L’Italia per la Libia è la porta privilegiata di accesso a uno dei più grandi mercati energetici del mondo, che è quello europeo, fatto di 500 milioni di consumatori. Siamo di fatto un ponte naturale tra l’Europa, il Mediterraneo allargato, l’Africa e il Medio Oriente. Le parole del premier Meloni al Business Forum di Tripoli. Peraltro da gennaio riprenderanno i voli con Ita Airways
Tripoli
Meloni in Libia punta sulle Camere di commercio per rafforzare la cooperazione
Il Business Forum Italia-Libia 2024 a cui sarà presente la presidente del Consiglio avrà quattro focus tematici su temi nevralgici come energia, agricoltura e pesca, sanità e farmaceutica, infrastrutture e design, accompagnate da un approfondimento speciale su Università e formazione professionale. Si tratta dei medesimi ambiti su cui ruota il Piano Mattei
Libia e Piano Mattei, il binomio funziona. La visita di Meloni a Tripoli secondo Checchia
L’ambasciatore Checchia: “L’Italia è punta di lancia d’Europa nel continente africano. Con il Piano Mattei sosterremo l’area del Sahel, dopo il passo indietro francese. La visita porta in grembo il ritrovato peso dell’Italia nello scacchiere mediterraneo, con iniziative di alta visibilità e ripetute missioni in Paesi per noi partner strategici, penso ad Algeria, Egitto, Tunisia, Libia, Libano e Marocco”
Una rete balcanica (a guida Italia) per le imprese di domani
Tripoli, segretario generale di Unioncamere, a Formiche.net: “Così costruiremo una piattaforma tra i Paesi della regione adriatica”
La sicurezza energetica e i primi dossier internazionali di Meloni secondo Margelletti
“Ankara ha una propria specifica agenda molto forte, all’interno dell’alleanza, ma anche una visione molto più concentrata su alcuni aspetti. Meloni? Credo che una delle cose che farà al più presto sarà andare a Washington”. Colloquio con il presidente del Cesi, che dà atto all’ex ministro Di Maio di aver portato a casa un buon risultato in campo energetico, nonostante l’emergenza
La Libia di nuovo in fiamme? Cronache da Tripoli
Le proteste libiche sono un campanello d’allarme. I cittadini sono stremati, il rischio di derive violente esiste e potrebbe alterare un clima regionale sereno. La soluzione è un meccanismo di gestione fino alle elezioni?
Libia e Isis. Cronistoria di una guerra mai finita
Non c’è solo la crisi politica e lo spettro di una divisione del Paese a tormentare il sonno della Libia. A Sud l’armata di Haftar reincontra e fronteggia una vecchia conoscenza: l’Isis c’è e non se ne è mai andato. L’analisi di Dario Cristiani, Iai/Gmf fellow
Toc toc Italia. La polveriera Libia rischia di esplodere
Mentre i riflettori europei sono puntati sulla guerra di Putin in Ucraina, a poche miglia dalle coste italiane una polveriera rischia di esplodere. È il momento, ora, di occuparsi di Libia. Nel suo interesse e nel nostro. Il commento dell’ambasciatore Stefano Stefanini
Vi spiego di che cosa ha bisogno la Libia. Parla Gritli (Airl)
Hasan Gritli, imprenditore libico residente in Italia e membro della Airl, Associazione Italiani Rimpatriati dalla Libia, racconta le esigenze del Paese che si appresta ad una possibile normalizzazione istituzionale
In Libia decisivi i Paesi del Golfo, non aspettiamoci aiuti dagli Usa. L'analisi di Mercuri
"Cronache di un Paese sospeso". Così aveva intitolato un suo libro Michela Mercuri, docente e tra le più appassionate esperte di Libia. Haftar che avanza, gli Usa che annunciano di portare via da Tripoli i propri militari della missione Africom e poi i vertici diplomatici con il G7 in Francia dove sono impegnati i ministri degli Esteri delle massime potenze…