Skip to main content

La scossa fiscale da 300 miliardi di euro di cui da tempo parla un Corrado Passera dalla vena sempre più politica ha una sigla? La sigla è, forse, CCF (Certificati di credito fiscale). Dall’entourage di Passera dicono che i CCF non faranno parte integrante del programma che l’ex ministro presenterà a breve.

CHE COSA SONO I CCF

Ecco come li ha descritti, come una misura per il rilancio dell’economia, in un articolo sul Sole 24 Ore di alcuni mesi fa Marco Cattaneo, presidente di Cpi Private Equity: “Verrebbero erogati a residenti del Paese emittente; sono utilizzabili non subito, bensì in un futuro prossimo (es. due anni dopo l’emissione) per pagare tasse o altri oneri dovuti allo stato emittente; sono negoziabili dal percettore in anticipo rispetto alla data di utilizzabilità”. La “monetizzazione – aggiungeva Cattaneo – avverrà con uno sconto di mercato (es. 5% annuo) che si avvicinerà a zero con l’approssimarsi dell’utilizzo”.

NUMERI E DESTINATARI

“In primo luogo – spiegava Cattaneo nell’intervento sul Sole 24 Ore – i Ccf saranno erogati a lavoratori e imprese per ridurre l’impatto dei contributi sociali (il cuneo fiscale). In Italia i costi di lavoro totali 2012 sono stimati in 985 miliardi (818 nel settore privato, 167 nel pubblico), i contributi in 216. Si propone di erogare Ccf pari al 70% dei contributi (salvo quelli pagati da datori di lavoro pubblici: sarebbe una partita di giro)”.

L’OBIETTIVO POLITICO ED ECONOMICO

L’esperto Cattaneo, che è stato contattato da Passera, aggiungeva: “I Ccf rendono virtuosa l’austerità. Maggiori tasse e minore spesa riducono domanda e produzione. L’austerità migliora il deficit pubblico a parità di reddito ma comprime quest’ultimo. I due effetti in larga parte si elidono; e alla finanza pubblica in difficoltà si aggiunge la caduta di Pil e consumi.
Con i Ccf a fronte del drenaggio di euro lo Stato eroga un’attività finanziaria ed evita la caduta di redditi e ricchezza; o se è già avvenuta (com’è oggi) li rilancia. L’austerità permette di raccogliere euro e consolidare le finanze pubbliche, mentre l’erogazione di Ccf evita la depressione del Pil”.

DOMANDE E DUBBI

“Il vantaggio di questa proposta – chiosava lo stesso Cattaneo in una intervista – sta nel fatto che non implicherebbe un’uscita dall’euro”. Inoltre secondo il presidente di Cpi Private Equity, i Ccf non incrementerebbero il debito pubblico perché “non esiste un impegno di rimborso. Lo Stato italiano non darà, alla scadenza, euro a rimborso dei Ccf; li accetterà a pagamento delle sue spettanze: esattamente come avviene per la moneta”.

I RAPPORTI CON PASSERA

E’ stato lo stesso Cattaneo a svelare come lo ha cercato l’ex banchiere ed ex ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera: “Il progetto Ccf è stato portato alla sua attenzione da un comune conoscente (Alberto Nosari, per molti anni firma del Sole 24 Ore). Tramite Alberto mi aveva chiesto alcuni chiarimenti, sotto forma di tre domande”.

LE ATTENZIONI POLITICHE DEL M5S E DI LETTA

Non è solo Passera ad approfondire i Ccf. Come si desume da un post del blog di Beppe Grillo, ambienti del Movimento 5 Stelle ne hanno discusso e, secondo alcune indiscrezioni raccolte da Formiche.net, il progetto – nei suoi tratti essenziali – è al vaglio di alcuni consiglieri di Palazzo Chigi, tra cui – pare – Fabrizio Pagani.

