A trent’anni dalla dissoluzione della Democrazia Cristiana, il vecchio metodo che ne costituì le fondamenta dell’azione politica ancora funziona. Tant’è che anche il premier Meloni, sia internamente, sia su scala internazionale, ne è un’interprete. Conversazione con l’ex ministro democristiano
Politica
C’era una volta la Dc, che giocava come la nazionale di calcio. L'opinione di De Tomaso
Amarcord trent’anni dopo: lo scudo crociato fu assai efficace nel gioco di rimessa, adattando le sue
politiche agli schemi degli avversari. Il bilancio: bicchiere mezzo pieno. L’opinione di Giuseppe De Tomaso
Reato di negazionismo climatico, l'effetto boomerang sui social
Domenico Giordano, Arcadia, analizza la proposta di reato messa sul tavolo da Angelo Bonelli attraverso il sentiment sui social, l’atteggiamento in rete da parte di chi decide di commentare un termine preciso
Holodomor, le ingerenze russe sono inaccettabili. Scrive Cicchitto
L’ex parlamentare si scaglia contro le ingerenze dell’ambasciata russa a fronte della volontà del parlamento italiano di adottare un documento che riconosca l’Holodomor come un episodio genocidario. L’auspicio è che il presidente del Senato “ricordi all’ambasciatore Paramonov le regole del vivere civile e che queste interferenze sono inaccettabili”
Elezioni in Polonia, ai conservatori conviene il "volume basso". Scrive Castellani
La sovraesposizione avuta dal premier in Spagna in favore di Vox non è consigliabile né ripetibile nel caso del voto polacco. Il volume basso è d’obbligo per la leader di Fratelli d’Italia. Meglio autolimitarsi e riprendere i fili delle alleanze europee dopo la tornata elettorale. L’analisi del politologo della Luiss
Il caso Elkann e la necessità di un vero dialogo intergenerazionale. Scrive Tivelli
I giovani, più che lanzichenecchi, stanno diventando purtroppo una “risorsa scarsa”, oltre che una “materia prima critica”, sul piano numerico, soprattutto visti gli assurdi trend demografici di questo paese, ma sono però anche la risorsa e il bacino più prezioso. Sarebbe ora che le nostre élite scendessero dai palazzi e salissero sugli autobus per scoprire i talenti che si nascondono sotto quei tatuaggi. L’appello di Luigi Tivelli, Academy Spadolini
La pentola a pressione. Il dopo Berlusconi visto da Lucarella
L’assenza di Berlusconi, pur chiudendosi di fatto l’epoca del bipolarismo di coalizione (salvo le opportunità della legge elettorale vigente), aprirebbe la strada ad una sorta di fuggi fuggi verso porti più sicuri come ad esempio Fratelli d’Italia. Ma l’imbuto è stretto se tutti corrono verso la stessa giara
Così il processo di Roma può diventare passepartout geopolitico
Balcani, Ucraina, migranti. Lo strumento delle conferenze programmatiche è la traccia immaginata dal governo per cambiare paradigma su temi complessi e ancora irrisolti, nonostante gli annunci degli ultimi anni. L’Africa è dentro il tema energetico, oltre che migratorio: comprendere questa connessione ideale sarà molto utile per politiche europee davvero efficaci
Spagna, lo spettro di larghe intese agita i sonni di Giorgia Meloni. Il commento di Cangini
È possibile che il leader socialista Sanchez riesca a raggranellare una maggioranza, è possibile che la Spagna torni al voto dopo l’estate. Ma per Giorgia Meloni c’è una terza ipotesi che, per quanto oggi considerata improbabile, rappresenterebbe la beffa finale… Il commento di Andrea Cangini
Essere popolari? Prepararsi alle Europee leggendo papa Francesco. Scrive Chiapello
Identità, Vangelo e Dottrina Sociale della Chiesa. Il documento di Italia Popolare a sostegno delle parole che papa Francesco ha scritto nella sua lettera inviata ai vertici del Partito Popolare Europeo