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giochi

Di Maio, Renzi e "il gioco del cerino". L'analisi di Roberto Arditti

Mentre Salvini e Berlusconi si abbracciano (un po’ goffamente in verità, proprio come quando lo si fa per convenienza e non per volontà) e si preparano ad accogliere il successo friulano, la domenica politica è segnata dalla lunga lettera al Corriere di Luigi Di Maio, tentativo un po’ fragile di mantenere in vita un dialogo con il Pd che sta perdendo…

legge elettorale

I guai di Gulliver e la teoria dei giochi plurimi nel negoziato M5S-Pd

Sta per iniziare (forse) un negoziato tra M5S (uno dei vincitori delle elezioni del 4 marzo) ed il Pd (partito distrutto, per la quinta volta consecutiva, dalle elezioni del 4 marzo). Se il M5S non maneggia con cura la teoria dei giochi plurimi o multipli, dal negoziato può uscire, paradossalmente, vincente il Pd. Vediamo perché. La trattativa non ha caratteristica…

Per la crescita, investimenti o spesa corrente. Il dilemma di M5S (irrisolto)

Per quanti sforzi faccia, Luigi Di Maio non riesce a declinare altro che un enorme programma di spesa pubblica. Le cui coperture si riassumono solo in una proposta: aumentare il deficit, dopo aver abolito il Fiscal compact. Le altre ipotesi - “l’unione fiscale per smantellare il sistema di elusione e di evasione nell’ambito dell’Ue” - almeno in un arco di…

contratto

Perché la palla è nella metà campo dei 5 Stelle. Parla Pittella (Pd)

Di Gianni Pittella

In un momento così delicato della storia politica del paese e del Pd, il principale dovere di un dirigente politico e rappresentante nelle istituzioni è ascoltare i cittadini, i militanti e gli iscritti al proprio partito. In questo fine settimana sono stato in due circoli del Pd in Basilicata, nel Nord a Melfi, nel Sud a Rotonda. Due assemblee animate…

contratto

Breve guida per risolvere lo stallo post 4 marzo. Parla il prof. Clementi

In attesa della direzione del Partito democratico, prevista per il prossimo 3 maggio, che dovrebbe sciogliere i primi nodi riguardo una possibile alleanza tra il Movimento 5 Stelle e i democratici, la politica e gli addetti ai lavori, viste le difficoltà di un'intesa, già si interrogano su quello che potrebbe accadere una volta che anche questo tentativo di dare un governo…

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Nella Terza Repubblica si naviga a vista: istruzioni per l’uso

Prendiamo quel che c’è di buono da questi estenuanti due mesi, provando a trarne alcune conclusioni logiche per vedere come uscire dall’impasse in cui siamo finiti (per molti versi più comica che tragica). Punto primo, ovvero la bufala del governo Salvini-Di Maio. A mio avviso non c’è perché non c’è mai stato, anche se i due hanno abilmente fatto credere…

Governo Pd-M5S, la tentazione di Renzi

Basta scorrere i tweet o i post su facebook, o parlare con alcuni elettori del Partito Democratico o del Movimento Cinque Stelle, per avere un’idea ben precisa di quanto le basi dei due partiti siano ostinatamente contrarie all’ipotesi di un esecutivo che li veda insieme a governare il Paese. E non c’è da stupirsene. Infatti, nel corso dell’ultima legislatura, i…

di maio, Pd partito democratico

Nessuna alleanza con i 5 Stelle, ma ascoltiamo Mattarella. Parla Anna Ascani (Pd)

Linea della fermezza, ma necessità di un governo operativo. Anna Ascani non usa mezzi termini, con il Movimento 5 Stelle non ci sono convergenze possibili per la formazione di un governo, e anzi tocca ai "presunti vincitori delle elezioni", ossia M5s e Lega, assumersi la responsabilità di trovare una soluzione alla fase di stallo in cui ci si trova. La…

di maio, new york times, salvini

Al voto, al voto! La linea di Salvini (condivisa da Di Maio?)

Pochi passi avanti, ma una ipotesi che si fa sempre più concreta: si ritornerà a votare. Un out out che arriva dal leader della Lega, che all'indomani delle consultazioni tra Pd e M5S vede nel ritorno alle urne l'unica alternativa possibile ad un governo con i 5 Stelle. "L'unica via sono le elezioni il prima possibile, anche prima dell'estate", ha…

Macron e il mondo che can't wait Italy

A vederla da Washington DC la prima visita di Stato alla Casa Bianca con Trump è soprattutto un grande evento mondano nel quale il cappello di Melania sembra prevalere su tutto, insieme alla gara dei tacchi fra le due first ladies. In realtà la missione di Macron ha una valenza politica che supera, e di molto, la frontiera del gossip.…

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