Skip to main content

Conosco da molto tempo uno dei leader della protesta di questi giorni, Lucio Chiavegato (nella foto). A lui rivolgo questo pensiero, perché quanto sta accadendo in questi giorni non è la giusta protesta di chi rivendica le proprie libertà e i propri diritti, ma una protesta confusa e pericolosa.

Ci sono tante persone perbene con ottime ragioni per pretendere un cambiamento, ma credo che si stiano facendo strumentalizzare, per esasperazione, da individui che non meritano la loro fiducia e che chiedono cose che con la libertà e i diritti individuali non hanno nulla a che fare.

Questo è il commento che ho lasciato sulla sua bacheca.

Caro Lucio, ho la brutta impressione che questa protesta metta assieme molte belle persone e troppe persone brutte. Molte richieste giuste e troppe richieste sbagliate. C’è la giusta esasperazione delle Partite Iva, ma c’è anche l’estenuante richiesta di sussidi (cioè tasse per chi non li riceve) e protezionismo (cioè tasse implicite per chi compra i prodotti protetti). C’è la giusta richiesta di un cambio di marcia politico ma c’è anche un populismo sordo e pericoloso e violento. C’è una comprensibile incazzatura contro la burocrazia europea e italiana ma c’è anche una sterile protesta anti-euro, come se il problema italiano non fosse già lì, uguale a com’è adesso, molto prima dell’euro; e come se l’euro non ci avesse almeno costretto a fare un minimo di ordine nei conti pubblici. Come se l’euro non ci avesse costretti a far emergere i problemi. Come se misurare la febbre in gradi Fahreneit fosse un modo per farla passare. Per favore, fate chiarezza su qual è il senso di questa protesta perché ti assicuro che anche uno come me, che vi è potenzialmente molto vicino, non riesce a condividerla a queste condizioni. Con chi blocca le città io non ci sto. Con chi calpesta l’ordine pubblico e impedisce agli altri di vivere e lavorare io non ci sto. Con chi costringe i commercianti alla serrata io non ci sto. Con chi chiede sussidi e dazi io non ci sto. Con chi vuole più Stato (“no alle privatizzazioni”, recitava lo striscione a Genova) io non ci sto. Con chi pensa che stampare moneta sia la soluzione io non ci sto. Con chi vuole mandare “tutti a casa” per mettere al posto dei nostri politici dei politici peggiori, che garantiscano spesa pubblica agli amici degli amici, io non ci sto. Un abbraccio“.

Cari Forconi, chi siete e cosa volete davvero?

Conosco da molto tempo uno dei leader della protesta di questi giorni, Lucio Chiavegato (nella foto). A lui rivolgo questo pensiero, perché quanto sta accadendo in questi giorni non è la giusta protesta di chi rivendica le proprie libertà e i propri diritti, ma una protesta confusa e pericolosa. Ci sono tante persone perbene con ottime ragioni per pretendere un…

I governatori dell’eurozona battono un colpo

Dunque Mario Draghi ha confermato, nel corso di un dibattito al Parlamento europeo, che “i bond sovrani verranno sottoposti a stress come altri titoli”. Non era difficile immaginare che sarebbe finita così, ma averne la conferma serve anche a comprendere che la partita che si sta giocando su questa class di asset è la più strategica, per non dire sistemica,…

La fregola infruttuosa di Renzi

Pubblichiamo grazie all'autorizzazione del gruppo Class editori il commento di Marco Bertoncini apparso su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi. Tutto in fretta. Matteo Renzi deve dare l'impressione del decisionista a ogni costo, affinché le tante parole spese da quando è sceso in campo come rottamatore in servizio permanente effettivo non restino esercitazioni labiali. Per farlo ricorre perfino…

Ecco come John Kerry affronterà i conflitti in Medio Oriente

Questa analisi è stata pubblicata sul sito del Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente e sull'Huffington Post. Negli ultimi giorni la stampa israeliana è piena di indiscrezioni su un importante cambio di passo nell'iniziativa Usa in Medio Oriente. Fino ad oggi, gli Stati Uniti si sono limitati ad assistere, o al massimo a cercare di fungere da facilitatori, durante…

Budget, Fed e Bce fanno ballare le Borse

Che lo storno di ieri a Wall Street (S&P -1.13%) abbia costituito la seduta peggiore da oltre un mese, la dice lunga sui livelli raggiunti dalla volatilità realizzata sull'azionario americano negli ultimi tempi. LE DECISIONI DEL CONGRESSO USA Principale catalyst della negatività, secondo l'opinione generale, l'accordo al Congresso sul budget, con le eventuali ricadute sul timing della rimozione dello stimolo.…

Ecco perché lo spettro della deflazione incombe sull'Italia

Pubblichiamo l'articolo di Marcello Bussi uscito sul quotidiano MF/Milano Finanza diretto da Pierluigi Magnaschi «Al momento non vediamo deflazione nell'area euro». Lo ha dichiarato ieri all'Europarlamento il presidente della Bce, Mario Draghi, assicurando che «la nostra situazione è diversa da quella del Giappone negli anni 90 e inizio 2000». Quasi nello stesso momento, però, a Roma l'Istat diffondeva il dato…

Fatto Quotidiano e Messaggero, ecco la mappa dei poteri forti renziani

Un movimento tellurico di volti e braccia influenti, in coda a Palazzo Vecchio e non al Nazareno. Non era certo necessaria la nomina a segretario del Pd per certificare come verso Matteo Renzi da tempo si fosse messa in moto una marcia di avvicinamento da parte di imprenditori, banchieri e finanzieri. Un viavai che ovviamente, dopo il battesimo della prima…

Sfide e incognite degli smartphone Xiaomi che fanno rotta verso il Sudest asiatico

L'espansione di Xiaomi per fare concorrenza ad Apple e Samsung nel mercato degli smartphone fuori dalla Cina continentale parte dal Sudest asiatico. “Ho passato molto tempo con potenziali partner in altri Paesi, in particolare del Sudest asiatico”, ha detto Hugo Barra, vicepresidente della società cinese da agosto, quando il suo passaggio da Google alla creatura di Lei Jun, già conosciuto…

×

Iscriviti alla newsletter