Le contromosse del generale Khalifa Haftar, uomo forte della Cirenaica, sono iniziate già da alcuni giorni: le forze dell’Lna sono già schierate a Sabha, Ghat, Ubari, Murzuq, al-Qatrun, Brak, al-Shati e Adiri. Ma Haftar non è una pedina che agisce solo in Libia, dal momento che Mosca punta sul generale anche per aprirsi un varco fino al Golfo di Guinea attraverso i suoi nuovi alleati nel Sahel, come Niger, Mali e Burkina Faso. E la nuova destabilizzazione in terra libica sarebbe un buon viatico.
Esteri
Maduro al bivio, resistere o trattare? L’analisi di Morra
Nonostante il Consiglio elettorale nazionale (Cne) abbia dichiarato la vittoria di Maduro, né in quel momento né nei giorni successivi sono stati forniti dettagli sui risultati o prove a sostegno di questa affermazione. L’incertezza ha lasciato il governo vulnerabile, un’opposizione sempre più forte e i governi stranieri in difficoltà a decidere le loro prossime mosse. L’analisi di Federico Morra (Geopolitica.info)
Cosa spinge gli Houthi a destabilizzare il Mar Rosso. L'analisi di Pedde
Le ragioni che hanno spinto gli Houthi all’azione, più che nel sostegno ai palestinesi devono essere ricercate nella volontà di aumentare la propria capacità negoziale nei futuri accordi di pace nazionali. L’analisi di Nicola Pedde, direttore dell’Institute for global studies
Oops. L’Italia non è isolata a livello internazionale. Ecco perché
Il governo Meloni è parte del lavoro per evitare il caos nel Mediterraneo allargato che potrebbe scoppiare dopo la rappresaglia iraniana contro Israele. Washington include Roma nella telefonata con gli E3. Per Varvelli (Ecfr), “c’è un ruolo italiano” riconosciuto. Meloni non è isolata, ma parte delle discussioni del più delicato dei dossier internazionali del momento
Cina sì, ma non troppo. Così Giorgia Meloni ferma il fotovoltaico Made in China
La premier italiana interviene per evitare il problema (economico politico) dell’invasione del fotovoltaico cinese nel mercato italiano come denunciato da Formiche.net. Meloni non vuole fare sconti a Pechino e assecondare le fughe in avanti dei mandarini presenti nel suo stesso esecutivo
La strategia nucleare di Mosca contro la Nato passa dal mare. Le rivelazioni del FT
Ulteriori dettagli sulla postura nucleare di Mosca emergono dalla documentazione riservata russa ottenuta dalla testata britannica negli scorsi mesi. Le ultime novità riguardano l’intenzione di sfruttare la marina per lanciare attacchi nucleari in serie. Ma anche il ricorso ad “atti dimostrativi”
Effetti psicologici sulla Russia, ma l'attacco di Kursk non è un game changer. Scrive Jean
L’offensiva ucraina in territorio russo ha sicuramente comportato una serie di vantaggi per Kyiv. ma potrebbe non essere così decisiva nel porre fine al conflitto e nell’avviare trattative. Per quello, bisogna aspettare ancora qualche mese. L’analisi di Carlo Jean
Trattative più vicine grazie alla deterrenza dinamica di Kyiv. Parla Camporini
Secondo l’ex Capo di Stato Maggiore, l’offensiva ucraina in territorio russo riporta equilibrio nella narrativa del conflitto. E rende più probabili dei negoziati coronati dal successo. Ma devono esserci garanzie credibili
Chi è Phil Gordon, il braccio destro (e consigliere di politica estera) di Kamala Harris
Il consigliere per la politica estera della vicepresidente è nella lista di coloro che dovrebbero ricoprire un ruolo centrale nella prossima amministrazione democratica, qualora Harris dovesse vincere le elezioni di novembre. Pasquino, professore emerito di Scienza Politica che lo ha avuto come studente: “Crede fortemente in un’Ue più attiva”
L'incursione di Kyiv in Russia può favorire i negoziati. Ecco perché
Il lancio dell’operazione offensiva oltreconfine da parte degli ucraini potrebbe rappresentare il punto di passaggio verso una soluzione negoziale. E i fattori a sostegno di questa tesi sono molteplici