L’avvelenamento dell’ex spia russa a Salisbury ha permesso al Regno Unito di uscire dall’isolamento della Brexit, magnetizzando su di sé il sostegno dell’Occidente. Con la reazione dura del governo inglese contro Mosca — le accuse palesi, le prime ritorsioni, le minacce — Londra si sta intestando il ruolo di guida nel processo transatlantico: sotto questo aspetto il tentativo di omicidio, che via…
Esteri
Operazione Ramoscello d’ulivo. Così Erdogan cinge d'assedio Afrin
Non c’è solo l’assedio di Ghouta Est da parte del regime di Assad e del suo alleato russo a determinare la violazione del cessate il fuoco decretato per la Siria con la risoluzione approvata dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu il 24 febbraio scorso. Anche più a nord si combatte e non meno intensamente, anche se i protagonisti sono diversi: si…
Conquisteremo la vostra Roma! La propaganda Isis contro l'Italia nello studio Ispi
La propaganda ufficiale dello Stato Islamico menziona l’Italia e la città di Roma con una frequenza che può apparire sproporzionata. Questo rileva lo studio condotto dall’Osservatorio sulla Radicalizzazione dell’Ispi, che ha studiato per diversi mesi la propaganda ufficiale di Isis, a partire dalla proclamazione del sedicente califfato avvenuta il 29 Giugno 2014, analizzando le riviste ufficiali dell’Isis, i video ufficiali,…
Perché l'arrivo di Mike Pompeo a Foggy Bottom potrebbe giovare alla cyber diplomacy Usa
L'arrivo del numero uno della Cia, Mike Pompeo (nella foto), al Dipartimento di Stato, potrebbe essere una buona notizia per la cyber diplomacy americana. Ad esserne convinto è Chris Painter, già coordinatore dell'ufficio per gli affari informatici a Foggy Bottom, il primo a ricoprire quella posizione, poi repentinamente soppressa da Rex Tillerson. I PROGETTI APERTI In seguito, diversi esponenti politici…
Le sintonie tra la Corea del Nord e il Venezuela
Il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, è sempre più isolato. La comunità internazionale condanna la (non) gestione della profonda crisi economica e umanitaria che attraversa il Paese. Dall’Unione europea agli Stati Uniti criticano la virata autoritaria del governo socialista di Maduro. Che scommette su una rivendicazione della sua immagine democratica con le elezioni presidenziali del 20 maggio. Ma all’erede di…
Il fantasma dell'Europa che in Siria riesce a fiatare. Mentre la Russia continua ad alimentare la guerra
La spudorata violazione da parte del regime siriano e del suo alleato russo della risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che ordinava un cessate il fuoco di trenta giorni in Siria impazientisce la comunità internazionale e soprattutto gli Stati Uniti, che al Palazzo di Vetro alzano la voce chiedendo una nuova risoluzione per una nuova tregua e dicendosi pronti a…
Cosa pensa Pompeo. Le sue ultime dichiarazioni da capo della Cia
Non dovrebbe stupire che la politica estera americana divenga muscolare con Mike Pompeo a capo del Dipartimento di Stato. Il benservito dato dal presidente Trump a Rex Tillerson avrà forse fatto tirare un sospiro di sollievo a una parte del corpo diplomatico statunitense, che da mesi chiede coerenza, spaesato dalle continue divergenze fra Trump e il Dipartimento di Stato. Ma con…
Il deserto, il Levante ed il racconto capovolto del conflitto in Siria
L’odore acre e disgustoso delle armi chimiche ha accompagnato i siriani nel loro ottavo anno di conflitto. Un conflitto che non abbiamo capito. Chi già all'inizio ha provato ad aprirci gli occhi sulla natura di questa devastante carneficina è stato un grande italiano, padre Paolo Dall’Oglio, avvertendoci per tempo che non era la dialettica classica del buono contro cattivo quella…
Turchia, gas e Mediterraneo: tranquilli, adesso torna l'asse franco tedesco. Parla Jean
Un rebus che potrebbe essere risolto anche grazie al ritorno dell'asse francotedesco, con Angela Merkel di nuovo “operativa” dopo il semestre che l'ha impegnata nella formazione del governo. È la lettura che il generale Carlo Jean, sentito da Formiche.net, offre della situazione nel Mediterraneo orientale dove non solo i rapporti sempre più tesi fra Washington e Ankara, ma anche le…
La partita libica si gioca nel Fezzan. Ecco perché l’Italia è spettatore interessato
Nel marzo del 2017 l’Italia si faceva garante di un’intesa tra le tribù del Fezzan, nel sud della Libia. L’accordo, sotto la supervisione del ministro dell’Interno Marco Minniti, arrivava al termine di una maratona di 72 ore di colloqui segreti al Viminale e veniva definito dalle parti coinvolte come “un fatto di sangue”. Uno sforzo diplomatico che, da solo, basta…