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Il caso Fassino e perché la demagogia è il peggior nemico della democrazia

Il taglio dei parlamentari, il racconto quotidiano di una Casta privilegiata sono solo due esempi di demagogia. L’impressione è che ora si sia giunti ad un punto di non ritorno. Ne abbiamo avuto amara contezza in questi giorni dopo l’intervento con cui Piero Fassino a Montecitorio ha difeso gli emolumenti dei parlamentari: su 600 tra senatori e deputati ce n’è stato solo uno che ha osato schierarsi in maniera inequivocabile dalla sua parte… Il commento di Andrea Cangini

La visita di Meloni a Kissinger? È il punto di partenza per i popolari

Di Giancarlo Chiapello

Sorge perplessità, agli occhi di un democratico cristiano, a leggere del colloquio tra il presidente del Consiglio e l’ex segretario di Stato statunitense. Tra i motivi di riflessione c’è il fatto che nel Dna della destra italiana non c’è sempre stato il seme dell’atlantismo. Ma dal pragmatismo meloniano emerge una dimensione politica e culturale che tende a fare dell’occidentalismo il punto focale di un’azione politica

Una terapia per restituire ruolo e dignità al Parlamento

Di Pino Pisicchio e Luigi Tivelli

Oggi ci sono fin troppi fattori di debilitazione del Parlamento. Ecco quali e come intervenire secondo Pino Pisicchio, professore ordinario di Diritto pubblico comparato già deputato per 7 legislature e Luigi Tivelli, già consigliere parlamentare della Camera e della presidenza del Consiglio, presidente della Academy di cultura e politica Giovanni Spadolini

L'InCE, veicolo di pace e prosperità nell'Europa centro-orientale. Scrive Caiata (FdI)

Di Salvatore Caiata

Salvatore Caiata (Fratelli d’Italia), presidente della delegazione italiana presso l’assemblea parlamentare dell’Iniziativa centro-europea, spiega il ruolo fondamentale che può giocare l’iniziativa. Uno strumento di pace, un incubatore capace di attrarre investitori e investimenti in vista della ricostruzione dell’Ucraina, un motore per favorire l’allargamento dell’Unione europea a est

Per Meloni non sarà un autunno caldo. Ma occhio al carovita. Parla Fonda (Swg)

Il premier mantiene un gradimento alto agli occhi dell’elettorato. E la revisione dell’Rdc non impatterà più di tanto. Cambia la percezione di Fratelli d’Italia, visto sempre più come un partito di establishment. Il nodo al quale prestare attenzione, in vista dell’autunno, è legato al carovita. Conversazione con il capo della ricerca di Swg, Rado Fonda

Non personalizziamo le accuse rivolte al Reddito di cittadinanza. L'opinione di Mastrapasqua

Istituire una commissione d’inchiesta sul Reddito di cittadinanza? Ben venga. Ma è difficile credere che ci sia una sola responsabilità personale. Una commissione d’inchiesta dovrebbe avere un obiettivo largo, per indicare tutte le responsabilità di un grande danno erariale (se danno c’è stato). Il commento di Antonio Mastrapasqua

Via della Seta, pronti all’uscita. I piani di Meloni e la rassegnazione di Pechino

Via della Seta, pronti all’uscita. I piani di Meloni

Pechino ha risposto a Crosetto (che ha definito “scellerata” l’adesione italiana alla Belt and Road cinese) con un comunicato sottotono sui benefici della cooperazione. Secondo il Foglio è perché la Cina ha già mandato giù l’uscita dell’Italia, programmata per settembre, prima del viaggio cinese di Meloni. Ecco i dettagli

Svolta (annunciata) su Taxi ed Ncc. Scattano le verifiche dell'Agcm

Più auto in circolazione per garantire un migliore servizio e abbattere i tempi d’attesa. Al contempo, tutelare il valore delle attuali licenze. Un piano strutturale, che coinvolgerà tutto il Paese e sul quale il governo ha promesso un grande impegno. L’Agcm ha avviato delle procedure di verifica, in particolare sulle licenze a “numero chiuso”, nei comuni di Napoli, Milano e Roma

Perché il governo non deve cedere sull'Rdc. Lo studio Ibl

In un paper, il think tank liberale spiega le motivazioni per le quali il governo ha imboccato la strada giusta sulla revisione del reddito di cittadinanza, come era stato concepito dai gialloverdi. Palazzo Chigi, a questo punto, non deve cedere alle pressioni di piazza

Politica estera, a Meloni conviene una narrazione coerente con la nuova linea. Scrive Cangini

L’europeismo dimostrato dal premier, così come il legame sempre più solido con gli Stati Uniti segnano un cambio di rotta non scontato vista la cultura politica da cui proviene Meloni. Questa nuova fase sta creando qualche dissapore a destra. Ed è per questo che le converrebbe accompagnare l’oggettivo cambio di linea politica con una narrazione culturale e identitaria coerente. Il corsivo di Cangini

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