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Il popolo iraniano è il miglior alleato di Israele. Pagani spiega perché

Di Alberto Pagani

Forse il regime iraniano è ancora troppo forte e pericoloso, grazie all’appoggio di Russia e Cina. Ma potrebbe bastare una bella spinta, una risposta alla guerra asimmetrica promossa da Teheran, perché sia rovesciato. Se cadrà sarà una vera e propria rivoluzione in tutto il Medio Oriente, perché è lì che affondano le radici della mala pianta del terrorismo

Hamas e il rischio emulazione in Italia. L’analisi di Dambruoso e Conti

Di Stefano Dambruoso e Francesco Conti

Il conflitto in corso potrebbe fungere da catalizzatore anche per iniziative nell’alveo del radicalismo di estrema sinistra. A livello generale, negli ultimi anni c’è da sottolineare un aumento dei casi di antisemitismo in Italia, così come in molti altri Paesi europei, con minacce violente pubblicate dalla rete. L’analisi di Stefano Dambruoso, magistrato, e Francesco Conti, studioso della materia (già Unodc Vienna)

Perché non possiamo fidarci della Cina su Israele. L’opinione di Harth

Il Partito comunista non è e non sarà mai un vettore di pace. Il suo è un gioco di propaganda per dividere chi lo è in modo da far progredire i suoi fini geopolitici. Come ha fatto e sta facendo sull’aggressione russa dell’Ucraina. L’opinione di Laura Harth, campaign director di Safeguard Defenders

Israele-Hamas. Contatti tra Usa e Cina per evitare l’escalation

I capi delle diplomazie, Antony Blinken e Wang Yi, si sono parlati per scongiurare la deriva verso un conflitto regionale su vasta scala. Come al solito, dietro alle differenze nei resoconti della conversazione si celano disegni e interessi

Contro Israele, dalla guerra di liberazione allo scontro di civiltà

Non  convincono le prese di posizioni “pacifiste” che mirano soltanto a fare il gioco di Hamas. Ma con la stessa franchezza bisogna dire che Israele non deve eccedere. Il commento di Gianfranco Polillo

Chi parla a nome dei palestinesi impauriti da Hamas? Scrive Vas Shenoy

Di Vas Shenoy

Brutalità come quelle perpetrate dall’organizzazione terroristica palestinese danneggiano l’animo dell’umanità. Da atti così vili non può derivare nulla di buono, né libertà, né indipendenza, né vittoria. Il commento di Vas Shenoy

Islamic State of Mind. La lente di Antinori sull’attacco (jihadista?) in Francia

L’aggressione di un giovane radicalizzato a un insegnante del liceo sembra essere il primo attentato jihadista in Europa dall’esplosione del conflitto in Israele. Ma il fondamentalismo islamico non è mai sparito, ricorda l’esperto di estremismo: oggi è online e segue la grammatica social, e Hamas lo sa bene. Ora attenzione all’innesco del circolo vizioso di odio, specie nei confronti della comunità ebraica

Ecco la trappola tesa da Putin a Israele. L’analisi di D’Anna

Nella deflagrazione esponenziale di violenza morte e distruzione della guerra in Medio Oriente è soprattutto l’intelligence a delineare cause effetti degli scenari in continua evoluzione. L’analisi di Gianfranco D’Anna

E se sull’Italia stesse per incombere la tempesta perfetta? Scrive Sisci

La guerra a Gaza, sommata al perdurare della guerra in Ucraina, garantisce il governo. Ma sta emergendo una spaccatura culturale profonda in mezzo all’Europa su quale atteggiamento tenere con Israele e Hamas

Click war in Medio Oriente. La timeline del cyber di Hamas a Israele

Di Pierguido Iezzi

Sarà un fine settimana movimentato, e potrebbe esserlo non solo nelle strade delle nostre città ma anche nel cyberspazio occidentale. L’analisi di Pierguido Iezzi, amministratore delegato di Swascan (gruppo Tinexta) e autore di “Cyber e potere”

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