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Il M5S voterà il Ddl Zan “graniticamente”, promette Maiorino. Ma sui franchi tiratori...

La senatrice pentastellata assicura che la linea del Movimento sulla legge anti-omostransfobia verrà ribadita anche in sede di votazione, prevista il 16 luglio. “È un lavoro condiviso di cui riconosciamo la necessità”. E sul Vaticano: “Ci sono posizioni diverse all’interno della Chiesa. Quando è arrivata la notizia della richiesta di revisione ero incredula”

Sicurezza, il 6G non è così lontano. Parla il prof. Marconi (Sapienza)

Il dibattito sulle reti 5G è ancora molto acceso, specialmente in Europa. Sono molti i Paesi che non hanno ancora attivato la rete di quinta generazione, e sono altrettanti gli Stati preoccupati del fattore “sicurezza.” Questo però non ha frenato l’industria, specialmente quella statunitense, nel pensare già al 6G. Conversazione con il prof. Matteo Marconi, docente di Geopolitica presso La Sapienza e membro del consiglio didattico scientifico del Master di II livello in Geopolitica e Sicurezza Globale

Sul ddl Zan vorrei una Chiesa più cattolica, cioè più universale. Parla il prof. Consorti

Il ddl Zan può certamente essere migliorato, ma bisogna tenere presente che si innesta su una fattispecie che già esiste, e che prevede una pena più grave se il reato è commesso per motivi di odio contro alcune identità sensibili alla discriminazione. La tutela delle identità più deboli costituisce un principio di civiltà giuridica. Conversazione con il giurista cattolico Pierluigi Conforti, docente all’Università di Pisa e presidente dell’Associazione dei docenti universitari di diritto canonico ed ecclesiastico

Ddl Zan, un affare di Stato (Vaticano). Giovagnoli spiega le mosse di Francesco

Ingerenza o giusta rivendicazione? Agostino Giovagnoli, storico dell’Università Cattolica di Milano, legge la mossa della Segreteria di Stato vaticana sul ddl Zan. La nota di Gallagher per la Farnesina è legittima, ci sono dettagli della legge da chiarire. La Cei? È stata scavalcata, difficile capire le ragioni. E papa Francesco ha inviato un messaggio anche a Berlino e Washington DC…

Variante Delta, vaccini e tracciamento. Il punto del prof. Novelli

Vaccinare, tracciare e sequenziare. Questi sono gli strumenti che abbiamo per limitare il più possibile la diffusione della variante Delta del Covid-19. Conversazione con Giuseppe Novelli, professore ordinario di Genetica Medica all’Università di Roma Tor Vergata

Politica estera ed economica. L’amb. Vento spiega il feeling Biden-Draghi

Sergio Vento, già ambasciatore italiano negli Stati Uniti e all’Onu, spiega le ragioni del rinnovato feeling tra Italia e Usa con Draghi e Biden. Il Mediterraneo allargato è la priorità, anche per la Nato. Russia e Cina? Meglio non legarle l’una all’altra

La Nato è pronta al futuro. Parla Benedetta Berti

Intervista a Benedetta Berti, capo della Pianificazione politica dell’ufficio del Segretario generale della Nato, sul futuro dell’Alleanza Atlantica dopo le decisioni prese al vertice di Bruxelles, dal potenziamento delle capacità di deterrenza a un approccio più globale per una Nato più forte e resiliente

Il Tar su Report? Il giornalista non è un funzionario amministrativo. Il parere di Azzollini

Il Tar del Lazio intima a Report di consegnare i documenti usati in un servizio, assimilando il programma di Rai3 a un ministero. Per Vitalba Azzollini, giurista esperta di trasparenza amministrativa, la sentenza rischia di danneggiare la Rai e la libertà dei giornalisti

Immigrazione, Cina, populismo. Brok (Cdu) legge l'incontro Merkel-Draghi

Due leader europei autorevoli, che si rispettano, e sanno scendere a compromessi. Per Elmar Brok, politico di lungo corso della Cdu, Mario Draghi e Angela Merkel troveranno un’intesa sull’immigrazione. A Berlino tifano tutti il governissimo, la Meloni a Palazzo Chigi sarebbe “un disastro”, meglio Letta

La Bce non farà come la Fed. Messori spiega perché

L’economista e docente Luiss: un rialzo dei prezzi è un pericolo per i piani espansivi dell’amministrazione Biden, per questo la Fed è intervenuta. Ma in Europa la situazione è diversa e la ripresa non è ancora consolidata come negli Usa. E poi, per beneficiare al massimo degli effetti del Recovery Fund servono politiche accomodanti. Ursula a Roma? Bene, ma per la fase due sarà vitale il controllo di spese e investimenti

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