Viaggio in Turchia dei consiglieri di Bashaga per costruire l’allineamento d’astri attorno al suo governo. Senza sapere come si potrà muovere Mosca
Esteri
Un atlantismo coerente e senza ambiguità. Così l’Italia è tornata nel Quint
C’è da augurarsi che il nostro meritato rientro a pieno titolo al tavolo dei Cinque possa contribuire a far sì che l’aggressione all’Ucraina della Russia di Putin giunga prima o poi a termine e che prenda infine avvio un credibile negoziato di pace. Il commento di Gabriele Checchia, già rappresentante permanente d’Italia al Consiglio atlantico e ambasciatore all’Ocse, oggi presidente del comitato strategico del Comitato atlantico italiano
Aderire al Trattato di Roma per fermare le guerre
La Corte penale internazionale è uno strumento essenziale per dare giustizia alle vittime dei crimini di guerra, ma può essere anche un deterrente per contenere le escalation militari delle crisi diplomatiche. Specie se le superpotenze ne riconoscessero la giurisdizione. L’intervento di Andrea Monti, professore incaricato di Digital Law, Università di Chieti-Pescara
Così i polacchi hanno reagito al discorso di Biden
Più che una rivisitazione kennediana del “Ich bin ein Berliner”, Biden ha riprodotto inconsapevolmente il contenuto di “Gli si diceva…”, l’opuscolo che Zygmunt Bauman offrì alla Varsavia del 1968. L’invasione russa dell’Ucraina ha di nuovo messo in luce il “contributo del pensiero polacco per portare la civiltà al successivo, più alto grado di sviluppo”
Gli effetti della guerra in Ucraina sul nucleare iraniano
I falchi di Teheran sembrano più decisi a dotare il Paese dell’arma facendo leva sull’inaffidabilità delle garanzie internazionali ottenute in passato da Paesi che, come l’Ucraina, disponevano di tali armamenti. Ora serve una strategia condivisa euroatlantica, anche contro i Pasdaran. L’intervento dell’ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata, già ministro degli Esteri
Attenti all'Eurasia, l'espressione geografica che diventa guerra
Non è solo il titolo di una rivista pubblicata in varie lingue (tra cui l’italiano) che sposa in modo fedele la dottrina anti-Nato sull’invasione dell’Ucraina. È un concetto culturale, etnico e geopolitico che va dalla Chiesa ortodossa agli zar, dai sedicenti filosofi stile Dugin ai proclami di Putin
Mettere in crisi il regime di Putin? Il manuale McFate
L’ex parà, oggi all’Atlantic Council, spiega perché il leader russo “passerà presto alla guerra non convenzionale” sullo stile di Grozny e Aleppo. Ma l’Occidente può rispondere. Come? “Per esempio, il Cremlino odia le rivoluzioni di colore, iniziamo a farne qualcuna”. Ecco una delle possibili spiegazioni per le dure parole di Biden
America is back, ora tocca all’Ue. La scossa di Castellaneta
Da questa crisi potrebbero scaturire opportunità per entrambi i lati dell’Atlantico. Ma i 27 devono costruire sullo spirito di solidarietà comune ritrovato in queste settimane e investire decisamente sull’integrazione in ambito difensivo, nell’interesse di tutto l’Occidente. Il commento dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta
In memoria di Madeleine Albright e della sua diplomazia umanitaria
L’ultima volta che Igor Pellicciari e Michael Giffoni incontrarono l’allora Segretario di Stato fu in un’afosa giornata di fine luglio a Sarajevo nel 1999 in occasione dello storico lancio del Patto di Stabilità per il Sud-Est Europa. Disse loro una frase che può essere considerato il riassunto della sua eredità politica e morale
Le difficoltà russe sul campo accendono le tensioni tra Biden e Putin
Il presidente Usa contro il leader del Cremlino: “Macellaio”. Dura la risposta di Mosca: sono “insulti” che “restringono le possibilità” di un miglioramento dei rapporti bilaterali















