Alla fine di questo mese di febbraio 2019, i giorni 27 e 28, si terrà ad Hanoi, la capitale del Vietnam, l’incontro tra il leader della Repubblica Democratica di Corea, Kim Jong-Un, e il presidente degli Stati Uniti, Donald J. Trump. Obiettivo primario e dichiarato, da entrambi i capi di Stato, è quello della risoluzione della questione nucleare di Pyongyang…
Esteri
Cosa c'è dietro la turbolenza tra Erdogan e Al Sisi?
Che cosa punta ad incassare il presidente turco Receyp Tayyip Erdogan in questa nuova turbolenza con il suo omologo egiziano? Davvero in ballo c'è solo la “partita ideologica” relativa alla Fratellanza Musulmana? Le relazioni tra Turchia ed Egitto sono state praticamente inesistenti da quando l'esercito egiziano, guidato da Abdel Fatah Al Sisi, è salito al potere nel 2013, sostituendo Mohammed…
Israele alle urne: come cambia la mappa politica
I gruppi politici si affrettano a presentare le liste elettorali, cui viene assegnata una lettera o un gruppo di lettere - e quest’anno a quanto pare ci sarà un grande numero di sigle a confondere gli elettori. La prima grande novità è il patto tra Gantz e Lapid: i due leader hanno deciso di presentarsi con una lista comune che…
Venezuela, scontri alla frontiera bloccano gli aiuti umanitari. Ma qualcuno apre il passo
Non è bastato il concerto di ieri al confine tra il Venezuela e la Colombia per sensibilizzare il regime di Nicolás Maduro e le forze armate venezuelane, almeno non tutte. Nemmeno è pesato il fatto che nella frontiera 250 tonnellate di aiuti umanitari, organizzati in kit di cibo e medicine di prima necessità, attendono l’apertura della barriera imposta dal governo…
Venezuela, oggi la partita decisiva (anche per l'America)
Oggi si gioca la sfida finale per il Venezuela. I gruppi di volontari e le associazioni umanitarie di mezza America cercheranno di entrare dalla città di Cucuta in Colombia. Si tratta di forzare la mano e portare svariate centinaia di tonnellate di aiuti, essenziali per salvare un Paese alla fame, dove si muore negli ospedali e ci si dispera nelle…
Due notizie interessanti dai (buoni) negoziati tra Cina e Stati Uniti
Ci sono due novità parziali ma interessanti su quel che riguarda il dossier Cina-Usa, ed escono direttamente da alcuni incontri che l'inviato speciale del governo di Pechino, il vicepremier Liu He (delegato a tutte le pratiche economiche), ha avuto a Washington con alti funzionari dell'amministrazione Trump, compreso un faccia a faccia nello Studio Ovale col presidente durante il quale ha…
Cosa cela il no del Parlamento europeo sull'adesione della Turchia all'Ue
Questa volta per Bruxelles il vaso sembrerebbe davvero essere colmo. La commissione Affari Esteri del Parlamento Europeo ha chiesto alla commissione Ue di congelare i negoziati di adesione della Turchia all'Ue, stanca delle continue violazioni dei diritti umani e la mancata soluzione del "Nodo Cipro", l’isola spaccata in due dall’intervento delle armate turche del 1974. La richiesta della commissione Affari…
Né vertici né promesse. Haftar punta dritto ai pozzi (per il futuro della Libia)
Dove non riesce la politica delle conferenze e dei vertici, arriva il pugno duro dell'uomo forte della Cirenaica. Ecco la nuova strategia per la Libia del generale Khalifa Haftar, resa ancora più evidente all'indomani della presa del giacimento di El Feel, dopo aver “liberato” dai miliziani Sharara. Un passo, deciso e coordinato, che si somma al caos in Tripolitania e…
Il ritiro Usa dalla Siria non sarà totale. L'annuncio di Trump su duecento peacekeeper
La portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders ha detto ieri che "un piccolo gruppo di peacekeeper americani", circa 200 soldati, rimarrà in Siria per "un tempo indeterminato". Non ha fornito altri dettagli, ma la dichiarazione è un altro shift sulla strategia americana: il presidente Donald Trump aveva annunciato a dicembre dello scorso anno che i soldati sarebbero partiti entro un mese; così non è stato e altri funzionari…
Venezuela, tra un concerto storico e le prime importanti diserzioni
Poche certezze intorno alla crisi venezuelana, ma l’unico fatto chiaro è che il concerto che si svolgerà oggi nella città di Cúcuta, nella frontiera tra Colombia e Venezuela, farà storia. Si spera nell’arrivo di migliaia di persone nella capitale del dipartimento del Nord di Santander, tutte schierate a favore della fine del regime di Nicolás Maduro e l’entrata degli aiuti…