La morte del generale Qasem Soleimani segna un’altra frattura nel difficile rapporto tra Stati Uniti e Iran. È la prima volta dalla crisi diplomatica del 1979 che da Washington è partita un’operazione mirata contro l’uccisione di un alto funzionario iraniano. Ma che cosa succederà ora? Un’analisi del Centro Studi Internazionali (Cesi) cerca di pronosticare gli effetti di questo nuovo scontro…
Esteri
Ecco la strategia di Erdogan in Libia. L’analisi di Marta Ottaviani
Quello che è apparso ieri sera in televisione è un Erdogan visibilmente stanco e affaticato, ma non per questo meno determinato a fare valere quelli che ritiene essere i diritti della Turchia davanti alla comunità internazionale. In un’intervista a tutto campo in diretta televisiva il presidente ha parlato di quello che sarà il Mediterraneo del futuro e ha voluto iniziare…
Quel filo (non sottile) che unisce Iran e Venezuela. Parla il direttore del Csfs
C’è un legame stretto tra l’Iran e il Venezuela e in queste ore di tensione questa relazione potrebbe essere indirizzata contro gli Stati Uniti. È nota da tempo la presenza in Venezuela degli iraniani e, più specificamente, dell’organizzazione terroristica Hezbollah. Il rapporto tra i due Paesi così distanti, geografica e culturalmente, risale agli inizi della rivoluzione iraniana, ma dal 2005…
Caos in Venezuela. Guaidó resta presidente del Parlamento ma...
Vestito di blu, senza cravatta, ma con il viso disteso e serio di sempre. L’immagine del presidente del Parlamento venezuelano, Juan Guaidó, che cerca di scavalcare il cancello dell’istituzione per prendere parte al processo di votazione della nuova direttiva, spinto dai soldati agli ordini di Nicolás Maduro, resterà come uno dei capitoli più tristi della storia del regime venezuelano. Fuori,…
La missione europea a Tripoli? Rifiutata! Ecco perché
Il governo di Tripoli intende bloccare la missione europea programmata per martedì. “Non crediamo più alla soluzione diplomatica che propone l’Europa, non crediamo più alla conferenza di pace di Berlino, non crediamo nella possibilità di dialogare con un pazzo criminale come Khalifa Haftar, per questo abbiamo chiesto all’Ue di non inviare i propri rappresentanti”. Dai corridoi del Gna libico —…
L’Iran sceglie una risposta atomica. Perché il regime punta sull’uranio
L’Iran non rispetterà più i limiti imposti dal Jcpoa, l’accordo sul nucleare stretto nel 2015 da Teheran e un sistema multilaterale (il 5+1) composto da Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Cina, Russia e Germania (per Ue). Lo ha annunciato oggi la televisione di stato spiegando che si tratta di una misura presa come rappresaglia per l’eliminazione — due giorni fa, con un raid…
Nel risiko per il futuro della Libia non c’è l’Italia. Karim Mezran spiega perché
L’Italia in Libia è equidistante, dalla sconfitta. Il bombardamento da parte dell’aviazione del Feldmaresciallo della Cirenaica Khalifa Haftar sull’accademia militare di Tripoli la scorsa notte, 28 morti e 18 feriti il bilancio provvisorio, è solo l’ultimo massacro di un’escalation alle porte della capitale che non lascia spazio a timide e vacue dichiarazioni di principio, dice a Formiche.net Karim Mezran, senior…
Ecco come leggere la mozione del Parlamento Iracheno sulle truppe Usa
Il parlamento dell'Iraq, mentre i legislatori cantavano slogan contro l’America, ha votato per terminare l’accordo di sicurezza con gli Stati Uniti e la Coalizione internazionale anti-Is, e conseguentemente richiedere il ritiro di gran parte delle truppe straniere dal paese e impedire l’uso dello spazio aereo iracheno. Era una mossa di cui da tempo si parlava (la notizia dei movimenti politici per…
Libia, la politica italiana (tanti amici, poco onore) non funziona. Analisi di Paganini
In cambio dell’assistenza militare la Turchia ha chiesto al governo della Libia (National Unity Government) l’accesso e l’utilizzo delle acque tra i due paesi per ragioni economiche. Questo ha scatenato la reazione immediata di Cipro, Grecia, Israele, e in parte anche dell’Egitto che in quell’area già operano - per esempio con la costruzione del nuovo gasdotto che porta gas dal Mediterraneo…
La prima risposta dell’Iran è diplomatica. Ecco le mosse di Zarif, l’anti Pompeo
Si stanno sfidando: uno invita il mondo a rallegrarsi delle morte di Qassem Soleimani, capo dell’unità d’élite dei Pasdaran iraniani. L’altro lo definisce un “pagliaccio arrogante”. Sono Mike Pompeo e Javad Zarif, numeri uno delle diplomazie rispettivamente di Stati Uniti e Iran. Si muovono sullo stesso schema, solo con obiettivi diversi e interlocutori diversi. Mentre il capo di Foggy Bottom…