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Al netto della logorrea renziana e delle ombre elettorali emerse nello svolgimento delle primarie PD di domenica 8 dicembre, bisogna constatare che Matteo Renzi ha sconfitto Cuperlo e Civati ed è diventato nuovo segretario del partito. Egli, dalle prime dichiarazioni, conferma la caratteristica e lo stile già noti del suo procedere all’interno della compagine: lo spettacolo(spectaculum da spectatre: guardare) come elemento caratterizzante. Contenuti pochi, immagine, slogan ed enunciazioni tante. Egli, per attrarre lo sguardo di donne e di uomini, utilizza paradigmi in linea con la visione dominante della società attuale, dove l’esteriorità gioca un ruolo fondamentale come l’immediatezza, il visibile, il fugace, il veloce, il superficiale, l’effimero. La realtà in sostanza cede il posto all’apparire. E Renzi in tale contesto riesce bene. E’ questo però l’aspetto più insidioso e meno convincente della  sua visione politica, che poi è la stessa di Berlusconi e di Grillo. Sono loro tre a sposare il medesimo modello, imperniato sulla comunicazione che ha come obiettivo la vendita di illusioni. Una comunicazione fine a sé stessa, solo per creare emozione, mentre dovrebbe essere finalizzata a realizzare convinzione. Questa si costruisce con elementi concreti, con fatti, con argomenti reali e non con fumosi ed estemporanei pensieri immaginifici. Se ciò non avviene e ci si limita solo ad emozionare, pungolando gli istinti viscerali della gente, si rende un cattivo servigio alla democrazia, e ci si potrebbe prima poi trovare in qualche trappola. Un esempio di emotività ad alzo zero viene suscitato talvolta irresponsabilmente con antichissimi slogan: piove, governo ladro! Tutti a casa! Pericolosi e per niente originali, a dire il vero.
Il nuovo segretario del PD alla comunicazione collega, per catturare gli sguardi di pezzi di opinione pubblica, la disponibilità a lisciare il pelo a coloro che vivono la vita individuale, i rapporti sociali contraddistinti da peculiarità e forme, che si scompongono e ricompongono in modo veloce, incerto, fluido, vacillante. E’ la società liquida, non più basata su strutture salde, sicure ma aleatorie e volatili. Il bacino elettorale a cui  si rivolge Renzi è soprattutto questo mondo variegato di gente acculturata, forse anche benestante. Alla “leopalda”, infatti, non c’erano poveri, operai, lavoratori, disoccupati. Essa è formata in gran parte da giovani e da fette di ceto medio, (impiegati, professionisti, commercianti, piccoli e medi imprenditori) gente che, smarrito il collante ideologico, non ha niente a che vedere con sinistra e destra, solo qualche pezzo di falce e martello e qualche altro di fiamma tricolore, il resto qualunquisti e populisti. Ma non sono loro ad indicare la rotta. Un elettorato tanto eterogeneo, che vuole quietare le proprie viscere ha difficoltà a stare insieme secondo una idea comune pro, ma solo da prospettive anti come antipolitica, anticasta, antisistema. Non a caso Renzi non propone politiche per l’occupazione, per la casa, per il fisco, per la sanità, per la scuola, per l’Università ma solo generici slogan, i titoli di varie questioni. Ci sarebbe il big bang se si declinassero e si proponessero programmi netti, chiari, definiti.
Il segretario del PD aspira a realizzare il modello di partito americano, (i club, manco più i circoli di vecchia memoria margheritina).Tenta di introdurlo, ma in contrasto con la storia, con la realtà pluralista di democrazia parlamentare in Italia. Potrebbe essere destabilizzante per il sistema politico. Un partito siffatto manca di un’anima, di una cultura, di un’etica, di una identità. E’ il partito elettorale che serve solo a rastrellare consenso e a legittimare il potere. E’ lo stesso partito che abbiamo conosciuto in questo ventennio: agnostico, neutro, programmatico, e che ci ha portato fin qui, cioè ad una spaventosa deriva democratica. Speriamo che la visione renziana non voglia coinvolgere anche il sistema politico-istituzionale, imperniato sul bipartitismo. Sarebbe la più grande maledizione per l’Italia e per la democrazia italiana. Renzi e il Pd stiano attenti a non scherzare col fuoco.

Renzi: un segretario liquido per un partito liquido?

