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Cosa succede davvero in Germania con profughi e migranti

Prima la Germania abbraccia tutti i profughi (quelli siriani) e poi, solo qualche giorno dopo, chiude la frontiera con l’Austria. Che succede a Berlino e dintorni? I CONTRASTI POLITICI Markus Söder, ministro delle Finanze della Baviera, e uno dei cristiano sociali di spicco, spiegava in un talk show che la Germania farà di tutto per aiutare i profughi: “Non rinneghiamo…

Elezioni in Grecia, tutte le baruffe in tv fra Tsipras e Meimarakis

Due ore e mezzo di accuse e difese, con una sola certezza al momento: Alexis Tsipras non intende collaborare con i conservatori di Nea Dimokratia in un governo di larghe intese: "Mai con chi ha portato la Grecia al fallimento e con chi ha preso tangenti", ha detto. Il dibattito televisivo andato in onda ieri sera sulla tv pubblica greca…

migranti confini

Ecco i liberisti americani che tifano per l’immigrazione libera

Quello che segue è il testo di “Oikonomia”, rubrica settimanale di Marco Valerio Lo Prete (vice direttore del Foglio) su Radio Radicale. Qui potete ascoltare l’audio. Il fenomeno dell’immigrazione non si può analizzare con le sole lenti della disciplina economica. Tuttavia è indubbio che il movimento di milioni di persone in giro per il mondo abbia attirato da qualche tempo…

Tutti i critici della Merkel in Germania su profughi e migranti

A luglio, Angela Merkel era stata criticata in tutta Europa per la sua apparente freddezza nei confronti di una bambina palestinese che vive in Germania. “Non c’è spazio per tutti qui”, aveva detto la cancelliera alla piccola rifugiata, scoppiata poi in lacrime davanti alle telecamere. La scorsa settimana, invece, ha deciso improvvisamente di aprire le porte ai profughi siriani. Ma dopo…

Libia, ecco speranze e incognite sulla svolta annunciata da Leon

È stata più volte data per certa, ma ieri ci ha pensato l'inviato delle Nazioni Unite per la Libia, Bernardino Leon, a dare nuovo vigore alle speranze di un'intesa: durante i negoziati in corso in Marocco è stato raggiunto un consenso "sui principali elementi" di un accordo per la formazione di un governo di unità nazionale nell'ex regno di Muammar…

Perché i russi in Siria non sono un vero problema per gli Usa. Parla Gramaglia

Il crescente attivismo russo in Siria, la contro strategia degli Usa, la lotta non sempre riuscita ai drappi neri dell'Isis, le fazioni che si contendono il Paese e il futuro sempre più in bilico del dittatore Bashar al-Assad. Ecco alcuni dei temi analizzati in una conversazione di Formiche.net con Giampiero Gramaglia, vice direttore di LaPresse, consigliere per la comunicazione dell’Istituto Affari…

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Tutte le traversie dei profughi afghani dimenticati da tutti

Dopo i siriani, quello degli afghani è in ordine di grandezza il secondo gruppo di profughi che arrivano in Europa. Secondo l’ultimo rapporto dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, il flusso è stato di più di 50mila persone solo nel 2014. IL CONFLITTO IN AFGHANISTAN Il conflitto in Afghanistan è cominciato 13 anni fa, con l’arrivo delle truppe internazionali…

Con Corbyn vince l'autolesionismo laburista

Grazie all'autorizzazione del direttore dell'Unità Erasmo De Angelis, pubblichiamo il commento di Andrea Romano uscito oggi sul quotidiano l'Unità Complimenti a Corbyn, perché chi conquista la leadership di un grande partito in una competizione aperta merita sempre rispetto. E complimenti al Labour, che ha saputo reagire alla sberla elettorale dello scorso maggio interrogandosi sul proprio ruolo nella Gran Bretagna del…

Più diplomazia, meno guerre. Ecco la legacy dimezzata di Obama

Doveva essere il presidente anti-guerra, quello che avrebbe posto fine alla politica troppo aggressiva di Bush e Cheney. Avrebbe riportato a casa le truppe dal Medio Oriente e cancellato le misure interne che ledevano le libertà personali. Ma nel suo primo mandato Barack Obama non ha impresso un cambiamento fondamentale alla politica di sicurezza degli Stati Uniti: ha sì cominciato…

Come affronta l'Europa l'esodo migratorio?

La fiera del commento sulla crisi migratoria volge all’apocalittico. Si insiste che “non ha eguali nella storia recente”, che “un paragone moderno non esiste”. Qualcuno arriva a tirare in ballo il tardo Impero Romano, quando “le popolazioni barbariche erosero i confini”. La visione, fortemente eurocentrica, non tiene conto del fatto che esempi moderni, anche per ordine di grandezza, non sono…

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