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Tutte le colpe (non italiane) su profughi e Libia

Non è corretto, come fa la Trimurti dei governatori di centro destra, sottrarsi al dovere dell’accoglienza dei profughi sbandierando i dati della popolazione straniera residente nelle loro regioni. Non ha senso infatti considerare allo stesso modo – come se si trattasse del medesimo fenomeno sociale – una componente essenziale di quei mercati del lavoro (senza la quale ‘’non girerebbero le…

Comunità Ebraica di Roma, ecco come Ruth Dureghello ha sbaragliato Fiamma Nirenstein

Novità nella Comunità Ebraica di Roma. Domenica scorsa si sono tenute le elezioni per il rinnovo del Consiglio. Secondo le cifre ufficiali, la lista numero 1 “Per Israele” ha ottenuto il 44,08% delle preferenze, mentre la lista numero 4 “Israele Siamo Noi” ha raccolto il 22,95%. La lista numero 2 “Menorah” ha raggiunto il 21,37% e la lista numero 3…

Chi è Mokhtar Belmokhtar, uno dei leader di Al Qaeda ucciso in Libia

Nuovo colpo inferto al terrorismo. Il Pentagono ha annunciato oggi la morte del capo di Al Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqmu), Mokhtar Belmokhtar, avvenuta durante un bombardamento aereo in Libia. Belmokhtar era uno dei jihadisti più ricercati nel nord dell’Africa. Secondo il New York Times, la notizia è stata confermata anche dal governo libico riconosciuto a livello internazionale, quello di…

Chi è Harry, l'ex broker inglese nelle milizie curde anti Isis

Dalla City al campo di battaglia in Siria. L’incredibile storia di Harry è stata raccontata dalla Bbc dopo il rientro dell'uomo in Inghilterra. Nato a Cambridge, Harry ha lasciato un ricco impiego come broker, a Londra, per combattere cinque mesi in Siria contro lo Stato Islamico. GIOVANE INGLESE IN SIRIA Harry faceva parte delle milizie curde delle Unità di protezione…

ricollocamenti

Stazione Centrale di Milano, tre storie di migranti

Dalla Siria a Vienna a piedi. E chi ci crede? Come San Tommaso, solo di fronte alle foto di piedi gonfi e sanguinanti mi arrendo (mi sento in colpa), decido di mettere da parte la mia diffidenza e di ascoltare la storia di Ceowges, che ha dei confini inverosimili. E’ uno dei profughi della stazione di Milano Centrale. Un ragazzo…

Come cambierà (forse) la politica estera turca

Il futuro governo turco sarà di coalizione. Mi sembra improbabile che Erdogan e l’AKP rischino nuove elezioni. La politica estera turca ne sarà influenzata non solo nel metodo, ma anche nei contenuti. Nel metodo, perché finirà l’enfasi posta sul “grande capo”, nuovo salvatore dell’identità turca, che prendeva decisioni che non potevano essere contestate. Nel merito, poiché è verosimile che qualsiasi…

Tutte le guerre geopolitiche di Usa, Germania, Russia e Cina

Le elezioni presidenziali americane si avvicinano a veloci falcate, e nel frattempo si prepara il terreno di gioco. Ancora una volta, il globo sembra la scacchiera su cui si confrontano l’Aquila ed il Toro, le metafore del potere americano. In fondo, il candidato di ciascuno dei due schieramenti non sarà altro che l’interprete di interessi e filosofie del potere ben…

Perché a Strasburgo c'è maretta contro Merkel

Il primo luglio 2014 Martin Schulz è stato ri-eletto per un secondo mandato Presidente del Parlamento europeo (lo era già stato dal 2012 al 2014) con una maggioranza, tutto sommato, contenuta 409 voti su 751. Voto insolito per l'emiciclo di Strasburgo, visto che non si era mai verificato che un Presidente venisse eletto per più di un mandato (il mandato dura…

Erdogan, chi troppo vuole (quasi) nulla stringe

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori, pubblichiamo l’analisi di Alberto Pasolini Zanelli uscito sul quotidiano Italia Oggi diretto da Pierluigi Magnaschi. La campagna elettorale in Turchia si è chiusa con un voto chiaro e con prospettive nebulose. Non è neppure escluso che entro pochi giorni, se non poche ore, i cittadini siano richiamati alle urne per un bis. Che sarebbe però una…

germania

Migranti e quote, ecco come Bruxelles schiaffeggia l'Italia

Più voci e sempre più insistenti raccontano di una mediazione, rispetto al Piano originario del presidente Jean-Claude Junker in materia di suddivisione del numero dei migranti. Dalle quote fisse si passerebbe a quote su base “volontaria”. Ciò darebbe un'ennesima scossa alle fondamenta della solidarietà e unità delle istituzioni europee. A ben vedere, il rieditato "direttorio" di Francia e Germania, che…

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