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La resistenza esemplare dell'Ucraina ha frenato Mosca. Il punto del gen. Farina

La festa nazionale ucraina del 24 agosto ha visto anche l’anniversario dei primi sei mesi di guerra contro la Russia. Come è stata la resistenza portata avanti in questi mesi dal Paese? Qual è il bilancio sul campo di battaglia? E quali, invece, le prospettive future? Formiche.net ne ha parlato con il generale Salvatore Farina, già capo di Stato maggiore dell’Esercito ora presidente del Centro studi Esercito

Le sanzioni non si toccano. La Flat tax? Inutile. Parla Cottarelli

Conversazione con l’economista, oggi candidato dem a Milano per il Senato. La Lega sbaglia, le misure dell’Occidente stanno facendo a pezzi l’economia della Federazione, lo dicono i numeri. E poi mettere in discussione la reazione europea alla guerra vorrebbe dire cadere nel ricatto del Cremlino oltre che peccare di incoerenza in un Paese Nato. Draghi? Un errore affondarlo

Non un'agenda, ma una strada. Le parole di Draghi secondo Vittadini

“Condivido l’importanza di votare, esprimendo la propria preferenza. Spesso ci dimentichiamo di avere la fortuna di vivere in una democrazia, mentre in molti Paesi del mondo dominano sistemi autoritari”, ha detto Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà. “Il prossimo governo dovrà certo muoversi in modo rapido e risoluto, perché ci sono molte emergenze da affrontare”

La minaccia nucleare e l’inaffidabilità di Putin. Parla Klain (Atlantic Council)

Si lavora per una visita alla centrale nucleare dell’Aiea ma i bombardamenti russi non si fermano e Mosca litiga con Parigi sulla telefonata Lavrov-Colonna. Per l’esperto dell’Eurasia Center qualsiasi accordo sarebbe importante per evitare una catastrofe nucleare ed eliminare un’arma con cui il Cremlino minaccia il mondo

Ucraina, quali scenari per i prossimi sei mesi? Conversazione con Tafuro

Secondo l’esperta dell’Ispi, molto dipenderà da come procedono gli affari interni a Mosca, dove è in corso un’ulteriore stretta contro ogni forma di dissenso. Intanto la guerra di attrito si sta trascinando verso l’inverno, quando Putin spera di avere più carte da giocare

Il commiato di Draghi dalla politica e l’esortazione ai giovani. Parla il prof. Felice

“Ai giovani il premier ha affidato due bellissimi messaggi: vivere la politica come partecipazione e come scommessa per plasmare il loro futuro e quello del Paese”. Conversazione con Flavio Felice, docente di storia delle dottrine politiche all’Università del Molise

Sanzioni e caro bollette, Villa sgombra il campo dagli equivoci

L’analista dell’Ispi: “Ricordiamoci che sette mesi prima dell’invasione il calo delle forniture era già in atto ed era chiara la strategia a monte: metterci con le spalle al muro. Quindi, certamente c’è una responsabilità di Mosca che poi è stata amplificata”

Non si rinnegano gli accordi ma col Pd l'amore è finito. Parla Turco (M5S)

Intervista a Mario Turco,  vicepresidente del Movimento, già sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla programmazione economica e fedelissimo dell’ex premier. “Il Pd ha scelto l’agenda Draghi, rinnegando tutto il lavoro realizzato, in direzione progressista, durante il Conte II”. Al Sud? “Il M5S ha ancora una base forte e numerosa sulla quale contare, ne abbiamo avuto dimostrazione nelle recenti consultazioni e nel corso dell’assemblea regionale in Puglia”

Siamo pronti (di nuovo) a governare. Le certezze moderate di Mulè (FI)

“In Italia la sinistra cambia alleanze e baricentro a giorni alterni. Un giorno si sveglia pseudo liberale con Calenda e il giorno dopo va a dormire radicale con la Bonino. Il giorno successivo è di estrema sinistra, anti atlantista e antieuropeista”. Conversazione con il sottosegretario alla difesa Giorgio Mulè

Salario minimo, cuneo fiscale e Pil. L'Italia verso il voto secondo Cipolletta

​Intervista all’economista, già presidente di Assonime: l’industria italiana sta recuperando terreno ma dire che corriamo più di Francia e Germania può essere fuorviante, conta il dato pre-pandemia. Le aziende riescono ancora a scaricare i costi delle materie prime sui consumatori e questo anche grazie ai bonus che ne sostengono il potere di acquisto. La fidejussione della Meloni? Una proposta campata per aria

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