Le nuove tariffe doganali non sono solo una misura economica, ma anche un modo per esercitare pressione sui partner. Trump le usa infatti come strumento di negoziazione. Ed è proprio una negoziazione quella a cui dovrebbe mirare l’Europa. Conversazione con Valbona Zeneli, senior fellow presso Europe Center e la Transatlantic Security Initiative dell’Atlantic Council
Esteri
Global Gateway, un passo in avanti tra Ue e Asia centrale
In una fase geopolitica caratterizzata dall’aspra contrapposizione, la decisione di Bruxelles di instaurare un partenariato strategico con l’Asia centrale è da salutare come un seme da piantare (anche se in ritardo) in un terreno fertile. L’idea è quella di poter contare l’uno sull’altro e “nel mondo di oggi questo è più importante che mai”, dice von der Leyen. Ma in che modo procedere? Verosimile un ingresso in una macro area dove Pechino ha una certa influenza, anche energeticamente connessa alle mire russe?
Cosa lega le tariffe alle navi. La rotta di Trump
Nel “Liberation Day” Trump ha dichiarato: “Resusciteremo l’industria della costruzione navale americana, inclusa quella commerciale e militare”, promettendo di contrastare il dominio cinese e rafforzare la produzione interna. Ecco a cosa mira la Casa Bianca
Tutte le manovre di Russia e Cina attorno al Giappone
Dietro la pressione, due obiettivi strategici: Pechino vuole deviare l’attenzione giapponese da Taiwan; Mosca mira a impegnare gli Stati Uniti su due fronti. La convergenza sino-russa, pur con limiti tecnici, appare sempre più strutturale
Timori per la Cina e lodi a Meloni. L’audizione del prossimo ambasciatore Usa
Al Senato, Tilman Fertitta ha promesso che, se confermato, monitorerà “estremamente da vicino” i rapporti italo-cinesi. Particolare attenzione alle stazioni di polizia al centro delle indagini dell’Ong spagnola Safeguard Defenders
Così Pechino penetra in Georgia (senza irritare Mosca)
Negli ultimi anni la Georgia ha virato sempre più verso la Cina, con un aumento di investimenti, scambi commerciali e collaborazioni strategiche. Il governo cerca di equilibrare la pressione occidentale, ma il legame con Pechino solleva interrogativi sulla sovranità e sulle implicazioni geopolitiche
L’Italia nomina l’ambasciatore Talò come inviato per Imec
Francesco Talò, ex consigliere diplomatico presso l’Ufficio del Primo Ministro, è il primo inviato speciale italiano per il Corridoio India-Medio Oriente-Europa (Imec). Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annunciato la decisione mercoledì, prima della sua visita ufficiale a Nuova Delhi la prossima settimana. Formentini (Lega): “L’Italia, con i suoi interessi nevralgici in quelle aree, deve esserne protagonista, e la nomina di Talò, a cui va un immenso in bocca al lupo, ci porta sulla strada giusta”
A Roma i leader di Uk, Turchia e Usa. Ecco l’agenda Meloni secondo Coratella
Re Carlo, Erdogan e Vance attesi a Roma nei prossimi giorni. Secondo Teresa Coratella, vicedirettrice dell’ufficio romano dell’Ecfr, l’agenda internazionale della presidente Meloni appare chiaramente finalizzata a ritagliare per l’Italia un ruolo di rilievo e a mantenere nel pensiero strategico nazionale partner considerati essenziali per gli interessi economici e politici del Paese. “Tuttavia, quel che serve in questo momento di grave crisi politica e securitaria dell’Ue, è anche una strategia che guardi al lungo periodo, di cui a beneficiarne non sarà solo Bruxelles, ma Roma stessa”
Egitto e Piano Mattei sono strategici. Lo dice la Commissione europea
Dalla Commissione prestiti fino a 5 miliardi di euro per Il Cairo. Strasburgo approva un emendamento per sostenere l’Egitto in un quadro geopolitico tarato sul partenariato strategico dato da due iniziative come il Global Gateway e il piano Mattei per l’Africa. Un riconoscimento continentale all’iniziativa italiana, passato con i voti del centrodestra e Renew. Contrari Pd, Avs e M5S
Olimpiadi al veleno. Cosa ha scatenato le reazioni di Kyiv
La futura presidente del Comitato Olimpico si dice contraria all’esclusione di interi paesi dalle Olimpiadi, aprendo de facto al reintegro della Russia. Causando una dura reazione da parte ucraina