Finmeccanica, che cosa succede in vista di Leonardo

18/04/2016

Dopo aver segnato “il più grande traguardo commerciale mai raggiunto dal gruppo”, la firma del contratto per la fornitura di 28 eurofighter typhoon al Kuwait, Finmeccanica è sbarcata a Rio de Janeiro per presenziare al salone Laad Security, prima edizione dopo l’annuncio del nuovo nome “Leonardo”. Sul fronte interno c’è invece da gestire la preoccupazione dei dipendenti dello stabilimento Alenia di Foggia per l’assenza di nuove commesse al sito foggiano.

Ecco le ultime novità dal gruppo attivo nell’aerospazio e nella difesa presieduto da Gianni De Gennaro e guidato dall’amministratore delegato, Mauro Moretti che si piazza in una posizione di spicco tra le società quotate per redditività in un report di Nomisma.

EUROFIGHTER

Con la firma del maxi contratto con il Kuwait, spetterà a Finmeccanica svolgere il ruolo di capo-commessa un tempo svolto da Bae Systems, che ha il 33% di Eurofighter GmbH e che ha condotto fino al 2012 la campagna di marketing per vendere il velivolo alle forze armate kuwaitiane. Del consorzio Eurofighter GmbH, fanno parte inoltre Airbus D&S Spagna (13%) e Airbus D&S Germania (33%).

Ma come vanno i rapporti tra i soci? “Il gruppo britannico sarà comunque il partner più importante per Moretti nella maxi-commessa kuwaitiana. Anche le banche d’affari, come per esempio Akros, auspicano un asse tra Finmeccanica e Bae per dividersi lavoro e profitti”, ha scritto Angela Zoppo su MF/Milano Finanza annunciando che il controvalore della commessa Eurofighter assegnata dalla Difesa del Kuwait ammonta esattamente a 7,957 miliardi di euro e ricordando che circa il 50% di questo importo è destinato a Finmeccanica. Oltretutto il gruppo inglese “ha deciso di ridurre il proprio corrispettivo per l’assemblaggio del Typhoon, il cosiddetto build rate, in modo da assicurare costi competitivi nel medio-lungo termine”, si legge su MF/Milano Finanza.

IL SALONE DI RIO

La scorsa settimana Finmeccanica è sbarcata al salone Laad Security di Rio de Janeiro, per la sua prima edizione dopo l’annuncio del nuovo nome “Leonardo”. Forte della propria presenza nell’importante mercato brasiliano, il gruppo ha fatto leva sulle sue capacità nel campo aerospaziale e della sicurezza, presentando soluzioni in settori quali elicotteri, sistemi aerotrasportati, spazio, navale e elettronica per la difesa. In Brasile ci sono in servizio oltre 200 elicotteri AgustaWestland per compiti di trasporto corporate, polizia, pubblica utilità e trasporto offshore.

IL FUTURO DELLO STABILIMENTO ALENIA DI FOGGIA

Nel quadro della riorganizzazione societaria del gruppo, resta l’incertezza per il futuro dello stabilimento Alenia di Foggia. “Secondo il Direttore di Divisione – spiega l’Rsu del sindacato Fismic – lo stabilimento di Foggia è quello con peggiori aspettative, rispetto a quelli di Grottaglie, Pomigliano e persino di Nola. L’azienda, quindi, ha assunto l’impegno di evitare la cassa integrazione nell’ultimo trimestre del 2016, ad oggi a rischio, scusandosi anche per le inefficienze createsi all’interno dei vari reparti ammettendo le proprie responsabilità, non imputabili ai lavoratori”. Le Rsu e i lavoratori della Simav di Foggia, azienda del gruppo Finmeccanica che fornisce servizio di manutenzione allo stabilimento Alenia, hanno intanto proclamano 8 ore di sciopero oggi, lunedì 18 aprile, a tutela del futuro occupazionale del sito foggiano e dell’intero gruppo, ritenendo inaccettabili le condizioni proposte dall’azienda durante l’ultimo incontro.

LO STUDIO DI NOMISMA

Per fortuna per Finmeccanica il 2015 è stato un ottimo anno dal punto di vista dei risultati. A sottolinearlo è Nomisma che ha analizzato i risultati delle 40 blue chips del FTSE-MIB, le maggiori compagnie quotate a Piazza Affari. Tra le società industriali, con Ebit in crescita, oltre alla società guidata da Mauro Moretti, spiccano inoltre le performance di Moncler (+28,8%), Prysmian (+22,4%), Campari (+21,3%) e Luxottica (+18,8%).

IL DESTINO DI PIAGGIO AERO

Il gruppo di Moretti viene considerato il primo in lista per l’acquisto di Piaggio Aero, tra le più importanti aziende di produzione aeronautiche italiane, dal 2014 interamente controllata da Mubadala Development Company, la società di investimenti strategici del governo di Abu Dhabi, che sembra però destinata a ritornare italiana. A ricordarlo è Christian Benna sul supplemento di Repubblica “Affari e Finanza” parlando delle numerose possibilità di business offerte dagli Emirati all’Italia, tra le quali spicca l’export nel settore della gioielleria, arredamento e macchinari industriali.