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AI, bene gli investimenti Ue. Ora sprint sulla Difesa. Le priorità secondo Panarari

Positivo l’annuncio del piano di investimenti sull’intelligenza artificiale fatto da von der Leyen, l’Europa deve puntare su settori strategici come la Difesa. L’approccio antropocentrico sulla nuova frontiera tecnologica è il giusto criterio guida per l’Ue. E l’Italia dia il suo apporto con i centri di ricerca e le università, prendendo decisioni bipartisan oltre gli schieramenti politici. Il bilancio del sociologo Panarari sull’AI Action summit di Parigi

Tra Salvini e Meloni la competizione è viva, ma nel rapporto con gli Usa conta Ecr. Parla Bulli

Alla convention dei Patrioti riemergono diversi refrain su alcuni temi a loro cari come il contrasto all’immigrazione. Ciò che è cambiato, però, è il contesto internazionale. E la legittimazione di queste istanze è stata la vittoria di Trump negli Usa. Parzialmente è caduto il cordone sanitario, ma è Ecr, con Giorgia Meloni, che è strategicamente trainante nel rapporto con gli Stati Uniti. In Germania Cdu spaccata dopo il voto con Afd. Colloquio con Giorgia Bulli, politologa di Unifi

Ecr sempre più centrale in Ue. Ora al lavoro su Difesa e AI ma senza ideologia. Parla Cavedagna

L’allargamento di Ecr anche al Consiglio europeo racconta la scelta dei cittadini di affidarsi ai conservatori e il desiderio di un’azione politica europea guidata dai valori tradizionali e identitari del nostro continente. Sosteniamo la necessità che l’Europa investa adeguatamente sulla Difesa europea. Un tema centrale non solo per il rapporto con gli Usa, ma anche come risposta di deterrenza per ciò che sta accadendo alle porte d’Europa con l’invasione dell’Ucraina. Conversazione con l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Stefano Cavedagna

Vi spiego dove ci porterà l'ennesimo paradosso europeo sull'AI. Parla da Empoli

La tendenza iper-regolatoria dimostrata anche in questo frangente dalle istituzioni comunitarie rischia di rappresentare un elemento di disincentivazione da parte dei grandi player industriali – a partire da quelli americani – non solo a investire in Ue, ma anche a portare le ultime frontiere innovative nella Comunità Europea oltre a essere un potenziale pretesto per i dazi. Conversazione con il presidente di I-Com, Stefano da Empoli

Ulivo, la ricetta non è più proponibile. Franceschini? Ha riaperto il tema della legge elettorale. Parla Ceccanti

Non è semplice sommare gli elettorati delle odierne forze di opposizione perché il M5S è sorto come movimento di opposizione all’intero sistema dei partiti e, anche qualora vi siano intese di vertice, non è detto che il messaggio riesca a passare. Franceschini ha finito per riaprire il dossier legge elettorale. Tutto però sembra dominato da un tatticismo immediato. Le iniziative del centro? Una risposta all’eccessivo silenzio autocompiaciuto sul relativo rafforzamento del Pd. Colloquio con il costituzionalista Stefano Ceccanti

A tutto Stem. Lezioni di competitività con il ministro Calderone

Transizione digitale, competenze, inclusione e gender gap. La centralità delle discipline Stem è sempre più evidente in tantissimi comparti a partire da quello della Difesa. C’è ancora tanto da fare affinché i percorsi formativi e quelli lavorativi si intreccino nel modo corretto. Ed è anche in questo solco che è nata la settimana che celebra queste materie. L’evento di Formiche a Palazzo Wedekind

Da Fiuggi non si torna indietro. Meloni? Governerà 10 anni. Parla Bocchino

Il premier Giorgia Meloni governerà per dieci anni e potrà essere la prima donna eletta direttamente dal popolo al vertice della Commissione Europea. La destra italiana nelle sue varie epoche – dal Msi a Fratelli d’Italia, passando per An – ha dimostrato di essere la parte politica a cui si rivolge l’elettorato. La sinistra governa con i giochi di palazzo. Futuro e Libertà non fu un errore e da Fiuggi non si torna indietro. Ora, avanti con premierato e separazione delle carriere dei magistrati. Colloquio con il direttore del Secolo d’Italia, Italo Bocchino

Cdu e AfD forse non si alleeranno, ma la sinistra si deve interrogare. Parla Macry

La social-democrazia è in crisi profonda perché con ogni probabilità non è più capace di interpretare le esigenze delle persone rispetto ai temi del presente: dal welfare alla sicurezza, passando per la questione migratoria. Cdu e AfD probabilmente non si alleeranno ma esiste un problema di fondo legato alla rappresentanza. In Francia il macronismo è finito. Modello Draghi? Servono i soldi. Conversazione con Paolo Macry, docente emerito di Storia contemporanea alla Federico II

Difesa comune? Serve più integrazione. Ora l'Italia è più centrale in Ue. Parla Salini (Ppe)

Per arrivare finalmente a una difesa comune europea occorre che gli Stati membri investano nel bilancio comunitario: senza questo livello di coesione non si riuscirà a raggiungere l’obiettivo. L’Italia può rilanciare la coesione europea sfruttando le buone entrature con l’amministrazione statunitense. Francia e Germania non determineranno più, da sole, le sorti dell’Ue. Colloquio con l’europarlamentare del Ppe, Massimiliano Salini

Ora serve un partito conservatore di massa. Tatarella sul dopo Fiuggi

Il lavoro per arrivare alla svolta di Fiuggi, che legittimò la destra italiana al governo, iniziò nel 1986 anche grazie al contributo di Pinuccio Tatarella. Gli antesignani di quel passaggio epocale furono i sindaci che mostrarono al Paese una classe dirigente in grado di governare. Adesso, grazie a Giorgia Meloni, ci sono le condizioni per lanciare un partito conservatore di massa. Intervista a Fabrizio Tatarella, vicepresidente della Fondazione Tatarella

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