Il 92% dei rifugiati ucraini tornerebbe nello stesso luogo in cui viveva prima della guerra. E il 12%, tornerebbe nel Paese d’origine nei prossimi tre mesi. A incidere sulla scelta sarebbe anche la capacità di accesso adeguato all’elettricità e all’acqua, ai servizi sanitari, all’alloggio e ai mezzi di sussistenza in Ucraina
Speciale Ucraina
Lo sguardo italiano su Kyiv. L'analisi del generale Arpino
Mario Arpino, già capo di Stato maggiore della Difesa e dell’Aeronautica, traccia le quattro lezioni che l’Italia ha appreso dal conflitto: dobbiamo estrarre e utilizzare le nostre risorse energetiche, diversificare le fonti di approvvigionamento esterne, ricucire le nostre tradizionali relazioni in Nord Africa e rinnovare le “scorte intangibili” con materiali allo stato dell’arte
L’Europa riparta da budget Difesa e Patto di stabilità. Parola di Nones
Prima che sia troppo tardi, la guerra ha reso evidente che la Difesa europea dovrebbe adottare e mettere concretamente in atto il motto tutti per uno, uno per tutti, assicurando che insieme si possa partecipare alla costruzione di una vera Europa della Difesa. L’analisi di Michele Nones, vicepresidente dell’Istituto affari internazionali (Iai)
Le sei cose che i russi hanno completamente toppato sul popolo ucraino
Mosca ha scatenato la guerra avendo in mente idee precise su come avrebbero reagito gli ucraini. Un’indagine del National Democratic Institute mostra le percezioni errate dell’intelligence russa e quello che davvero vogliono nel Paese invaso
Gli effetti delle elezioni turche sul conflitto e sulla Nato. Colloquio con Ünlühisarcikli
La redazione di Formiche.net ha ospitato il direttore dell’ufficio di Ankara del German Marshall Fund, Özgür Ünlühisarcikli, che ci ha spiegato come la Turchia riesce a essere, unica nazione al mondo, pro-Ucraina senza essere anti-Russia (anzi). Il voto che si terrà a maggio avrà conseguenze sul piano internazionale, sulla capacità di Erdogan di mediare nel conflitto e sull’adesione della Svezia alla Nato. Che resta bloccata perché…
Come la guerra potrebbe (non) finire. Gli scenari del prof. Bozzo
La guerra continuerà. La disponibilità delle parti a un cessate il fuoco è infatti legata alla situazione sul campo, in sostanza statica. Non si esaurirà la naturale tendenza all’escalation propria delle lunghe guerre di attrito. L’intervento di Luciano Bozzo, professore di Relazioni internazionali e studi strategici presso l’Università degli Studi di Firenze
Il sostegno sino-iraniano alla Russia che preoccupa l’Occidente
Cina e Iran potrebbero fornire materiale bellico per sostenere lo sforzo russo in Ucraina. Droni e tecnologie critiche nelle preoccupazioni degli alleati occidentali che proseguono con nuove sanzioni per isolare Mosca
Il pragmatismo di Meloni che convince Ue e Usa. L'analisi di Folli
Intervista all’editorialista di Repubblica, che analizza una delle prossime tappe cruciali per il premier, il viaggio in Usa: “ci tiene molto, potrebbe significare effettivamente un cambio di scenario per la politica estera italiana a cui sta palesemente lavorando”. Dal superbonus alle uscite di Salvini e Berlusconi, si chiude una settimana intensa per il governo
Droni cinesi a Mosca? Cosa cerca Pechino in Ucraina secondo Ohlberg
Per Ohlberg (GMF), la Cina è sua una posizione di “massima neutralità filorussa”, una linea legata alla visione del mondo di Pechino. Anche per questo la reazione alla presentazione dei dodici punti con cui la Repubblica popolare guarda alla crisi è piena di “luci e ombre, come dice il ministro Tajani. E intanto escono informazioni su una possibile fornitura di droni cinesi alla Russia
Riorganizzazione russa e risposta ucraina. Cambiano gli scenari in campo
Provando a tracciare un possibile scenario di evoluzione del conflitto, l’invio di caccia e carri a Kyiv di cui si discute nelle ultime settimane avrà un ruolo cruciale nell’evoluzione della guerra che però potrà essere realmente efficace solo tra qualche mese, almeno 3 per i carri e probabilmente più di sei per i mezzi aerei. L’analisi di Lorenzo Riggi (Geopolitica.info)