Skip to main content

57 minerali e fondo di investimento. Cosa prevede l'accordo tra Usa e Ucraina

L’intesa è stata firmata dalla ministra dell’Economia ucraina Yulia Svyrydenko e dal segretario al Tesoro degli Stati Uniti Scott Bessent, e ha come obiettivo principale la creazione del Fondo di investimento per la ricostruzione. Inoltre, l’accordo sull’accesso privilegiato agli Usa alle risorse minerali copre le attività relative allo “sfruttamento di riserve e depositi sul territorio dell’Ucraina di 57 minerali”

Con il Global Gateway l’Europa sfida la Cina (anche sui valori). L'analisi di Pedde

Di Nicola Pedde

L’Africa è un continente paradossale dal punto di vista energetico, caratterizzato da un’abbondanza di risorse naturali e al tempo stesso dalla persistente carenza di accesso all’energia per milioni di persone. Il settore delle energie rinnovabili, che rappresenta una delle soluzioni più promettenti per l’autosufficienza energetica del continente, risente anch’esso delle conseguenze climatiche. L’analisi di Nicola Pedde, direttore dell’Institute for global studies

La fine dell’innocenza, perché l’Europa deve ridefinire sé stessa. Il commento di Varvelli

Di Arturo Varvelli

Le sfide attuali – Cina, Russia, Trump – impongono all’Europa di ridefinire i propri confini e assumere un ruolo guida nell’occidente, affrancandosi da dipendenze esterne per rinascere come progetto politico e non solo economico. L’analisi di Arturo Varvelli, head of Rome office e senior policy fellow di Ecfr

Anti-terrorismo e presenza strategica. Perché la Turchia si rafforza in Somalia

La Turchia sta rafforzando la sua presenza in Somalia combinando sicurezza e accesso alle risorse, trasformando il Paese in un nodo strategico dell’Indo-Mediterraneo. Questa penetrazione, pur assertiva, offre opportunità di cooperazione con l’Occidente in chiave multipolare

India-Pakistan, cresce il rischio di escalation militare. L’analisi di Marino (Cesi)

Dopo il grave attentato del 22 aprile in Kashmir, l’India punta il dito contro Islamabad e prepara una possibile risposta militare. Nella regione si moltiplicano le violazioni del cessate il fuoco e crescono le tensioni lungo il confine. Per Tiziano Marino (Cesi), il rischio di un’escalation tra i due Paesi, entrambi dotati di armi nucleari, non è da escludere, ma gli interessi in gioco vanno ben oltre Nuova Delhi e Islamabad

Ecco la via dell’Artico, con Tokyo

Dall’Indo-Pacifico all’Artico, l’asse Roma-Tokyo si muove su nuovi scenari. Italia e Giappone stanno riscrivendo le regole della cooperazione polare, tra diplomazia, scienza e strategie marittime. Con un occhio, forse, anche all’India

Il capo di Alibaba al servizio delle campagne cinesi di intimidazione?

Il governo cinese avrebbe fatto leva sul fondatore di Alibaba per convincere un imprenditore in esilio (identificato come “H”) a tornare in patria e testimoniare contro un ex viceministro. Oltre a una serie di telefonate intimidatorie e al provvedimento di “red notice” di Interpol, Pechino non ha esitato ad arrestare la sorella di H per costringerla a collaborare. Il tentativo s’inserisce nella più ampia strategia di repressione transnazionale

Quale proiezione per il futuro dell'Ue? Il manifesto di Tajani (riconfermato vicepresidente Ppe)

L’Europa globale di Tajani parte dal presupposto che le istituzioni Ue non possono lasciare andare settori come l’Africa, il Medio Oriente, i Balcani, nel solco dell’impegno profuso in questi due anni e mezzo dal governo Meloni che si è distinto per una strategia ampia e profondamente connessa alle ripercussioni su vasta scala delle singole azioni

India-Pakistan. Il Fronte della Resistenza è una nuova provocazione nella guerra al terrorismo

Di Vas Shenoy

Il massacro settario a Pahalgam, orchestrato da un gruppo legato al terrorismo pakistano, mira a provocare una crisi interna e militare in India. Ma Nuova Delhi, al centro degli equilibri geopolitici globali, deve rispondere con fermezza evitando la trappola strategica

Tutte le sfide (da Trump e non solo) di Carney, nuovo premier canadese

L’ex governatore di due grandi banche centrali ha conquistato la guida del governo canadese in un’elezione dominata dalle tensioni commerciali con gli Stati Uniti. Sconfitta l’offerta populista del conservatore Poilievre che ha assicurato sostegno: “Metteremo sempre il Canada al primo posto”

×

Iscriviti alla newsletter