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Il bivio dei Popolari. Scrive Merlo

Molti, se non tutti, auspicano che questo processo di “ricomposizione” dell’area Popolare che parte dal basso riporti a ritrovarci sotto lo stesso tetto politico ed organizzativo. Ma, se ciò non capitasse, l’unico elemento che conta in questa fase è quello di ridare personalità e forza alla cultura e al progetto politico Popolare. L’alternativa già la conosciamo… Il commento di Giorgio Merlo

democrazia

Le regionali e l'erosione del Pd. La strategia di Conte spiegata da Panarari

“La logica di questa operazione è chiara: Conte continua a condurre una linea strategica che ha l’obiettivo di mordere ai fianchi al Pd, sottraendogli l’elettorato di sinistra”, spiega il politologo e sociologo della comunicazione. E sulla manovra: “Inciampi dettati da tensioni interne al governo”

Dov’è la democrazia parlamentare? Il commento di Cangini

Vedremo con il nuovo anno se Giorgia Meloni vorrà fare tesoro del caos di questi giorni mettendo mano alle regole di approvazione della legge di Bilancio e più in generale riconoscendo al Parlamento la funzione costituzionale che le è propria. Il commento di Andrea Cangini

Vogliamo riprendere la parola. Fioroni detta la linea per i popolari

Non si tratta di operare scissioni a caso, sull’onda di un fuggi fuggi sotterraneo, spesso per una reazione a lungo trattenuta; bensì di recuperare autonomia di analisi e proposta, con spazi di agibilità politica e con l’impegno a rendere visibile il contributo del popolarismo nei termini consigliati o imposti dalle circostanze. È questa la necessità, anche a prescindere da come vada il congresso del Pd

Si riparta dall'ispirazione del popolarismo. La versione di Chiapello

Di Giancarlo Chiapello

Di che natura parla Castagnetti? Avendola liquidata illo tempore, non parrebbe di quella popolare. Il commento di Giancarlo Chiapello, segreteria nazionale Popolari/Italia Popolare

L'autonomia differenziata non può che essere ingiusta. Parola di Viesti

Di Giulia Gigante

I sindacati in sciopero, il botta e risposta De Luca-Calderoli, la rivolta del Mezzogiorno e il silenzio al Nord, il pressing della Lega e il tentativo di smarcarsi di Giorgia Meloni. La proposta che divide l’Italia secondo il professore ordinario di Economia applicata all’Università di Bari

Come squarciare il velo sulla manovra di bilancio. L'opinione di Tivelli

Ben pochi si sono interrogati e si stanno interrogando sullo strumento in sé della legge di Bilancio, su come dovrebbe essere un rapporto più virtuoso tra governo e Parlamento e sul fatto se non sia il caso di pensare a un diverso modello di impostazione e governo della finanza pubblica. Il commento di Luigi Tivelli

Scissione tra popolari e Pd? Nessuna meraviglia ma... Scrive Reina

Tentennare non serve, aspettare Enrico Letta che trovi la soluzione non serve. Meglio fare chiarezza subito, e se si arriva alle estreme conseguenze Castagnetti deve avere la consapevolezza che “popolari” non significa solo sigla, facciata, immagine ben conservate in naftalina. Il commento di Raffaele Reina

Qatargate, il Pnrr e la prospettiva del Pd. Parla Covassi

L’europarlamentare dem: “La decisione del Pd di costituirsi parte lesa nei procedimenti penali in corso di fronte alla magistratura belga mi pare opportuna e doverosa”. E sul congresso: “Vorrei che da questo congresso uscisse un grande partito progressista in grado di guardare al futuro e ridare speranza sui grandi temi di oggi laddove la destra usa soltanto le paure”

È Meloni che sta facendo il partito di centro. L'analisi di Mannino

L’ex ministro democristiano: “La Dc non è finita per Tangentopoli, ma con il Mattarellum. Castagnetti? Si illude di poter essere il partito di centro che dà la spalla alla sinistra. Ma non c’è l’uno e non c’è l’altro. Meloni? Ha assimilato l’esigenza di compiere un salto di ridefinizione della sua posizione politica”

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