Tante le visite e gli scambi tra la missione di Meloni a luglio e quella di Mattarella a novembre. L’ultima, quella di Piantedosi. Borghi: “Non mi pare di ricordare negli ultimi anni un viaggio di un ministro dell’Interno dei Paesi G7 in Cina”. Atteso a Roma anche un fedelissimo di Xi
Daniela Santanché
Per la prima volta la Fao (a Roma) festeggia il capodanno cinese
Per la prima volta l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura guidata da Qu Dongyu, ex viceministro a Pechino, celebra la Festa della primavera. Un’occasione per rilanciare la riforma dell’agenzia
Ecco come Berlusconi, Salvini, Meloni e Brunetta bisticciano sul ballottaggio Macron-Le Pen
Il centrodestra italiano vagheggia di un listone unico da presentare alle prossime elezioni politiche, ma intanto si divide in vista del ballottaggio francese tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen. Che poi, al di là dei nomi dei due contendenti d'Oltralpe, significa in sostanza pensarla in modo differente su una questione cruciale anche in Italia: il futuro dell'Unione europea, da difendere a…
Vi racconto la storia di amore-odio fra Silvio Berlusconi e Stefano Parisi
Non vorrei essere in questi giorni nei panni di Stefano Parisi. Che è ormai l'ex incaricato, federatore, facilitatore e non ricordo più in quanti altri modi fu chiamato quando Silvio Berlusconi gli affidò il compito di rimettere in salute sia Forza Italia, facendogli aprire le porte delle sue sedi per una esplorazione delle varie situazioni locali, sia l'intera area di…
Basterà Stefano Parisi per riunire i moderati?
Daniela Santanché in una intervista a Il Tempo si è dichiarata nettamente contraria all’ipotesi Stefano Parisi quale deus ex machina del centrodestra, secondo la visione berlusconiana. Per rimettere insieme i tantissimi frammenti dello schieramento dei moderati che fu, non basta un manager designato dal proprietario di Forza Italia, c’è bisogno di un percorso selettivo(primarie) che porti alla individuazione del leader. Queste…
Le sinuose parole di Santanché scaraventate su Parisi
Nella recente elezione amministrativa il Popolo della famiglia ha ottenuto a Bologna più o meno l’1% dei voti e non ha mandato nessuno a Palazzo d’Accursio. I suoi militanti si sono ampiamente rifatti promuovendo (i soli in città) un sindaco ed una Giunta Ombra. Quest’ultimo organismo merita un commento perché è stato costituito all’insegna del todos Caballeros. A parte una…
L'Unità alla stretta finale: offerta d'acquisto di Fago e Pessina
Siamo alla stretta finale per l'Unità, il giornale fondato da Antonio Gramsci 90 anni fa: ai liquidatori della Nie, la società editrice posta in liquidazione per le ingenti perdite, 25 milioni di euro, é pervenuta, a integrazione della iniziale lettera d'intenti, l'offerta d'acquisto di Editoriale Novanta srl dell'attuale socio di maggioranza con il 51% della Nie, Matteo Fago. E' un…
Appello a Paola Ferrari e Daniela Santanché
Altro che l’Unità, la vostra attenzione urge per ben più importante attività sociale. Il Carpe Diem di Torino rischia di chiudere. Il Carpe Diem è un pezzo di storia di Torino. E’ il sexy shop della Crocetta, lì a due passi dal Politecnico, in Via Marco Polo. Voi non avete idea della Mole di esercizi di meccanica applicata alle mani…
L'Unità vivrà nel solco di Gramsci non con Santanchè e Ferrari
L'Unità é, al tempo stesso, una parola magica che subito evoca umanità, essere umano, vita umana e una testata prestigiosa che chiama direttamente a se valori come libertà e uguaglianza, emancipazione e liberazione umana, giustizia sociale e laicità, progresso e benessere. Essa rispecchia l'identità del suo fondatore Antonio Gramsci che le diede quel nome puro e semplice e che la…
L'Unità aspetta editore intelligentemente serio non la Santanché
L'Unità, il giornale di sinistra come lo volle novant'anni fa il suo fondatore Antonio Gramsci: non dovrà avere alcuna indicazione di partito, aspetta, con il fiato sospeso, un impreditore serio e intelligente, intelligentemente serio, che la traghetti fuori dalle secche nefaste del fallimento, dove é finita per scelte scellerate di un managment che, a detta del Cdr, non ha saputo…