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Armi e price-cap, una scossa dal G7. Parla il capo del Copasir tedesco

Intervista a Kiesewetter, presidente del Comitato di intelligence del Bundestag: dal G7 di Elmau un conto salato a Putin, dobbiamo inviare molte più armi a Kiev o la guerra non finisce. Price-cap? Idea brillante di Draghi. Chiudiamo il Nord Stream 1, con Mosca non si negozia più

La scissione Di Maio e il marchio anti-atlantico sul contismo

Con l’uscita di Di Maio e dell’area riscoperta moderata e atlantista del Movimento, Conte può provare ad avere un futuro alle urne. Sarà però difficile liberarsi dall’immagine del leader schierato contro la Nato che al palazzo italiano (ed europeo) piace poco

Molto rumore per nulla. Nel M5S resa dei conti rimandata

Non c’è la tregua e nemmeno la guerra. La nota del Consiglio nazionale del Movimento Cinque Stelle consegna a Di Maio una sfiducia politica, per ora niente espulsione. Sull’invio di armi posizione annacquata, non ci sarà il braccio di ferro in aula

Airbag Draghi, perché l'Italia passerà il test ucraino. Parla Bremmer

Il presidente di Eurasia Group a Formiche.net: la Russia sfrutta le divisioni nella politica italiana, ma l’Italia supererà il test di Palazzo Madama. Ue forte nella crisi, è una garanzia per il dopo Draghi. Nel Donbass vantaggio russo, Mosca pagherà caro il decoupling

Così risponderemo (in aula) alla sfida di Putin. Scrive Borghi (Pd)

La fatwa di Putin contro l’Occidente a San Pietroburgo fa cadere ogni ipocrisia: la guerra russa in Ucraina è l’ultima tappa della sfida illiberale al mondo libero. Risponderemo con la democrazia, in Parlamento. Il commento di Enrico Borghi, deputato e responsabile Sicurezza del Pd, componente del Copasir

Draghi, Macron, Scholz. La politica (interna) va a Kiev

Diciamo la verità: la valigetta di Draghi, Macron e Scholz a Kiev è semivuota. Zelensky chiede armi pesanti che non possono promettere. E dietro il viaggio ucraino c’è una partita europea di politica tutta interna. Il commento del generale Carlo Jean

Linee russe. Su Biden cala l'ombra mid-term

Di David Unger

Il presidente americano Joe Biden ha tracciato linee rosse molto chiare per definire il sostegno armato alla resistenza ucraina. Ma a Washington c’è un fronte bipartisan che vuole varcarle man mano che si avvicinano le mid-term: un grande rischio. Il commento di David Unger (Johns Hopkins)

Ucraina e Finlandia, destini liberi. Parla Hickey, amb. Usa ad Helsinki

Intervista al nuovo ambasciatore degli Stati Uniti ad Helsinki: Finlandia e Svezia nella Nato in un momento storico, rafforzeranno tutta l’alleanza. Turchia? Si troverà un accordo, va rispettata. Putin? È l’unico responsabile, si guardi allo specchio. E sarà l’Ucraina, non noi, a decidere della sua sovranità

Putin come Xi, svegliamoci dal sonno cinese. Parla Delmastro (Fdi)

Il responsabile Esteri di Fratelli d’Italia: idee chiare sulla guerra, inviare armi alla resistenza ucraina serve a fermare la carneficina. Biden in Asia? Qui la Cina sparita dai radar, un errore fatale, noi siamo per un 5G occidentale. Orban? Non siamo cheerleader di nessuno

Piazza rossa (di rabbia). Perché Putin punta l'Italia

Altro che reciprocità. La rappresaglia del Cremlino ha quasi atterrato l’ambasciata italiana a Mosca con espulsioni non proporzionali. Dalle sanzioni alle armi, perché l’Italia di Draghi è entrata nel mirino di Putin (e della propaganda russa)

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