Lo Stato islamico è in crisi: crisi economica, per la caduta del prezzo del petrolio, e crisi militare, per la perdita di circa il 70% del territorio dopo l’offensiva della coalizione internazionale. Forse per questo è in atto una nuova strategia: quella dell’appello ai foreign fighters per compiere attacchi isolati “con qualsiasi mezzo a disposizione… Pietre, coltelli, macchine contro la…
James Bond
La Francia in Yemen è molto più attiva di quel che è noto?
Il sito specializzato in questioni militari War is Boring pubblica alcune immagini satellitari che testimonierebbero la presenza di hangar mobili francesi in uno spazio isolato dell'aeroporto di Assab, in Eritrea, e altri dispiegamenti. Se confermato significherebbe che Parigi ha aumentato il proprio impegno nella guerra in Yemen al fianco della coalizione arabo-sunnita guidata dall'Arabia Saudita contro i ribelli Houthi, sciiti e…
Come si muove Putin tra Egitto, Turchia e Israele
"Ricordo che il presidente russo Vladimir Putin mi ha detto di aver invitato il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen e il premier israeliano Benjamin Netanyahu per incontrarsi a Mosca e tenere colloqui diretti". L'intreccio internazionale passa così, attraverso un "ricordo" dell'egiziano Abdel Fattah al Sisi rivelato durante un incontro con i direttori dei giornali egiziani domenica. LA RUSSIA VUOLE INTESTARSI UN…
Meeting di Rimini, ecco le prove tecniche di intesa Italia-Germania sui profughi
Relocation dei profughi sbarcati in Italia, salvaguardia dell’accordo con la Turchia per limitare nuovi afflussi con la riapertura della rotta balcanica, nuovo patto con la Libia per fermare gli scafisti. Sono queste le direttrici principali lungo le quali il ministro dell’Interno Angelino Alfano insieme al suo omologo federale tedesco Thomas de Maizière ha lanciato ieri dal Meeting di Rimini un rinnovato asse…
La settimana delle scuse interessate di Lochte, Trump e Clinton
La weekly newsletter del sito Quartz definisce la settimana appena conclusa quella perfetta per "chiedere scusa" e riprende quattro casi espliciti in cui i protagonisti hanno pubblicamente fatto ammenda (più o meno) delle proprie colpe negli ultimi sette giorni: il nuotatore Ryan Lochte, Donald Trump, la Clinton Foundation e il dipartimento di Stato americano. Con ordine ci si ritornerà caso…
Russia, il putsch dimenticato e 25 anni inutili
"Zadanie vipolmeno": missione compiuta, tovarish tenente colonnello Putin, dice tra i denti Nicolai davanti al monumento di pietra sulla Novy Arbat, dove il viale scavalca Novinski Bulvar. Il cippo e le sue colonne quadrate sono grigi come la strada e i palazzi moderni intorno. Meriterebbero un restauro o almeno una ripulita. Sotto la frase "qui sono morti nell'agosto del 1991…
La guerra dimenticata in Yemen
Il 17 agosto sono usciti due pesanti editoriali sul conflitto in Yemen, uno sul New York Times, l'altro sul Guardian, scritti entrambi dai rispettivi Editorial Board, e questo significa che rappresentano la linea che il comitato di redazione ha preso sull'argomento. La guerra civile yemenita è un conflitto che dura da oltre un anno, su cui i riflettori sono pressocché spenti:…
La Turchia di Erdogan, le testate Nato, il flirt con la Russia e le bombe sui curdi
Gli Stati Uniti stanno spostando le armi nucleari fuori dalla base turca di Incirlik per indirizzarle in Romania, a Deveselu. È una delle notizie che circola con più insistenza in questi giorni, caratterizzati dalle purghe del post-golpe turco, dal complicarsi delle relazioni tra Ankara e Occidente, dall'incontro tra il presidente Recep Tayyp Erdogan e l'omologo Vladimir Putin che da San…
Che cosa sta combinando Haftar in Libia
L'IS è stato un calmante, che attirandosi addosso i riflettori internazionali ha messo in secondo piano i problemi veri della Libia, che ora tornano tutti a galla mentre i baghdadisti si sfaldano sotto l'avanzata delle milizie fedeli al governo di Tripoli e alle bombe sganciate dagli aerei americani: la mancanza di liquidità, il bilancio che va a rotoli, i black out…
Chi è Moez Fezzani, il jihadista arrestato in Libia con legami in Italia
Sarebbe stato arrestato in Libia Moez Fezzani, aka "Abu Nassim", reclutatore e comandante dello Stato islamico, attivo anche in Tunisia e considerato una minaccia di primo livello dall'intelligence italiana. A catturarlo pare siano stati i miliziani di Zintan, città occidentale della Libia ma alleata con le milizie cirenaiche orientali del generale Khalifa Haftar: lo avrebbero preso insieme a un paio di dozzine…