L’immutabilità della mafia e gli ostacoli che ancora impediscono di fare piena luce sulla strategia stragista di cosa nostra al centro dell’intervista rilasciata a Gianfranco D’Anna dal magistrato Alfonso Sabella, in occasione dell’anniversario del massacro del Procuratore Paolo Borsellino e dei cinque agenti di scorta
Politica
Capitale umano, alleanze transatlantiche e difesa dell’Occidente. L'ora della convergenza
Il futuro della coesione euroatlantica dipende dalla capacità dell’Occidente di investire nel capitale umano strategico, considerato una vera infrastruttura critica. Non basta colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro: servono classi dirigenti e competenze capaci di governare la complessità tecnologica, geopolitica e culturale. La formazione diventa così uno strumento di soft power e diplomazia e l’Italia, con il suo patrimonio culturale e industriale, può essere ponte tra Europa e Atlantico, ma occorre un nuovo patto pubblico-privato per le competenze. L’intervento di Simone Crolla, managing director di Amcham e Valerio De Luca, direttore di Spes Academy
Vi spiego il feeling tra Meloni e von der Leyen su Ue e non solo. Parla Mauro
L’Italia è tornata centrale nel rapporto con l’Ue. Il governo si è laureato a pieni voti nel contesto europeo, anzi, il ruolo di Meloni è stato non di rado visto come quello che poteva “rafforzare una sorta di clausola di salvaguardia del rapporto” con i protagonisti dello scenario politico come la nuova amministrazione americana. Conversazione con l’ex ministro della Difesa ed esponente popolare vicino a Weber, Mario Mauro
Senza fondi di coesione le Regioni non respirano. L'analisi di Ventola (Ecr)
Conversazione con l’eurodeputato pugliese di Ecr sul macro tema del bilancio Ue, strategico per il futuro dei territori più svantaggiati, nel giorno in cui il vicepresidente Fitto ne discute a Bari con tutta la commissione Libe. “Il rischio può essere quello della creazione di un fondo unico, se non verrà definito per bene chi fa e cosa”
I raid di Israele in Siria rischiano di portare indietro le lancette della storia. Scrive Polillo
L’intervento di Israele sulla Siria rimette il tema dello scontro etnico-religioso al centro della scena. Se così fosse sarebbe proprio lei a doverci rimettere. Di fronte al grido di “Dio lo vuole” l’umanità non è mai progredita. Comprensibili le preoccupazioni di Washington che, invece, punta ad una ricomposizione degli equilibri regionali basati su un diverso modus vivendi. L’analisi di Gianfranco Polillo
La Cisl, il sindacato del futuro. L'opinione di Merlo
La Cisl, com’è emerso dal suo Congresso nazionale, continua ad essere semplicemente la Cisl. Cioè fedele alle sue origini, coerente con la sua storia ed interprete del migliore riformismo del pensiero cattolico popolare e cattolico sociale. L’opinione di Giorgio Merlo
Dal cappellino populista a governare ce ne passa. Trump contro i Maga secondo Follini
Donald Trump, in difesa del suo ministro Pam Bondi, si scaglia contro il suo popolo Maga. Quello che gli ha garantito il ritorno alla Casa Bianca. Le inchieste, il caso Epstein e le polemiche connesse a tutto questo sembrano parte di un mosaico più ampio in cui si gioca non solo la sfida presidenziale, ma forse la tenuta stessa del modello liberal-democratico. È la tesi da cui parte Marco Follini, già vicepresidente del Consiglio, intervistato da Formiche.net
Dalla Nato ai Balcani. I voti di Minuto Rizzo ai mille giorni di Meloni
“Governo coerente sull’atlantismo. Per qualcuno può sembrare normale ma invece non è ovvio se raffrontato al quadro complessivo, in passato l’Italia ha avuto anche degli accenti terzomondisti e dissonanti. La riunificazione balcanica? Replicando leggi speciali ad hoc”. Conversazione con l’ex vice segretario generale della Nato
Giorgia Meloni, mille giorni di comunicazione ordinata. L'analisi di Carone
Meloni ha costruito la propria leadership comunicativa su un principio molto semplice: non si governa solo con le decisioni, ma con la percezione di saper decidere. È qui che entra in gioco la forma, e la forma, nel suo caso, è l’ordine. L’analisi di Martina Carone
Non entreremo in coalizioni solo per fermare la destra. Richetti spiega la linea di Azione
“Azione non entrerà in coalizioni costruite solo per fermare la destra, senza un progetto coerente. Non ci prestiamo a operazioni basate sull’incoerenza”. Su Formiche.net, Matteo Richetti, deputato e portavoce di Azione, smonta la “tenda riformista” dei ricostruttori del centrosinistra e disegna i contorni di un’alternativa possibile