Skip to main content

Hong Kong, la catena umana di Capodanno per sfidare la repressione cinese

Non accenna a diminuire la tensione a Hong Kong. Come previsto, i cittadini sono tornati in piazza per protestare contro le autorità cinesi. Hanno formato una catena umana gigante, bloccando i principali centri commerciali della città. Erano vestiti di nero con il volto coperto. A Nathan Road, uno dei viali più importanti della penisola di Kowloon, i manifestanti si sono…

Sopravvivere. Ecco la parola d'ordine di Huawei per il 2020

"Nonostante gli sforzi concertati del governo degli Stati Uniti per indebolirci, noi siamo cresciuti e continuiamo a creare valore per i nostri clienti", ha scritto nella lettera ai dipendenti Eric Xu, il presidente di Huawei, colosso tecnologico cinese che è al centro di un dossier molto complesso sollevato dagli americani. Ma la società rallenta e per il prossimo anno l'obiettivo è…

La diplomazia di Rudy Giuliani per il Venezuela

Rudy Giuliani sarebbe coinvolto in presunti negoziati con il regime del Venezuela. Secondo il quotidiano americano The Washington Post, l’avvocato del presidente americano Donald Trump ha chiamato al telefono direttamente Nicolás Maduro a settembre del 2018 per mediare l’uscita dal potere. L’emittente Cnn sostiene che questo sarebbe l’ultimo esempio dell’influenza di Giuliani nella diplomazia dell’amministrazione di Trump. Per il Washington Post,…

In Iraq la pazienza è finita. L'ultimatum della Casa Bianca all'Iran

“Abbiamo risposto perché il regime iraniano capisca”. Al telefono per un briefing con la stampa Brian Hook, rappresentante speciale degli Stati Uniti per l’Iran e consigliere del Segretario di Stato Mike Pompeo, lancia un messaggio a Teheran. “Se saremo ancora attaccati dal regime iraniano o da uno dei suoi proxies prenderemo azioni decisive in risposta”. Venerdì scorso Kata’ib Hezbollah, milizia…

Ombre cinesi. Gli occhi degli Usa sull'asse (di Seta) fra Cina e Turchia

I 150 anni dal completamento del Canale di Suez coincidono con il lancio di un'altra grande infrastruttura su scala mondiale che sta monopolizzando equilibri e rapporti intercontinentali: la Via della Seta, che punta a cementare nuovi legami commerciali tra Oriente e Occidente con particolare attenzione al quadrante a cavallo tra l'area euromediterranea e quella mediorientale dove gli intrecci commerciali di…

Tripoli preferisce le armi turche alla diplomazia europea?

Alcuni leader politici dell’ala più oltranzista della Tripolitania hanno chiesto ai cittadini libici di organizzare proteste in strada a Tripoli e altrove contro l'iniziativa diplomatica con cui l'Europa vorrebbe riagganciare la crisi. La missione Ue, proposta (dopo un tour est-ovest in Libia) dal ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, si terrà il 7 gennaio, sotto la guida dell'Alto rappresentante per la politica…

Macron e al-Sisi a colloquio. La guerra in Libia è anche mediatica

La crisi libica è anche una questione di propaganda, o forse meglio dire: è molto una questione di propaganda, da quella sfrontata dal campo a quella più sofisticata attraverso canali informativi ufficiali. Ieri per esempio al Arabiya è stata la prima a dare informazioni su una telefonata tra il presidente francese Emannuel Macron e il capo di stato egiziano, il presidente/generale…

L'economia (in crisi) della Corea del Nord. Numeri, misteri e qualche eccesso

La Corea del Nord aveva promesso un regalo di Natale per Donald Trump. In vista dello stallo nei negoziati con il regime di Kim Jong-un, tutti i dispositivi di sicurezza degli Stati Uniti si erano attivati in caso di prove missilistiche. “Ma forse il regalo che ci invierà – aveva detto ottimista il presidente americano – è un bel vaso…

Il 2019 finisce in piazza ad Hong Kong. Rischi e previsioni

I manifestanti di Hong Kong non si fermano. Per la fine dell’anno è prevista una nuova protesta antigovernativa. L’obiettivo è fare sentire il malessere dei cittadini anche nei giorni di festa ed è per questo che le concentrazioni si sono spostate nei distretti commerciali di Lan Kwai Fong e Victoria Harbour, principalmente. Nel tentativo di mitigare lo scontento, le autorità…

Perché l'attacco antisemita a New York non è una sorpresa

L'attacco antisemita con un machete a New York è una sorpresa? Qualcuno, tra politica e media, sta pericolosamente sottovalutando questo vento che spira (forte) contro gli ebrei in varie parti del pianeta, finanche nel civile e democratico occidente? Secondo il rabbino Shmuel Gancz, capo del Centro ebraico Chabad di Suffern, tre vittime sono già state dimesse dall'ospedale, mentre altre due…

×

Iscriviti alla newsletter