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Di cosa parla l'autobiografia di Luigi Di Maio

In libreria da domani “Un amore chiamato politica. La mia storia e tutto quello che ancora non sapete”, (Piemme), il primo libro firmato dal ministro degli Esteri. Non solo la narrazione del dietro le quinte dei suoi ruoli istituzionali e delle lotte con il M5S, ma anche il racconto personale di un giovane leader. Ecco tutte le anticipazioni da Corriere e Repubblica

Phisikk du role - Quel pezzo che manca al Frankenstein della politica

Quando si analizza la politichetta italiana guardando da vicino quella specie di Frankenstein che è l’arcipelago delle case partitiche ancora aperte, vien subito da domandarsi come fa a stare in piedi il tutto con quell’enorme vuoto al centro. Servirebbe, per bilanciare, una legge elettorale proporzionale…

L'ultimo Consiglio di Merkel e la sua eredità in Europa

Di Federico Castiglioni

Il caloroso saluto, assolutamente comprensibile nella sua irritualità dopo i lunghi anni di cancellierato, è stato accompagnato anche dal retrogusto amaro delle parole della stessa cancelliera, “preoccupata” dall’attuale situazione politica europea. Preoccupazione evidente soprattutto alla luce dei delicati equilibri politici promossi dalla Germania. L’analisi di Federico Castiglioni, ricercatore Istituto affari internazionali

Astensionismo o disaffezione politica? L'analisi del prof. Ceri

Di Paolo Ceri

A una settimana dalla fine della tornata di elezioni amministrative, si può fare una valutazione sui perché dell’astensione, ma non solo. Quali comportamenti delle forze politiche portano l’elettorato a scegliere di non recarsi alle urne? L’analisi di Paolo Ceri, professore ordinario di Sociologia all’Università di Firenze

Berlusconi al Colle? Aspettiamo una convergenza dal Pd. Parla Dal Mas

Il senatore di Forza Italia Dal Mas è possibilista sull’ascesa di Berlusconi al Colle. E sulle posizioni politiche del centrodestra è chiaro: “La nostra l’unica linea attorno a cui ricostruire un centrodestra di governo che non si chiuda nel fortino populista e nazionalista”

La mappa per il Quirinale. Le mosse di Berlusconi, Calenda, Renzi

Gli schieramenti si stanno posizionando per la partita quirinalizia. C’è movimento al centro. Spunta l’ipotesi Gentiloni, con Draghi fino al 2023. I grillini, in confusione, sperano in un bis di Mattarella

Open arms, il processo a Salvini entra nel vivo. Nonostante Richard Gere

Anche l’attore americano, come mezzo governo attuale, ammesso tra i testimoni del caso che vede Matteo Salvini imputato per sequestro di persona. Ma la decisione ruoterà intorno a un solo punto: dal 14 agosto 2019 esisteva ancora una linea comune del governo o Salvini continuò ad agire per conto proprio?

La destra, il centro e un’alleanza che non decolla. Perché?

La destra ha un avvenire soltanto se si fonda su una strategia culturale in grado di incrociarne una politica. Gli interessati dovrebbero convergere verso uno stesso obiettivo, ambizioso, difficile, ma certamente possibile: rinnovare profondamente l’Italia, la politica, la società per far rinascere una comunità nazionale che da tempo ha perduto la memoria di se stessa. Il commento di Gennaro Malgieri

Troppi social hanno fatto male al centrodestra. Brunetti spiega dove hanno sbagliato

Tiberio Brunetti, fondatore di Spin Factor, società di consulenza politica e istituzionale specializzata in Italia nella gestione delle campagne elettorali, commenta a Formiche.net il post elezioni. “I due principali leader del centrodestra sono arrivati a un livello di saturazione social”. E i 5 Stelle? “Devono capitalizzare l’effetto Conte. Al momento l’ex premier gode di grande popolarità, che però non si traduce totalmente in voto sul Movimento”

Il paradosso di Berlusconi (e le scelte di Salvini). La bussola di Ocone

Ci sono idee diverse di partito, di alleanze e di ruolo che potrà ancora giocare in futuro Forza Italia. Problemi di identità e prospettive che coinvolgono anche la Lega. È vero che l’essere “di lotta e di governo” penalizza fortemente il partito di Salvini, ma la convenienza politica imporrebbe il governo e non la lotta. In questo, Berlusconi continua ad avere più intuito di tutti. Non è sicuro che basterà. La rubrica di Corrado Ocone

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