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Maggioritario no grazie. La zampata di Berlusconi sul centrodestra

Un passo avanti e due indietro. Non bastano proclami e buone intenzioni a far decollare il centrodestra. I tre ex alleati sono arenati sui ghiacciai della legge elettorale e non riescono a venirne fuori. A lanciare la battaglia per un “maggioritario all’inglese” era stato il senatore della vecchia guardia leghista Roberto Calderoli, già padre del “Porcellum”. Referendum, abolizione della quota…

Lottando contro la corruzione. I miei 5 anni alla guida dell’Anac. Parla Raffaele Cantone

Magistrato anticamorra. Alla Direzione distrettuale antimafia a Napoli si è occupato delle indagini sul clan dei Casalesi e della Terra dei fuochi. Poi al Massimario della Cassazione fino al 2014, anno in cui è stato nominato alla guida dell’Anac. A luglio ha annunciato le sue dimissioni e l’11 settembre il Plenum del Csm ha deliberato il suo ricollocamento in ruolo.…

No alle divisioni, in Europa e nel Pd. Parla Alessia Morani

Barra dritta. Alessia Morani, sottosegretario al Mise in quota dem, vuole voltare pagina. Nel Pd, il partito in cui ha scelto di rimanere dopo la scissione di Matteo Renzi. E nel governo Conte due, che, spiega a Formiche.net, ha appena chiuso un accordo europeo sui migranti destinato ad aprire una nuova stagione politica. Morani, un bilancio della direzione Pd? Positivo.…

La destra sovranista da sola non basta (neanche in Umbria). Parla Polidori (FI)

In Umbria, confida a Formiche.net Catia Polidori, vicecapogruppo degli azzurri alla Camera e coordinatrice regionale del partito, Forza Italia e il centrodestra hanno una straordinaria occasione: presentarsi uniti alle regionali del prossimo 27 ottobre, per raddrizzare le sorti di una Regione azzoppata dall'amministrazione piddina, come il caso sanitopoli dimostra. E guardando al futuro osserva: “La destra sovranista da sola non…

Il Movimento 5 Stelle? Resta grillino. I numeri di Swg

Il Movimento 5 Stelle sta attraversando una fase di ridefinizione nella sua organizzazione interna: apertura alle alleanze con altre forze civiche, come sta avvenendo per le elezioni regionali in Umbria, e la prova del governo Conte 2, in cui i 5 Stelle si son trovati a fare squadra con il Pd, dopo 14 mesi di governo con la Lega di…

Assenze giustificate, merendine e bibite... Fuori la politica dai banchi di scuola

Dispiace dirlo ma uno dei primi atti pubblici del nuovo ministro dell’Istruzione, il grillino Lorenzo Fioramonti, è tutto il contrario di quello che si proponeva forse di essere: diseducativo e non educativo nei confronti dei ragazzi delle scuole italiane. Mi riferisco alla improvvida circolare fatta pervenire ieri ai dirigenti scolastici (quelli che un tempo si chiamavano più autorevolmente presidi) degli…

La svolta di Malta. Perché l'accordo sui migranti cambia la politica

La prova si avrà l’8 ottobre alla riunione del Consiglio Affari interni in programma a Lussemburgo, ma le conclusioni del vertice dei ministri dell’Interno a Malta sembrano per la prima volta definire una concreta ripartizione del peso dei flussi migratori tra un congruo numero di Stati dell’Unione. L’annuncio dell’accordo è stato dato dal commissario per gli Affari interni, Dimitri Avramopoulos,…

La svolta verde? A destra. Intervista a Francesco Lollobrigida (FdI)

Chiarezza di alleanze e direzioni, elezione diretta del Colle e un green new deal di destra per andare oltre il gretismo. A poche ore dalla kermesse di Atreju, a cui quest'anno hanno preso parte anche il premier Giuseppe Conte e il premier ungherese Viktor Orban, il capogruppo di Fdi alla Camera Francesco Lollobrigida perimetra con Formiche.net il raggio d'azione della…

Breve guida alla riforma della legge elettorale. La versione di Celotto

Con la proposta regionale di referendum abrogativo per trasformare il “Rosatellum” in un sistema tutto maggioritario, si torna a parlare di legge elettorale. Croce e delizia dei partiti e degli elettori. Ma la legge elettorale serve per scegliere chi governa? No, perché l’Italia è una Repubblica parlamentare. Cioè il popolo elegge il Parlamento; poi il Presidente della repubblica nomina un…

Orbán all'attacco. Ma dei sovranisti italiani

Lasciamo perdere il deprimente dibattito sulle merendine e relativa tassazione (innescato da una imprudente ed  in parte ingenua risposta del premier Conte ad una domanda di Bruno Vespa) per concentrarci sul fatto politico (a mio avviso) più rilevante del fine settimana (ma sottovalutato da molti per pigrizia intellettuale), vale a dire l’intervento del primo ministro ungherese Viktor Orbán al meeting Atreju…

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