Pedro Sánchez è stato investito come nuovo premier della Spagna dal Parlamento con un margine stretto, anzi, strettissimo. Il leader del Partito socialista operaio spagnolo (Psoe) ha ottenuto 167 voti a favore e 165 contrari, mentre altri 18 parlamentari si sono astenuti. L’alleanza del nuovo governo spagnolo si regge sull’intesa tra i socialisti, il partito Unidos Podemos di Pablo Iglesias…
Esteri
Haftar entra a Sirte. Misurata (e la Turchia) inviano i rinforzi
L’Lna, la milizia comandata dal signore della guerra della Cirenaica, Khalifa Haftar, ha conquistato buona parte di Sirte, città sul golfo omonimo tra Tripoli e Bengasi. Si tratta di un‘avanzata territoriale importante, contro cui infatti è già in atto un contrattacco. Lo scatto è stato frutto di un’operazione spinta dagli haftariani per giocare di anticipo sull’arrivo in Libia delle unità (consiglieri e forze…
Istruzioni per l'uso per evitare una guerra con l'Iran. Parla Joseph Nye
Mantenere una parte delle truppe in Iraq. Salvare il salvabile del Jcpoa (Joint Comprehensive Plan of Action, ndr), l’accordo sul nucleare da cui ora l’Iran vorrebbe ritirarsi. E “sperare che Trump non sia rieletto”. Joseph Nye, professore di Harvard, già sottosegretario alla Difesa con Bill Clinton, presidente della Trilaterale, ha poche, secche istruzioni per l’uso da consigliare ai Paesi europei…
Iran, l’Italia preziosa nella mediazione. Frattini spiega a quali condizioni
L’Italia può avere un ruolo nella mediazione tra Stati Uniti e Iran ma serve un passaggio parlamentare e un Consiglio suprema di Difesa che ci facciano esprimere con un’unica voce. La mancata telefonata del presidente Donald Trump al premier Giuseppe Conte dopo l’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani? Paghiamo la delusione degli Stati Uniti causata dalla nostra incapacità di assumere…
Fermezza e moderazione. La linea della Nato spiegata da Minuto Rizzo
“La politica dei droni in fondo non paga: morto un papa credo che anche lì se ne farà un altro. Resta il fatto che l'Iran è una presenza davvero invasiva nell'intera area: non sono dei martiri”. Così l'ambasciatore Alessandro Minuto-Rizzo, presidente e fondatore della Nato defense college Foundation, a Formiche.net a cui affida la sua analisi dopo la riunione straordinaria…
Nato, nessun passo indietro in Iraq. Gli interessi di Cina e Russia
“L’Iran non deve mai ottenere l'arma nucleare”. Gli alleati sono “preoccupati dal programma missilistico” di Teheran. “L’Iran deve astenersi da ulteriori violenze e provocazioni, serve una de-escalation e comportamenti responsabili e moderazione”. Sono alcune del parole dette in conferenza stampa dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine della riunione straordinaria degli ambasciatori dei 29 Paesi dell’Alleanza atlantica. Questo…
Cari sovranisti, il dopo Soleimani? Sarà boom di immigrazione. Parola di Mario Giro
I fatti di Baghdad rendono tutto il Medio Oriente più incandescente e, anche se non ci sarà guerra convenzionale, quest’ultima già c’è. Teheran da una parte continuerà a provocare le navi occidentali e dei loro alleati nel Golfo Persico. E forse compirà degli attentati più gravi. Intanto però utilizzerà il metodo delle zanzare... Non ci dobbiamo chiedere cosa accadrà se…
Quale rotta per un’Italia senza bussola? L’analisi di Stefano Parisi
E l’Italia non c’è. Nel mondo stanno accadendo fatti decisivi per il futuro del Mediterraneo, ma da anni, ormai, i governi che si sono succeduti alla guida del Paese sono privi di una politica estera in grado di difendere i nostri interessi e garantire la sicurezza nazionale. Questa incredibile debolezza e incertezza, intollerabile per un paese del G7, non è…
Fra Usa e Iran c’è il terzetto europeo (UK, Francia e Germania). E l’Italia...
“C'è ora un urgente bisogno di de-escalation. Chiediamo a tutte le parti di esercitare la massima moderazione e responsabilità. L'attuale ciclo di violenza in Iraq deve essere fermato”, Francia, Germania e Regno Unito emettono un comunicato congiunto sulla situazione tra Stati Uniti e Iran, che segue il raid aereo americano con cui è stato ucciso il generale Qassem Soleimani. Una…
Gli effetti della morte di Soleimani? Ecco il report del Cesi
La morte del generale Qasem Soleimani segna un’altra frattura nel difficile rapporto tra Stati Uniti e Iran. È la prima volta dalla crisi diplomatica del 1979 che da Washington è partita un’operazione mirata contro l’uccisione di un alto funzionario iraniano. Ma che cosa succederà ora? Un’analisi del Centro Studi Internazionali (Cesi) cerca di pronosticare gli effetti di questo nuovo scontro…