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Le Figlie della Repubblica, memoria personale e passato comune nel podcast della Fondazione De Gasperi

Di Martina Bacigalupi

Dare voce alle “figlie” dei protagonisti della cultura e della politica italiana. È questo l’obiettivo del podcast realizzato dalla Fondazione De Gasperi, “Le Figlie della Repubblica”, che svela la storia da un punto di vista inedito e più intimo. Attraverso le loro testimonianze, le figlie dei principali uomini e donne della storia italiana ci offrono una chiave di lettura nuova e preziosa. Il racconto di Martina Bacigalupi, direttrice della Fondazione De Gasperi

Cara sinistra, il vento non sta cambiando. La riflessione di Polillo

Se non ci saranno errori madornali da parte del governo o della sua maggioranza parlamentare tutto rimarrà tale. Gli italiani hanno finora sperimentato ogni possibile soluzione. E alla fine Giorgia Meloni è apparsa come l’ultima spiaggia. Oltre la quale esiste, al momento, solo l’indefinito. Il commento di Gianfranco Polillo

La vittoria in Abruzzo è la reazione del centrodestra. L'analisi di Di Gregorio

La sconfitta in Sardegna ha contribuito a rinsaldare i ranghi del centrodestra. Meloni è il brand vincente della coalizione e Marsilio ha beneficiato di una convergenza immediata essendo un candidato migliore rispetto a Truzzu. Il campo largo non funziona. E questo genererà degli interrogativi a Conte. Conversazione con il docente di comunicazione politica all’università della Tuscia, Luigi Di Gregorio

L'effetto Abruzzo su Meloni, Schlein e i nuovi orizzonti politici

Indicative perché, a ridosso delle precedenti regionali della Sardegna, le elezioni abruzzesi stanno già determinando un effetto di stabilizzazione sulla politica nazionale e del governo, mentre sono invece destinate a provocare contraccolpi e sviluppi nel dibattito interno dei singoli partiti. L’analisi di Gianfranco D’Anna

Abruzzo, l'Armageddon non paga: servono equilibrio e candidati forti. Scrive Cangini

L’Armageddon non ha funzionato, ma dalle elezioni abruzzesi sono comunque giunte delle lezioni politiche utili ad entrambi i poli… Ammesso che i loro leader vogliamo metterle a frutto. Il corsivo di Andrea Cangini

Phisikk du role - Abruzzo, la prova d'appello o la conferma?

Nonostante ormai sia chiaro che ogni elezione è a sé stante, la prova delle urne abruzzesi avrà un diverso significato per le due coalizioni, di centrodestra e centrosinistra. Ecco quali secondo Pino Pisicchio

Le anomalie della libertà di stampa all’italiana. La versione di Merlo

Siamo ormai arrivati ad un bivio: o proseguiamo con le prediche periodiche sulla libertà di informazione che non trovano, però, un oggettivo riscontro nella realtà concreta delle narrazioni quotidiane oppure si inverte decisamente la rotta e chi dovrebbe presiedere ad una corretta e trasparente libertà di informazione nel rispetto delle regole e delle stesse norme deontologiche si fa sentire con maggior vigore e forza

La nuova maggioranza Ursula? De Meo indica i paletti di Forza Italia (con la regia del Ppe)

Conversazione con l’europarlamentare di Forza Italia. L’Italia? “Può aspirare ad un vicepresidente. L’idea di arrivare a riorganizzare una maggioranza che ruoti intorno ai popolari, ma anche con gruppi diversi da quelli attuali, non è da escludere”

camera pasquino

Campagne elettorali permanenti e triangoli viziosi. Il commento di Pasquino

Anche le campagne elettorali permanenti potrebbero portare frutti: se qualche contenuto fa capolino, se chi le pratica è costretto a sentire critiche e repliche, se gli elettori imparano a secernere il grano dal loglio. Le democrazie imparano e con loro anche i cittadini democratici diventano meglio informati e più accorti. Voto libero, segreto, permanente. Il commento di Gianfranco Pasquino, accademico dei Lincei e professore emerito di Scienza Politica

La Sardegna ha interrotto il digiuno del centrosinistra, ora vediamo se regge. Franchi sul voto abruzzese

“Todde un piccolo cambio di passo: il centrosinistra si era abituato ormai solo a fare l’analisi delle sconfitte, aver vinto lì crea un interesse maggiore a cercare le vie di un’intesa. Ma vi sono questioni sostanziali sulle quali M5S e Pd sono divisi, in primis la politica internazionale”. Conversazione con l’editorialista del Corriere della Sera

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