Ancora una volta il Knesset, il Parlamento israeliano, è stato sciolto. Dal 1948, quando è stato fondato lo Stato di Israele, nessun governo è riuscito a finire il mandato. Questa volta il Paese andrà a elezioni anticipate il 17 marzo. Secondo il quotidiano Haaretz, l’informazione è stata confermata dal presidente del Parlamento, Yuli Edelstein, dopo una riunione con i capi…
Esteri
Ecco tutti gli incubi economici di Putin
Continua il crollo del petrolio e a soffrirne, per primi, sono i russi e il rublo. La svalutazione della moneta russa è arrivata ai massimi storici: ieri il cambio è stato di 53,9 rubli per un dollaro. Il governo di Vladimir Putin lo aveva previsto: le sanzioni imposte dagli Stati Uniti e l’Occidente durante la crisi ucraina avrebbero colpito gli…
Perché Obama ed Europa sono stati silenti su Hong Kong?
Un’altra Tienanmen sta per concludersi a Hong Kong. Per fortuna però non in modo sanguinoso, come quella del 3-4 giugno 1989 a Pechino, dove i tank dell’esercito massacrarono in una sola notte centinaia, forse migliaia di studenti (800 le vittime, secondo la Cia). Ora nell’ex colonia inglese si sta assistendo in questi giorni alla resa dei leader della protesta, che…
Perché l'Occidente ha bisogno di più atlantismo
È sempre molto difficile proporre una valutazione oggettiva del proprio tempo. Sappiamo questo fatto da sempre. Dante Alighieri nella Commedia fa tesoro di tale consapevolezza parlando del proprio come un presente difficile da decifrare, che sarà oltretutto giudicato sicuramente in modo diverso nel futuro. E anche noi dovremmo sempre essere prudenti quando diamo affrettatamente valutazioni troppo ottimiste o troppo pessimiste…
Israele, ecco perché Netanyahu spinge verso elezioni anticipate
Cacciati perché organizzavano un "complotto" contro la coalizione di governo. Stanco delle critiche e degli ostacoli alla sua gestione, il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, ha chiesto ieri le dimissioni del ministro delle Finanze, Yair Lapid, e di quello Tzipi Livni, spingendo verso elezioni anticipate per l’anno prossimo. Analisti israeliani sostengono che, con questa misura, Netanyahu cerca di superare la…
Libia, la svolta del Qatar e l'asse Renzi-Cameron
Il 9 novembre scorso era morto improvvisamente a Londra per cause imprecisate, a soli 48 anni, Sheikh Saud bin Mohamed al Thani, cugino dell’emiro del Qatar, Sheikh Tamim, da questi incaricato di procacciare nella capitale britannica oggetti d’arte. Appena sette giorni dopo, per pura coincidenza, il Qatar si piega alla volontà del suo potente vicino, l'Arabia Saudita, riconoscendo la correttezza…
La fine di South Stream? Un'opportunità per l'Italia. Parla il prof. Sapelli
Mosca ha minacciato di rinunciare al gasdotto South Stream. Una scelta che riguarda da vicino l'Europa e l'Italia, impegnata con Saipem, controllata Eni, nella realizzazione dell'infrastruttura. Dove guarderà ora la Russia? Quali gli effetti pratici e geopolitici per il nostro Paese e il Vecchio Continente? E da cosa nasce questo annuncio? Ecco l'opinione dello storico ed economista Giulio Sapelli, dal 1996 al 2002…
Tutte le pene di Putin
“Non ci sarà South Stream se l’Europa non lo vuole. L’Ue continua a ostacolare il progetto. Se prosegue porteremo altrove il nostro gas”. Con queste parole Vladimir Putin dà il via ad un nuovo episodio della guerra fredda del gas. E minaccia di concentrarsi su un altro progetto con la Turchia, il gasdotto Blue Stream. Colpito dalle sanzioni economiche dell’Unione…
Tutti gli occhi su Assad. Le prossime mosse passano dalla Siria
E' la Siria l'incrocio che sta bloccando la diplomazia mondiale in Medio Oriente. Il destino di Assad sembrava già segnato molti mesi fa per mano di Turchia e Qatar e con il via libera degli Usa. Il veto della Russia e dell'Iran, sostenuto in modo determinante dalla Santa Sede, bloccò l'inizio dei bombardamenti. La lotta a Daesh era divenuta la priorità…
Ecco perché Putin molla il South Stream
Il leone ferito reagisce. Sanzionata dall’Europa per l’Ucraina, incalzata dagli Stati Uniti anche per lo shale gas, con la decisione dell’Opec che di sicuro non la entusiasma, e con Eni sempre più rivolta a Ovest, la Russia decide di reagire e decreta l’abbandono del progetto South Stream per lanciare un altro gasdotto in Turchia che arriverà fino al confine greco.…