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Mentre Biden nega armi più potenti a Zelensky, che ne è del rischio nucleare?

Di Matteo Turato

Zelensky riceve il no di Biden ad armi più potenti che possano colpire obiettivi russi in profondità.  Con la sua vittoriosa offensiva Kiev ha ribaltato le sorti del conflitto, anche se la fine della guerra non appare vicina. Mosca con le spalle al muro potrebbe propendere per un’escalation nucleare? Ecco cosa ne pensa il generale in pensione Wesley Clark

Chi è Alla Pugacheva, la cantante (pop) che si ribella a Putin

L’artista, famosa da decenni, ha criticato gli “obiettivi illusori” della guerra in Ucraina, condannando la morte di molti soldati. Questa manifestazione di scontento potrebbe scatenare nuove proteste

Taiwan, Biden usa l’ambiguità strategica per mettere in difficoltà la Cina

Le posizioni assunte da Biden riguardo a un eventuale intervento militare statunitense nel caso la Cina attaccasse Taiwan non sono più una gaffe. Con ogni probabilità la Casa Bianca e l’amministrazione Usa stanno sfruttando gli spazi lasciati dall’ambiguità strategica per mettere in difficoltà Pechino

All’Onu un’Italia europeista e atlantista. Draghi prepara il suo lascito

Il discorso che il presidente del Consiglio pronuncerà martedì al Palazzo di Vetro sarà un modo per rassicurare i partner internazionali ma anche per indicare un percorso da seguire al governo che verrà

Da Budapest la sfida della destra in Europa. L'analisi di Carteny

Ancora una volta, sullo sfondo del conflitto russo-ucraino, è l’ombra di Putin che si staglia alle spalle dei leader europei a maggior ragione alla vigilia di elezioni politiche. La sfida ora è non “regalare” l’Ungheria a Mosca. L’analisi di Andrea Carteny, professore di Storia internazionale presso la Sapienza Università di Roma e Alumni Fulbright presso l’Università di Notre Dame (Indiana, Usa)

Se a Putin restano solo tre opzioni (anzi una). Scrive il prof. Bozzo

Dopo la controffensiva ucraina il leader russo può: tentare il dialogo con Kiev; lanciare una controffensiva su larga scala; aumentare gli attacchi di rappresaglia, già sui civili. Ma nel breve periodo soltanto l’ultima è praticabile. Luciano Bozzo, professore di Relazioni internazionali e studi strategici dell’Università di Firenze, spiega perché

Pelosi in Armenia per portare la linea dei democratici Usa

La Speaker della Camera Pelosi porta la linea politica dei democratici americani in Armenia. L’appoggio supera la linea moderata del dipartimento di Stato, più equilibrato con l’Azerbaigian (pensando anche alla Turchia)

Obbligazioni speciali. Tokyo vuole finanziare la nuova spesa militare

Il Giappone userà obbligazioni speciali per finanziare la spesa militare, che il governo vuole aumentare. Tokyo riscopre la strategia e passa dalla deterrenza militare

La mossa Ue contro l’Ungheria rischia di dividere di nuovo il centrodestra

La Commissione ha proposto di sospendere una parte dei Fondi di coesione. Dal Pd l’affondo alla Lega, dopo la recente spaccatura sul voto a Bruxelles

L’Occidente, la Cina e la visione globale di Francesco. La lettura del prof. Giovagnoli

Di Agostino Giovagnoli

Nella proposta apparentemente ingenua del dialogo con la Cina, si riflette nel Papa la consapevolezza di un mondo sempre più multipolare. Il commento di Agostino Giovagnoli, storico dell’Università Cattolica

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