Al netto della logorrea renziana e delle ombre elettorali emerse nello svolgimento delle primarie PD di domenica 8 dicembre, bisogna constatare che Matteo Renzi ha sconfitto Cuperlo e Civati ed è diventato nuovo segretario del partito. Egli, dalle prime dichiarazioni, conferma la caratteristica e lo stile già noti del suo procedere all’interno della compagine: lo spettacolo(spectaculum da spectatre: guardare) come…

Pensare ad un mondo senza centro

Il realismo storico di Papa Francesco è un monito senza indugi a ripensare l'organizzazione delle società, dell'economia e a ridare un senso alla vita. La dimensione etica è necessaria nei nostri giorni di cerniera tra il mondo che conosciamo e quello che verrà. Infatti, se in passato la dimensione etica rispondeva ai bisogni spirituali e relazionali dell'essere umano, oggi essa…

I pugni di Bruno Martinazzi

I pugni di Bruno Martinazzi sono stati prelevati dall’atrio del Centro Direzionale della Fiat in Corso Ferrucci. 2 pugni di pietra bellissimi. Opera scultoria voluta da Giovanni Agnelli, terminata nel 1978. Non è noto dove saranno trasferiti. E così, in questo stato di sospensione, mentre i pugni (statici) si muovono animati da un dinamismo inefficace verso chissà quale dove, non…

Parte da Milano la semina dei Popolari di Mauro

Dopo la presentazione ufficiale del 23 novembre scorso al Teatro Quirino a Roma con l'Assemblea Popolare per l'Italia, i Popolari – sancita la scissione da Scelta Civica, ufficializzata con la costituzione dei gruppi parlamentari "Per l'Italia" sia alla Camera che al Senato – si sono dati appuntamento oggi a Milano al Teatro Tieffe alla presenza del ministro Mario Mauro e…

Ecco il vascello liberale di Boldrin, De Luca e Passera. La rotta europea e le incognite italiane

Rappresentare il popolo dei produttori vessati dal fisco e dalla burocrazia contro la conservazione e i privilegi delle formazioni egemoni nella seconda Repubblica. Promuovere un taglio rigoroso, massiccio e selettivo della spesa pubblica cresciuta del 30 per cento tra il 2001 e il 2012. Rompere il predominio popolare e socialista nell’Ue realizzando una visione federale e solidale dell’Europa grazie a…

Solo una stagione di riforme può ripristinare la pace sociale

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Così Putin vuole abbattere la corruzione in Russia dopo lo scandalo cipriota

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo il commento di Edoardo Narduzzi apparso su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi. Senza eccessivi clamori mediatici da alcune settimane a Mosca è iniziata una singolare Mani Pulite russa. Lo zar Vladimir Putin aveva annunciato che il suo terzo mandato presidenziale al Cremlino avrebbe coinciso con una guerra senza quartiere alla…

Il governo Letta&Alfano ha decretato la morte dei partiti

Nel 1960 il governo Tambroni per rabbonire la piazza allora in agitazione per iniziativa del Pci e del Psi attuò una riduzione del prezzo della benzina allora stabilito in via amministrativa. Il governo Letta&Alfano ha pensato bene di anticipare tutti decretando la fine del finanziamento pubblico e quindi la morte dei partiti. Solo che questa volta la concessione è stata…

Come e perché i Fondi Sovrani possono essere il "tesoretto" delle imprese italiane

Come avvicinare domanda e offerta di capitali in una fase di credit crunch? Quali sono gli investitori istituzionali più adatti e interessati al nostro sistema produttivo? IL TEMA DEI CAPITALI Nell’attuale scenario di contrazione e sempre maggiore selettività del credito bancario e considerata la difficoltà a far decollare forme alternative di finanziamento come le emissioni obbligazionarie, il tema dei capitali…

Così la buona politica può disinnescare il populismo dei Forconi

Da troppo tempo il sistema politico italiano, l’odiosa Casta autoreferenziale e clientelare, gioca in difesa, incapace di produrre proposte veramente innovative agli Italiani: istruzione, fisco, sanità, giustizia, pensioni, lavoro rantolano in cerca di una boccata d’ossigeno, negata dalla mancanza di idee coraggiose. STESSI PROBLEMI I problemi che ci affliggono oggi sono sempre gli stessi di ieri, magari un po’ peggiorati,…

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