La Germania non vuole prendere parte né essere tirata in mezzo alla guerra di propaganda in corso in Asia orientale tra Cina e Giappone. Secondo quanto rivelato da fonti diplomatiche allo Spiegel, il governo tedesco ha respinto la richiesta cinese di includere le visita al Memoriale degli ebrei assassinati d'Europa e al Neue Wache, il Memoriale delle vittime del fascismo…
Esteri
L'interesse nazionale di Renzi
Interesse nazionale. È questo il punto cardinale di ogni bussola di politica estera. Come Matteo Renzi vorrà e saprà interpretare questo concetto strategico è ancora presto per dirlo. Nel discorso di insediamento alle Camere ha parlato di interesse nazionale in negativo, spiegando cioè che non può essere una scusa per respingere investimenti stranieri in Italia. Il premier ha citato le…
Quanto costerà all'Europa aiutare l'Ucraina
La rassegna stampa è presa da Good Morning Italia e pubblicata con licenza Creative Commons. Per ricevere Good Morning Italia ogni mattina, direttamente sulla propria email, è possibile abbonarsi gratuitamente cliccando qui .UCRAINA, PROVE DI DIALOGO Diplomazie al lavoro, lontano da Kiev e dalla Crimea, per disinnescare la crisi. Ieri sera la telefonata di Angela Merkel a Putin per discutere di scenari di cooperazione internazionale.…
L'Inghilterra, l'Italia e la Libia. Parla il ministro Hugh Robertson
Incontriamo il Min. Hugh Robertson a Villa Wolkonsky, splendida residenza dell’ambasciatore di Sua Maestà a Roma. Il Ministro ha avuto molti incontri in giornata e domani lo aspetta la Conferenza sulla Libia alla Farnesina. Una cosa lo ha impressionato: visitare il Vaticano, dove ha incontrato il Cardinale Sandri e Mons. Mamberti e ha visitato il Servizio gesuitico per i rifugiati,…
Perché Chávez non è morto
Un anno dopo la morte di Chávez, la notizia è che il comandante non è morto. Non è stato consegnato alla dimensione del ricordo, ma continua ad essere protagonista durante le giornate di protesta: i suoi video, i suoi discorsi alimentano il mito della rivoluzione, riproposti in tv perché la sua immagine continua ad essere il motore della rivoluzione. Fallita.…
Hugo Chávez e la passione perduta degli intellettuali italiani
Nel 2007 è stato pubblicato Hugo Chávez. Il caudillo pop (Marsilio editori), scritto da me insieme a Luca Mastrantonio. Il libro era nato da alcune circostanze, in primo luogo dalla necessità di dare una risposta alla domanda su chi fosse Chávez. Nell’introduzione spiegavamo: “Le circostanze sono l’incontro, casuale e poi fatale, tra due punti di vista complementari: un Paese del vecchio continente…
Vi spiego perché la Libia è una priorità per la politica estera dell'Italia. Parla Amendola (Pd)
La Libia è una priorità della politica estera italiana. A sostenerlo è Enzo Amendola, capogruppo del Pd in commissione esteri della Camera, che in una conversazione con Formiche.net spiega i prossimi passi del nostro Paese nella ricostruzione di Tripoli, alla vigilia della Conferenza internazionale preparata dalla Farnesina e dal neo ministro Federica Mogherini che - se non sarà annullata per…
Hugo Chávez, il dittatore che teneva in pace il Venezuela
L'evento internazionale che ha segnato la mia infanzia è stato certamente la lunga guerra nella ex Jugoslavia. Ero un bambino ma ricordo distintamente le aperture dei telegiornali, le bombe a Sarajevo, le manifestazioni pacifiste sulla costa Adriatica, la comune sensazione degli adulti che tutto quel massacro avesse a che fare anche “un po' con noi”. E una frase, una, segna il…
I legami tra Mosca, Teheran e Caracas voluti da Hugo Chavez
Hugo Chavez ha reso il Venezuela il punto di riferimento per tutti quei Paesi che volevano essere alternativi al “neoimperialismo” (definizione utilizzata dallo stesso Chavez) degli Stati Uniti. Nell’ultimo decennio, il Venezuela ha stretto fortissimi legami diplomatici ed economici con Russia e Iran, attori geopolitici con un disegno in contrasto con quello americano. Ad un anno dalla morte di Chavez,…
Perché dietro la crisi ucraina c'è la paura russa della Nato
La reazione della Russia alla deposizione popolare del presidente ucraino Viktor Yanukovich è stata ritenuta sconsiderata da molti media occidentali. Ma la lettura di quanto è avvenuto e avviene a Kiev e in Crimea sarebbe - secondo osservatori italiani e internazionali - ben più complessa se letta con la lente dei timori del Cremlino, preoccupato di subire un progressivo accerchiamento…