto giusto, dal punto di vista della maggioranza e soprattutto del Movimento,…
La corruzione allontana gli investimenti dall’Italia. Il rapporto
Se la corruzione diminuisse del 10%, aumenterebbe del 28% il flusso degli investimenti stranieri in entrata. E ancora, se la qualità delle istituzioni migliorasse del 10%, si otterrebbe un incremento della presenza delle multinazionali sul totale delle imprese pari all’’11,6%. I dati emergono dallo studio dal titolo “Italia interrotta: il peso della corruzione sulla crescita economica”, curato dall’associazione indipendente Riparte…
Cara Europa, vogliamo una Ue più forte ed equa. Firmato Paolo Savona
L'Italia scende in campo per ridisegnare l'architettura europea, troppo distante dalle esigenze di reddito e welfare dei cittadini e troppo poco strutturata per reggere alla concorrenza globale. E lo fa per bocca del primo alfiere della necessità di ridiscutere l'Ue dal profondo, il ministro per gli Affari Europei, Paolo Savona. Il quale ha inviato a Bruxelles un documento, Una politeia per…
Derby Stato-mercato a Genova. Chi può vincere e perdere secondo Debenedetti
Parla del Ponte Morandi, il ministro Toninelli in audizione alla Commissione Ambiente della Camera: e questa non è una notizia. Lo è invece che questa è stata l’occasione per adeguarsi a, e rafforzare, con il peso della sua autorevolezza, il nuovo corso di euro-rispetto che tanto successo ha riscosso a Cernobbio. "In questi minuti - ha detto ai deputati -…
Pensione a 62 anni? Molto rumore per nulla
Grande clamore sull’indicazione del vice presidente del Consiglio Matteo Salvini (fatta durante un programma televisivo) di portare a 62 anni l’età minima per andare in pensione se si è raggiunta ‘quota 100’ (ossia se il totale dell’età anagrafica e degli anni in cui si sono versati contributi arriva a 100) e sui costi che ciò comporterebbe. Molto rumore per nulla,…
Stato e mercato, no a ritorni al passato. Ecco cosa si è detto alla Sna
Lo Stato avanza o arretra, dipende semplicemente dalla fase storica. Negli anni 90 l'economia italiana improvvisamente si aprì, dando vita alle prime vere grandi privatizzazioni industriali. Dall'allora Telecom, all'Alitalia, lo Stato uscì progressivamente da diverse industrie. Oggi, con il governo gialloverde, sembra essersi avviato un meccanismo inversamente proporzionale: più aumenta la concorrenza più la mano pubblica si fa pesante. Da…
Riforme, proteste e non-crescita: le tre spine di Macron
Non solo una popolarità in ribasso per il Presidente francese Emmanuel Macron, ma una serie di concause che stanno determinando performances negative per l'economia francese. In primis le decisioni strategiche del governo che, in sostanza, hanno effettivamente accelerato il rallentamento dell'attività industriale, pesando sui consumi. Sullo sfondo, un trend negativo caratterizzato dai numeri relativi alla crescita, dai cali di popolarità…