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Quanto contano gli evangelici nelle elezioni Usa (e cosa rischia Trump)

New York - Dopo le tensioni con i militari e la fronda interna al Partito repubblicano, Donald Trump rischia di vedere scricchiolare il suo consenso tra la destra religiosa, che è stata fondamentale per la sua elezione nel 2016, e sarà molto importante anche per conquistare il secondo mandato. I leader evangelici nelle ultime settimane hanno espresso preoccupazione per alcune posizioni…

Chi c'è (e perché) nell'aereo di Haftar diretto in Venezuela?

Sono giorni intensi per la diplomazia attorno alla Libia. Finita l'offensiva che il signore della guerra dell'Est, Khalifa Haftar, aveva lanciato su Tripoli quattordici mesi fa, adesso è il momento per vincitori e vinti di consolidare le proprie posizioni prima di un negoziato formale. I cieli libici sono pieni di aerei che si muovono invece in via informale – ma…

Il Regno Unito prepara la golden power contro le scalate cinesi

Nello stesso giorno in cui Huawei ha acquistato intere pagine pubblicitarie su diversi giornali britannici (e a distanza di pochi giorni dal via libera del National Security Council al piano per trovare, assieme agli altri Paesi dell’alleanza d’intelligence Five Eyes, alternative al colosso cinese delle telecomunicazioni per la realizzazione della rete 5G del Regno Unito), il Times di Londra rivela…

C'è (anche) lo zampino di Maduro sulle proteste negli Usa

La Casa Bianca sembrerebbe convinta che il regime di Nicolás Maduro sta sfruttando le proteste negli Stati Uniti per creare più disordini e violenza. Come tra l’altro è accaduto l'anno scorso durante le manifestazioni in Cile, Ecuador, Bolivia, Perù, Argentina e Colombia. A sostenerlo è stato un funzionario del governo americano al quotidiano spagnolo Abc: “Siamo a conoscenza di tentativi…

Dalla Russia alla Cina. La nuova deterrenza Nato spiegata da Stoltenberg

Un’alleanza con gli Stati del Pacifico, Australia, Nuova Zelanda, Giappone e Corea del Sud, per contenere le mire espansionistiche cinesi. È il piano esposto dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in una video-conferenza con l’Atlantic Council e il German Marshall Fund. Incalzato dalle domande dei rispettivi presidenti, Fred Kempe e Karen Donfried, il segretario ha fatto il punto sulle…

Perché la diplomazia di Sisi adesso ha un peso sul dossier Libia. Il commento di Dentice

Nella telefonata avuta domenica con il premier italiano, Giuseppe Conte, il presidente/generale egiziano, Abdel Fattah al Sisi, ha incassato l’appoggio dell’Italia per un’iniziativa politica di pacificazione della Libia (nella conversazione si è parlato anche di temi bilaterali: il caso Regeni per esempio). Il Cairo aveva scommesso sulla vittoria militare di Khalifa Haftar, ma dopo 14 mesi di offensiva, la campagna per conquistare…

Perché la Turchia in Libia (e nel Mediterraneo) è importante per gli Usa

[Aggiornamento del 08/06/2020]. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il suo omologo americano Donald Trump hanno concordato di "continuare una stretta collaborazione" in Libia in una conversazione telefonica lunedì, ha annunciato Ankara. "I due leader hanno concordato di continuare la loro stretta collaborazione per promuovere la pace e la stabilità in Libia, il vicino marittimo della Turchia", ha affermato la…

La crisi, gli avversari, i (pessimi) sondaggi. Vladimir Putin visto dal prof. Savino

Nedokarantin – “Non ancora quarantena”. Ecco come i medici russi, con una definizione ironica ma dal sapore amaro, hanno definito le misure di autoisolamento prese nel Paese dalla fine di marzo. Abbiamo già scritto a tal proposito di come si trattasse di qualcosa di molto diverso dalla quarantena italiana, l’approccio delle autorità russe alla pandemia è stato a dir poco…

Se il nuovo scontro (geopolitico) è fra centro e periferie. L'analisi di Pellicciari

Passano più veloci del previsto i giorni pandemici della Fase 2 e iniziamo a chiederci, anche nelle relazioni internazionali, cosa sia veramente avvenuto nella Fase 1. Come chi dopo una rovinosa caduta si cerca addosso eventuali ferite perché nell’impatto ha provato più spavento che dolore. È fenomeno umano sforzarsi di dare ex-post un senso alle cose avvenute (soprattutto un trauma…

Via Haftar, riparte il petrolio. Libia verso la Fase 2 (anche per l’Eni si spera)

La fine della campagna militare per conquistare Tripoli, la sconfitta militare con la ritirata dalla Tripolitania di Khalifa Haftar — signore della guerra dell’Est libico a cui  la Russia e soprattutto l’Egitto stanno costruendo una exit strategy dignitosa — porta i suoi primi frutti. Effetti collaterali di estrema importanza: il campo pozzi di Sharara torna lentamente a funzionare. Da oltre…

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