Passera, Grillo e Letta studiano il Sarchiapone pro-crescita chiamato CCF

La scossa fiscale da 300 miliardi di euro di cui da tempo parla un Corrado Passera dalla vena sempre più politica ha una sigla? La sigla è, forse, CCF (Certificati di credito fiscale). Dall'entourage di Passera dicono che i CCF non faranno parte integrante del programma che l'ex ministro presenterà a breve. CHE COSA SONO I CCF Ecco come li…

Saggi consigli su legge elettorale e tagli alla spesa

Due sono le questioni che in questo fine settimana sempre più confuso vogliamo contribuire a far emergere, senza la presunzione di risoluzione ma sicuramente con dei saggi consigli. La prima è la questione della legge elettorale. La proposta sul tavolo è ancora molto debole. Noi infatti  la consideriamo sufficientemente  deludente su tanti aspetti ma quello che ci preme sottolineare è…

Ecco perché aumentano le tensioni tra Europa e Israele

Pubblichiamo un articolo di Affari Internazionali Israele nutre una diffidenza storica verso gli europei. Se ne possono ben capire le origini. Oggi che l’iniziativa del segretario di Stato statunitense John Kerry per il Medio Oriente ha rilanciato un negoziato apparentemente senza fine - il cosiddetto “processo di pace” con i palestinesi - le frizioni con l’Europa non mancano. Particolarmente forti…

Tutti i dubbi dei liberisti sulla privatizzazione all'italiana di Poste

Le Poste nel mirino dei privatizzatori e sotto la lente dei liberisti. Non solo in Italia, dove oggi sarà presentato il decreto del presidente del Consiglio dei ministri che darà avvio al processo di privatizzazione che inizierà con il 40% del gruppo statale presieduto da Giovanni Ialongo e guidato dall'ad, Massimo Sarmi. IL CASO BRITANNICO Ma anche nel Regno Unito,…

Nouriel Roubini

Perché il 2014 è l'alba di un nuovo conflitto mondiale. Parola di Roubini

Ieri, giorno precedente al suo intervento al World Economic Forum, l’economista Nouriel Roubini ha lanciato su Twitter una provocazione: il 2014 somiglia molto, quasi troppo, al 1914. Con due tweet catastrofisti, il “Dr. Doom” è tornato. Per un momento Roubini ha lasciato da parte gli incontri mondani e si è messo al lavoro per fare qualche previsione, poco ottimista come…

Ecco il nuovo pacchetto dell'Europa su energia, industria e gas serra

Le emissioni di CO2 dovranno scendere del 40% e le energie rinnovabili dovranno arrivare a coprire il 27%. Il tutto entro il 2030. Sono questi i capisaldi dell'accordo della commissione Europea sul nuovo pacchetto "clima-energia" che dovrebbe prendere il posto del precedente, quello che si fermava all'orizzonte temporale del 2020. Sul punto ci sarà ancora da discutere, ovviamente. Una formulazione…

Ecco perché il Cairo è sotto attacco

Nel giro di poche ore ci sono stati tre attacchi al Cairo. In totale sono morte cinque persone mentre 80 sono rimaste ferite. Il primo attentato è avvenuto con un'autobomba contro il quartier generale della polizia. L’esplosione ha lasciato un cratere davanti all'edificio e la facciata è stata parzialmente distrutta. Il ministro dell’Interno, Hany Abdel Latif, ha confermato che a…

Perché secondo me la vendita di Poste va contro l'interesse nazionale

L'annuncio del ministro dell'Economia Saccomanni a Davos riguardo la vendita della quota del 40% di Poste Italiane suona quale invito a investire in Italia. Non per niente il piano del governo "Destinazione Italia" dovrebbe rappresentare una strategia di attrazione per gli investimenti in Italia. E se fosse un piano Svendita Italia? Le contraddizioni che stanno emergendo dagli emendamenti in Parlamento,…

Con l'Italicum cambi anche l'elezione del presidente della Repubblica

L’adesione al patto del Nazareno anche dei partiti minori di governo, con la sospensione (o l’attenuazione) di critiche sproporzionate e surreali come quelle iniziali di Fabrizio Cicchitto, dovrebbe facilitare un percorso riformatore atteso da decenni. Dovrebbe. L’ostruzionismo della sinistra postcomunista e la ribellione di alcuni settori parlamentari d’ogni colore che temono d’essere tagliati fuori dal prossimo parlamento, potrebbero ancora procurare…

Davos, la governance di Internet è protagonista

Lo scandalo del Datagate fa sentire le sue ripercussioni anche sul Forum mondiale dell'economia di Davos. Qui è stata annunciata una commissione indipendente di policy makers internazionali di alto profilo, la Global Commission on Internet Governance, che svolgerà un'indagine sul modo in cui i governi usano i dati di Internet e proporrà regole per proteggere  i diritti dei cittadini online.…

×

Iscriviti alla newsletter