Il ritorno di una storica compagnia energetica straniera in Yemen indica una riapertura del Paese agli investimenti internazionali. Dopo un lungo periodo di dispute amministrative e difficoltà legate al conflitto, la gestione di un importante giacimento torna al precedente operatore. La vicenda segnala tentativi di stabilizzazione e di rilancio del settore petrolifero yemenita
Esteri
Energia, difesa e porti. L'asse Grecia-Ucraina fa bene all'Europa (garantisce Trump)
Oltre la difesa e l’energia c’è un altro elemento, particolarmente rilevante, che impatta sulle nuove catene di approvvigionamento dell’occidente e che trovano in Grecia un fulcro primario: non solo l’interesse dei grandi gruppi internazionali per i porti greci è cresciuto in maniera esponenziale, ma la posizione geografica del Paese, sull’asse cruciale Suez-Mediterraneo orientale-Europa, crea un ambiente favorevole per far incrociare flussi commerciali, energetici e marittimi
ll G20 prova a capovolgere il piano di pace per Kyiv. La versione di D'Anna
Alle prese con l’ennesima fuga in avanti di Trump, questa volta con gravi e inaccettabili conseguenze che favorirebbero la Russia e sacrificherebbero l’Ucraina, gli alleati occidentali si accingono a concertare a Johannesburg al vertice del G20 le iniziative per riportare su una linea condivisa le difficili trattative con Mosca. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Witkoff e il futuro dell’Europa (e dell’America). L'analisi di Sisci
Il piano Witkoff non ha sostegno fuori da Washington ed è criticato in Europa, America e Asia. È percepito come una capitolazione alla Russia, trasformandosi di fatto in una vittoria politica russa. Una pace vista come umiliazione dell’Ucraina favorisce solo Mosca e mette a rischio gli stessi Usa. L’analisi di Francesco Sisci
G20 al via senza Trump mentre Xi manda un inviato strategico
Il boicottaggio del G20 da parte degli Stati Uniti, motivato dalle accuse infondate di Trump al Sudafrica, lascia spazio a un vertice segnato da assenze eccellenti ma guidato dalle potenze medie. Nel vuoto americano, la Cina rafforza la sua presenza in Africa australe con nuove iniziative infrastrutturali e minerarie
Cina-Iran, cosa c’è dietro la freddezza di Pechino. Report ChinaMed
Il report “China–Middle East Relations After the Twelve-Day War” di ChinaMed esamina le reazioni regionali e la posizione cinese durante la guerra tra Israele e Iran, evidenziando la prudente neutralità di Pechino, il malcontento iraniano per la mancanza di supporto concreto e la critica dei media arabi per l’atteggiamento transazionale. L’analisi di Veronica Turrini, research fellow presso il ChinaMed Project, dove analizza la copertura mediatica della Cina in Iran
Pace in Ucraina, il piano di Trump e Putin non piace a Kyiv e Ue. I dettagli
Germania, Francia e Regno Unito si schierano con Kyiv contro il piano Usa-Russia, giudicato dagli europei una “capitolazione”. Intanto, Washington minaccia di interrompere forniture militari e intelligence se Zelensky non accetta l’intesa, che riconoscerebbe territori occupati come “de facto russi” e limiterebbe drasticamente la sovranità ucraina
Meloni-Merz, intesa sull'Ucraina. Il piano sia nell’interesse dell’intera Europa
Da un lato Zelensky non ha respinto categoricamente il piano, dall’altro l’Europa, che non vorrebbe solo prendere atto di una serie di punti siglati (o meno) dalle parti in causa, anche perché ci sono in ballo l’ingresso di Kyiv nell’Ue, la nuova infrastrutturazione di difesa della cintura orientale della Nato e dell’Ue, la questione degli asset russi, il dossier energetico. Tutti temi che non possono esulare da un coinvolgimento di Bruxelles. In questo senso si inserisce la dialettica, analitica e pragmatica, che Roma e Berlino stanno ponendo in essere
Cosa non accadrà al G20 in Sudafrica. Il commento di Demarais (Ecfr)
Il G20 di Johannesburg si apre in un clima di forte frammentazione geopolitica, aggravato dall’assenza dei leader di Stati Uniti e Cina. Le priorità sudafricane su debito africano e transizione verde restano divisive, mentre il vertice si trasforma in un’occasione per bilaterali più che per decisioni collettive. Il commento di Agathé Demarais, capo della Geoeconomics Initiative dell’Ecfr
Giovani leader africani a scuola di transizione energetica
Open Africa Power 2025, lo spirito del Piano Mattei “tra i banchi” dei giovani leader africani. Ecco il programma di Fondazione Enel e SEforALL dedicato alla formazione sulla transizione energetica
















