Ci si aspettava che i protagonisti della conferenza stampa fossero i tre esponenti di Italia Viva dimissionari. Ma invece, Matteo Renzi ha iniziato la conferenza annunciando di volersi fare da parte e avvisando che avrebbe lasciato spazio alle domande per i tre, se non fosse che, dopo 45 minuti di Renzi, non si era ancora udita una sola parola da questi ultimi. L’analisi di Martina Carone, consulente in strategie di comunicazione per Quorum/YouTrend e docente di Analisi dei media all’Università di Padova
Politica
Conte o non Conte? Gli scenari di Celotto verso il 68° governo italiano
Il governo Conte II al momento è e resta in carica. È in crisi politica, perché ha perso il sostegno di uno dei partiti della coalizione, ma non è in crisi giuridica, perché per aprirsi una vera crisi di governo occorre il voto di sfiducia del Parlamento o le dimissioni del presidente del Consiglio (come accaduto in 65 delle 67 crisi dei governi repubblicani). Ecco cosa potrebbe accadere nell’analisi di Celotto
La crisi renziana in piena pandemia? È la mossa responsabile. La bussola di Ocone
Renzi punta a un nuovo governo senza Conte al timone. Ci riuscirà? A chi dice che c’è la pandemia, e che è da irresponsabili aprire una “crisi al buio”, il senatore di Italia Viva risponde: proprio perché questo è un momento drammatico non si può rinviare tutto, decidere nulla, e condire il tutto con tanta tonitruante retorica
Renzi ha Conte nel mirino. Il resto è contorno
La crisi è aperta e nessuno dovrebbe esserne sorpreso. Renzi contesta un metodo di governo, ma fin dal primo momento ha avuto una sola persona nel mirino: Giuseppe Conte. Il commento di Roberto Arditti
Punto e Mes. Renzi cala il sipario, ma promette l'appoggio esterno
Il leader di Italia Viva annuncia le dimissioni delle sue ministre, Bellanova e Bonetti, del sottosegretario Scalfarotto e apre la crisi. Contro Conte è un j’accuse continuo: “Non gli diamo i pieni poteri”. Poi apre a un appoggio esterno: “Voteremo il decreto ristori, lo scostamento e le misure contro il virus”
Perché non sottovalutare il messaggio di Grillo. L'opinione di Mayer
Il messaggio di Grillo intercetta il sentimento di tantissimi italiani. Dovrebbero ascoltarlo sia Conte che Renzi, facendo un passo indietro nelle rispettive posizioni per uscire dalla fase di stallo in cui si trova ora l’Italia. L’opinione di Marco Mayer
Grillo il federatore, Conte al Quirinale. Cronaca della crisi
Un post rilanciato su Facebook da Beppe Grillo lancia il governo di larghe intese, poi il guru M5S specifica: “Sottinteso che si parla del governo Conte”. Mentre si attende la conferenza stampa di Renzi, il premier sale al Quirinale
Salvini e lo sgambetto alla Meloni su Bertolaso
Dopo Forza Italia che ha proposto il suo nome, anche Matteo Salvini ha annunciato la sua preferenza per l’ex capo della Protezione civile in vista delle prossime elezioni romane. Rimangono, però, da convincere Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni che nella capitale si gioca un pezzo non irrilevante della sua partita nazionale per la leadership
Cosa c'è alla radice dello scontro tra Renzi e Conte. Scrive Tivelli
In politica il gioco del rapporto psicologico tra i vari attori principali conta non poco e non è difficile poter supporre la reazione di Matteo Renzi, dopo essere stato tra i primi artefici della nascita del governo giallorosso, nell’osservare un signore che si era definito “avvocato del popolo”, uno che fino a poco prima era un semi sconosciuto professore di Diritto civile, risalire velocemente la scala del potere e fare di Palazzo Chigi il centro di “Roma Padrona”. L’analisi di Luigi Tivelli
I social network e la censura politica: incontro online con Luciano Violante
Martedì 13 gennaio alle 16 il presidente emerito della Camera si collegherà con Formiche.net (sulla homepage e su Facebook) per discutere di Trump, free speech e stato di diritto. Chi ha l’ultima parola sul diritto di parola?