Trump definisce trattabili i 28 punti sul piano per l’Ucraina, mentre emergono dubbi sulla sua origine. Putin lo considera una base negoziale se Washington convince Kyiv ed Europa. A Ginevra si apre un incontro tra Usa, Ucraina e partner europei per discutere le proposte
Esteri
Dal G20 all'Angola. Di cosa si parlerà al vertice Unione europea-Unione africana
Dopo il G20 in Sudafrica, in Angola lunedì e martedì si terrà il vertice Unione europea-Unione africana a Luanda, occasione storica di dibattito tra il due soggetti dialoganti che possono contare su un elemento di fluidità progettuale come il Piano Mattei. L’Italia in questo senso offre uno strumento che si intreccia anche con il Global gateway, contribuendo a rafforzare un nuovo modello di relazioni bilaterali Ue-Africa
La strategia digitale di Pechino in Nord Africa. El Kadi analizza rischi e opportunità
Qual è la logica che guida la Cina nell’espansione digitale in Nord Africa e quali rischi comporta? Risponde Tin Hinane El Kadi, ricercatrice dell’Università di Oxford, nell’analisi di Miriam Verzellino, research fellow di ChinaMed Project, dove segue la cooperazione scientifica e tecnologica tra Cina ed Europa
L’Italia può (e deve) giocare la partita delle terre rare. Onori (Azione) spiega come
Il testo della III Commissione ricostruisce la vulnerabilità dell’Europa rispetto al quasi monopolio cinese. La parlamentare di Azione Federica Onori sottolinea che “la Cina non è il nemico, però è la principale fonte di rischio e quindi di incertezza”, ricordando che l’Ue deve correggere la propria strategia passata, in cui “noi inseguivamo la convenienza economica, mentre la Cina andava avanti sulla sicurezza economica”. La risposta deve essere un cambio di paradigma condiviso con partner affini
Russia, il lato politico delle sanzioni economiche. L'opinione di Pellicciari
In origine le sanzioni erano un preludio alla guerra, una forma moderna di assedio per logorare l’avversario prima di sferrare l’attacco. Con il tempo sono diventate un’alternativa al conflitto armato, spostando lo scontro dal piano militare a quello economico. Da ultimo passo prima del confronto bellico diretto sono divenute il primo passo per evitarlo. Nella guerra in Ucraina questa logica si è ulteriormente ribaltata. L’opinione di Igor Pellicciari
In Libia l'omicidio della blogger riaccende la polveriera dell’ovest
Mentre in Tripolitania si riaccende la tensione, dopo l’omicidio della blogger di Zawiya, le tribù locali guardano a Bengasi da dove Saddam Haftar è partito per una visita in Turchia allo scopo di rafforzare le relazioni internazionali
Ucraina e Piano Mattei per l'Africa. La prima giornata di Meloni al G20
Il vertice di Johannesburg ha visto Meloni impegnata su due fronti. L’analisi con i leader europei sul piano Witkoff nella dichiarazione dei volenterosi, preoccupati per le limitazioni proposte alle forze armate ucraine; e poi la posizione del governo di Roma sulle aspirazioni e sul ruolo del Piano Mattei, che si ritrova nel cosiddetto “spirito di Ubuntu”
Focus sulla Nigeria. L'Italia ascolta le preoccupazioni Usa
Le violenze contro le comunità cristiane in Nigeria diventano un tema internazionale. Governi, parlamenti e organismi multilaterali intervengono. Palazzo Chigi richiama alla tutela della libertà religiosa mentre l’amministrazione Trump aumenta la pressione diplomatica e politica su Abuja, con possibili sanzioni e coinvolgimento militare
Gli Usa stanno tornando a investire nel petrolio yemenita
Il ritorno di una storica compagnia energetica straniera in Yemen indica una riapertura del Paese agli investimenti internazionali. Dopo un lungo periodo di dispute amministrative e difficoltà legate al conflitto, la gestione di un importante giacimento torna al precedente operatore. La vicenda segnala tentativi di stabilizzazione e di rilancio del settore petrolifero yemenita
Energia, difesa e porti. L'asse Grecia-Ucraina fa bene all'Europa (garantisce Trump)
Oltre la difesa e l’energia c’è un altro elemento, particolarmente rilevante, che impatta sulle nuove catene di approvvigionamento dell’occidente e che trovano in Grecia un fulcro primario: non solo l’interesse dei grandi gruppi internazionali per i porti greci è cresciuto in maniera esponenziale, ma la posizione geografica del Paese, sull’asse cruciale Suez-Mediterraneo orientale-Europa, crea un ambiente favorevole per far incrociare flussi commerciali, energetici e marittimi
















