In occasione del 244° anniversario della Dichiarazione d’Indipendenza mi è gradito formulare, a nome di tutti gli italiani e mio personale, i migliori auguri per l’amico popolo americano. Lo storico e profondo legame tra i nostri due Paesi, cementato dalla presenza di una ampia e attiva comunità di origine italiana negli Stati Uniti e da vitali scambi commerciali e culturali,…
Esteri
Independence day, l'amicizia Italia-Usa celebrata sui social
Oggi è il 4 luglio, giorno dell'Indipendenza degli Stati Uniti. Al Monte Rushmore il presidente Donald Trump ha pronunciato un discorso assicurando che l'imponente monumento con i volti scolpiti nella roccia dei presidenti George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt e Abraham Lincoln, "non sarà mai dissacrato" e "le loro conquiste non saranno mai dimenticate". Ecco l'amicizia tra Italia e Stati Uniti celebrata…
Libia, tra stand by militare e colloqui diplomatici sul petrolio
Quando ieri il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, è arrivato a Tripoli tutto era meno che "una visita a sorpresa". Accolto con il tappeto rosso e il picchetto militare dalle unità del Gna (il governo onusiano) che hanno sconfitto il signore della guerra dell'Est, Khalifa Haftar, grazie al sostegno della Turchia, Akar, oltre al capo di stato maggiore, portava con sé…
Deterrenza nel Pacifico. Gli Usa mostrano bandiera nel Mar Cinese
Il Mar Cinese è il “Mediterraneo asiatico” (definizione presa in prestito da Limes), ma meglio ancora è il mare che Pechino considera come "bacino di carenaggio" per le sue ambizioni da potenza globale. A ben guardare nel Mar Cinese ci sono tutti gli elementi geopolitici per farlo essere strategico: gli stretti, misura talassocratica; i giacimenti energetici; le contese e le rivendicazioni territoriali;…
La sorpresa di ottobre per Trump? Una mini-guerra con l'Iran
Se la vicenda delle taglie offerte ai Talebani dai servizi segreti russi per uccidere soldati Nato in Afghanistan è una orribile “June surprise” (cit. Daniele Ranieri, il Foglio) per Donald Trump — accusato di esserne a conoscenza, ma di aver glissato per interesse — a ottobre la classica sorpresa che arriva nel rush finale delle presidenziali americane potrebbe essere più positiva…
Did someone say Hong Kong? China's crackdown divides Italy
The Italian political system is yet to take a clear stance on the events surrounding China’s tightening of its rule over Hong Kong. The two governing parties may have found themselves at odds yet again; the biggest, Five Star Movement, is reluctant to unequivocally condemn Beijing, while the smaller Democratic Party has sided with the European Union in critiquing it.…
Da Hong Kong alla Libia, l'Italia c'è (e il Pd pure). Parla Marina Sereni
Hong Kong, Egitto, Libia, Mes, Ue. Chi ha detto che il Pd non ha le idee chiare? Marina Sereni non si sottrae a nessuna domanda in questa intervista a Formiche.net. Viceministro degli Esteri, protagonista assoluta della storia del Pd, partito che ha contribuito a fondare, spiega perché, in politica estera, soprattutto quando in ballo ci sono i diritti umani, la…
Prima i giornali, poi le università. Così Pechino soffocherà Hong Kong
Questione di tempismo. Non è casuale il momento scelto dalla Cina per abbattere una volta per tutte la scure su quel che resta dell’autonomia di Hong Kong. Se Pechino ha gioco facile, dice a Formiche.net Kristine Lee, Associate fellow dell’Asia Pacific Security Program del Cnas (Center for a New American Security), è anche grazie a qualche remora di troppo di…
Philippe si dimette, il macronismo agonizza. Malgieri racconta la fine di un'illusione
L’inizio della fine del macronismo è stato ufficializzato dalle dimissioni del primo ministro Edouard Philippe. È l’abbandono più eccellente del governo dopo quelli del ministro dell’Interno, dell’Ecologia, Sport e la “sconfessione” che somiglia ad una semi-dimissione del ministro della Cultura. Al suo posto Macron ha nominato Jean Castex, figura emergente dell'inner circle macroniano il cui incarico prevalente finora è stato…
Libia, ecco perché Mosca riapre la missione diplomatica
Al termine di un incontro con Agila Saleh, il presidente del parlamento libico (l’HoR riconosciuto dall’Onu), il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha annunciato che prossimamente Mosca avrà un incaricato di affari diplomatici per la Libia. Sarà Jamshed Boltaev, feluca esperta di affari nordafricani, già console a Hurghada, che lavorerà dalla Tunisia. La destinazione è usuale: escluso Italia e Turchia, sono…