Troppo spesso si dimentica che tutto quello che non è “A” non obbligatoriamente è “B”, che il nemico del mio nemico non necessariamente è mio amico e così via. Eppure, nell’esaminare un paio di documenti firmati in questi ultimi giorni dal direttore dell’intelligence nazionale statunitense, William Evanina, i media, anche quelli italiani, sembrano essersene completamente dimenticati, tanto da ricondurne i…
Redazione
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Lukashenko, Putin e il sogno infranto della Bielorussia
Le elezioni presidenziali del 9 agosto sono state tra le più complesse della storia del Paese e forse per la prima volta in 26 anni, il regime di Aleksandr Lukashenko, malgrado la vittoria con l’80% dei consensi, è sembrato in bilico, stretto tra un’opposizione sempre più organizzata e un malcontento diffuso, frutto della stagnazione economica e della mancata gestione della…
How Italy plans to curb Chinese 5G tech (and the roadblocks it faces)
Italy is scrambling for ways to keep Chinese 5G tech under check out of security concerns and to appease the US administration, who was been piling pressure on its allies to do away with it. Ideally, president Donald Trump would like to see allied nations ditching Chinese companies much like he did; that is, wishing them away through an executive…
L'Anac, la burocrazia e i furbetti dell'Inps. L'analisi del prof. Caravita
Dopo mesi di inerzia il governo ha avviato le procedure per la nomina dei nuovi componenti dell’Anac. Ed è subito partita la polemica sui nomi, avvitandosi così nel vizio frequente di discutere di nomi, senza ragionare sulla missione dell’organo. Proviamo a tornare su questo terreno. Come dice Raffaele Cantone nell’intervista a Silvia Grassi, pubblicata ieri su Formiche.net, la normativa Anac,…
Intelligence, giustizia e media, occhio al cortocircuito. L’opinione del prof. Monti
Un articolo pubblicato da The Diplomat riporta la notizia della confessione di due scienziati cinesi che si sono dichiarati colpevoli di avere “cospirato per rubare segreti commerciali a un centro di ricerca medico” per conto, o comunque a vantaggio, del governo cinese. La notizia, si legge, è stata l’occasione che ha consentito al Fbi di denunciare pubblicamente la politica cinese…
Pandemia, attentati, caos. Così Al Shabaab avanza in Somalia
Un premier sfiduciato dal Parlamento, un fragile governo centrale riconosciuto ma poco sostenuto dall'Onu, guidato dal presidente "Farmajo", il quale controlla solo una parte del territorio somalo a causa della presenza cancerogena del gruppo radicale islamico Al Shabaab. Poi, come in ogni teatro di guerra – calda, fredda, o sotterranea – attacchi a civili e militari all'ordine del giorno. L'ultimo,…
Un oceano di intelligence. Così Xi Jinping controlla il Pacifico
Non vi sarebbero più dubbi sulla costruzione di una rete di sorveglianza nel Mar cinese meridionale per mezzo di piattaforme di sorveglianza galleggianti, finanche in acque internazionali, da parte della Cina. Nonostante Pechino abbia fornito rassicurazioni sull’utilizzo di tali dispositivi solo per scopi “civili”, è difficile ritenere che gli stessi non vengano impiegati dai militari e dai servizi di intelligence…
Il destino della Tunisia tra il rebus immigrazione e l'impasse politica
(La prima parte di questa analisi è stata pubblicata sabato 8 agosto e si trova a questo link) Il 13 novembre 2019 Ghannouchi viene eletto presidente dell’Assemblea dei Rappresentanti del Popolo grazie anche ai voti di Qalb Tunes ed El Karama. Di Nidaa Tunes non rimane nulla, implosa e disgregatasi su conflitti di potere interni. Da acerrimi antagonisti, Karoui e…
Elettrico? Un assist al made in China. Zennaro (Copasir) spiega perché
Il 2020 sarà un altro anno di crescita per la Cina, mentre per la maggior parte dei Paesi occidentali, Italia in primis, sarà un anno storico di depressione economica. Ad oggi, la Cina è ancora la regina dei mercati finanziari. Da gennaio la Borsa di Shanghai ha realizzato un +11% e quella di Shenzen +35%. Secondo i principali analisti di settore,…
Tunisia, chi governa davvero dietro il caos? L'analisi di Clara Capelli
Sin dalle rivolte del 2010-2011, il racconto della Tunisia ha viaggiato su due binari paralleli: da una parte l’analisi dei processi politico-istituzionali della transizione, dall’altra la cronaca spaventata delle proteste, del terrorismo, degli sbarchi. Stabilità contro caos, modernità rassicurante contro minacce oscurantiste. Il piccolo Paese mediterraneo è di nuovo tornato sotto i riflettori per la questione migratoria, con la visita…