La mattina del 27 ottobre 2019, il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato la morte del leader del sedicente Stato islamico (Isis), Abu Bakr al-Baghdadi, uccisosi durante un blitz delle forze speciali Usa nei pressi di Barisha, nella provincia siriana di Idlib. Le scomparse dei leader delle organizzazioni jihadiste sono spesso causa di controversie. I casi di Amadou Koufa, o…
James Bond
La propaganda del Cremlino colpisce anche gli F35. Analisi DfrLab
Per misurare la portata della moral suasion americana nei confronti di Recep Tayyip Erdogan e i rapporti tra Washington e Ankara probabilmente l'elemento delle commesse militari è al momento uno dei più affidabili. Come si sta muovendo il Paese sul Bosforo in questo senso? Si orienta più verso gli Stati Uniti di Trump - guida dell'Alleanza Atlantica di cui la…
Ecco cosa è successo con l'attacco hacker scoperto da Unicredit
Un caso di accesso non autorizzato a dati relativo a un file generato nel 2015 è stato identificato dal team di sicurezza informatica di UniCredit. Il file, contenente circa 3 milioni di record riferiti al perimetro italiano, risultava tuttavia composto solo da nomi, città, numeri di telefono ed e-mail e ciò, ha spiegato il gruppo, significa che non sono stati…
Vi spiego cosa temono gli 007 dopo la morte di al Baghdadi. Parla Vidino
Sono anni che gli Stati Uniti stanno eliminando vari capi dell'Isis e la morte del sedicente 'califfo' Abu Bakr al Baghdadi è un altro di questi momenti. Tuttavia, non c'è da sperare che questo sia il colpo finale, perché "i drappi neri hanno una leadership abbastanza collettiva, che in passato ha consentito loro di rimpiazzare senza troppi contraccolpi le loro…
Chi vuole colpire (e perché) le elezioni Usa. L'allarme degli 007
Allarme interferenze straniere negli Usa, dove si teme che le elezioni dell'anno prossimo - al pari di quelle del 2016 - possano essere utilizzate per diffondere messaggi che minino la fiducia nella democrazia, alimentino divisioni sociali e promuovano specifiche agende distanti da quella americana. Al contrasto di questa minaccia lavora l'Intelligence Community, che consiglia, tra le altre cose, di segnalare…
Quale futuro per i foreign fighter dell'Isis? Le ipotesi dell'Ecfr
Con l'incursione turca in Siria settentrionale, è emersa l’urgenza di occuparsi del problema dei cittadini europei detenuti come foreign fighter dello Stato islamico dalle forze curde. Sono centinaia i cittadini con passaporto comunitario unitisi all'Isis e che sono al momento trattenuti nel territorio, il cui futuro è profondamente incerto. IL DILEMMA EUROPEO Naturalmente, i governi del Vecchio continente sono estremamente…
La morte di al Baghdadi e l'orgoglio di Trump. L'analisi di Vespa
Abu Bakr al Baghdadi è morto e, mentre c’è la corsa ad accaparrarsi il merito delle informazioni decisive per il blitz, le dinamiche del terrorismo in futuro potrebbero subire modifiche. Il presidente americano, Donald Trump, ha raccontato parecchi dettagli sul blitz delle forze speciali statunitensi nell’area di Idlib, nel Nordovest della Siria, che ha distrutto il compound dove al Baghdadi…
Che succede se la Turchia acquista da Mosca anche i caccia Su35?
Prosegue la partnership militare tra Russia e Turchia, dopo il sistema di difesa S-400 che ha innescato la crisi “militare” con Washington (che ha poi annullato la vendita dei cento F35 destinati al governo di Erdogan). Ankara sta raggiungendo un accordo con la Russia per l'acquisto di 36 Su-35. I funzionari della difesa turca quindi irrobustiscono il fil rouge con…
Gli Usa hanno eliminato il capo dell'Isis al Baghdadi?
Il leader dello Stato islamico, Abu Bakr al Baghdadi, potrebbe essere stato l’obiettivo di un raid avvenuto nella serata di venerdì nel nord-ovest siriano. Ne ha parlato per prima la Cnn, seguita da Newsweek, Fox News e via via gli altri, che citano fonti del Pentagono. Non sfugge che la spifferata su quella che sarebbe un’evoluzione clamorosa della guerra all’Isis arriva nella fase…
Lo scontro Trump-Bezos consegna il cloud del Pentagono a Microsoft
Il Pentagono punta su Microsoft per rinnovare parte del suo sistema informatico, fermo agli anni Novanta. È stata annunciata ieri l'assegnazione del programma noto come Jedi, Joint enterprise defense infrastructure, con cui fornire una tecnologia cloud computing alla Difesa Usa. Per accaparrarsi il contratto, spiegano gli analisti americani (per esempio David Ives di Wedbush Security citato dal New York Times), c’è…