Skip to main content

Tutto come da pronostici alla Federal Reserve dove, in perfetta continuità, a sostituire il presidente uscente Ben Bernanke ci sarà la sua vice, Janet Yellen.

PRIMA DONNA
È la prima volta per una donna in 100 anni. La nomina sarà ufficializzata oggi alle 15 da Barack Obama durante una cerimonia nella East Room della Casa Bianca alla quale parteciperà anche Bernanke.
La Yellen prenderà il timone della Fed il prossimo 31 gennaio, quando scadrà il mandato del presidente in carica.

UNA CARRIERA IN ASCESA
La sua scelta, anche se in bilico fino all’ultimo, è sembrata praticamente scontata dopo che l’opzione sull’ex Segretario al Tesoro, Lawrence Summers, era tramontata (nonostante la sua amicizia con Obama) lo scorso settembre per la forte opposizione in Senato dei democratici. E comunque la Yellen, da quattro anni vice presidente e nell’Istituto federale già da una dozzina di anni, è stata finora una stretta collaboratrice del Presidente Usa in materie di politiche monetarie ed economiche. Janet Yellen, 67 anni, sposata con il premio Nobel George Akerlof, ha studiato economia alla Brown University e a Yale, dove ha conseguito il dottorato. La prossima numero uno della Fed ha insegnato all’ateneo di Harvard e più recentemente presso l’Università californiana di Berkeley.

ANCORA POLITICHE ESPANSIVE
Ma che presidente sarà la Yellen? Con il tasso d’inflazione sotto l’obiettivo del 2%, la Banca federale Usa potrà permettersi di mantenere i rubinetti del credito ancora aperti per favorire la crescita economica e il mercato del lavoro. E la stessa Yellen, nei suoi discorsi del 2012, suggeriva che i tassi dovessero rimanere vicino allo zero fino al 2016.

MONDO DEMOCRATICO
Oltre al suo profilo professionale, la scelta non è politicamente casuale. La Yellen è una democratica, la sua prima nomina nel Board fu decisa da Bill Clinton. Ed è una “colomba” dichiarata. Pensa che la banca centrale debba fare gli interessi dei lavoratori sostenendo il pieno impiego, più di quanto debba stroncare l’inflazione. “I lavoratori e le loro famiglie – ha detto in un discorso recente – stanno pagando un costo elevato per la deludente lentezza di questa ripresa. C’è il rischio di infliggere danni duraturi al mercato del lavoro e alla capacità produttiva dell’economia”.

Come sarà la Fed di Yellen

Tutto come da pronostici alla Federal Reserve dove, in perfetta continuità, a sostituire il presidente uscente Ben Bernanke ci sarà la sua vice, Janet Yellen. PRIMA DONNA È la prima volta per una donna in 100 anni. La nomina sarà ufficializzata oggi alle 15 da Barack Obama durante una cerimonia nella East Room della Casa Bianca alla quale parteciperà anche…

Il Pdl bisticcia pure su Marina Berlusconi

Pare che la lettera fosse privata, una sorta di conversazione/sfogatoio tra berlusconiani della prima ora. E invece l’auspicio del falco Sandro Bondi che alla guida della nuova Forza Italia dopo il padre si metta la figlia è stato reso esplicito, con l’ex ministro della Cultura sobbalzato per la pubblicazione sul Foglio. Ma tant’è. Marina Berlusconi nuova leader del nuovo partito…

Lo shutdown Usa evidenzia le debolezze dell’Europa

Politica protagonista assoluta della scena mondiale, con il possibile default di Washington ad incombere sulle Borse ed a deprimere i mercati dopo la mancata intesa al Congresso sul finanziamento dell’apparato statale: il famigerato “shutdown” ha comportato, dalla mezzanotte del 1 ottobre scorso, il blocco del governo federale per mancanza di fondi mediante un taglio dei servizi "non essenziali" costituiti da…

Perché temo che Grillo abbia ragione

Il 6 ottobre Grillo scrive: "Questo governo ha fatto solo annunci e ha aumentato le tasse dirette e indirette. Qualcuno ha detto che qualunque imbecille è capace di aumentare le tasse. Non ha tagliato nulla, auto blu, F35, finanziamenti pubblici, pensioni d'oro, province e mille altri sperperi non sono neppure stati sfiorati. Questo governo ha come obiettivo di resistere, resistere…

Ecco chi sono i favoriti al Nobel per la letteratura 2013

L’Accademia svedese renderà noto giovedì il nome del premio Nobel per la letteratura 2013. Tra i favoriti ci sono poche novità: i "soliti" Haruki Murakami, Don DeLillo, Joyce Carol Oates e Cormac McCarthy. L’organizzazione del premio insiste che il Nobel va all'autore e alla sua opera artistica, non ad un Paese o una scuola letteraria in particolare. Nonostante il polemico…

Vi spiego perché Wall Street non si fa impressionare dallo Shutdown

In barba a un consenso che dapprima lo riteneva improbabile e successivamente lo vedeva durare 12-24 ore, lo shutdown governativo US entra nella sua seconda settimana di vita, senza che si intraveda chiaramente un ipotesi di accordo. Vi sono stati alcuni segnali di un indebolimento del fronte Repubblicano, ma ad oggi il leader Boehner continua ad escludere un accordo che…

Datagate, ecco perché il Brasile vuole vederci chiaro

C’è un nuovo capitolo nella spy story di Edward Snowden. Questa volta a rivelare informazioni è il canale tv brasiliano Globo News, che ha trasmesso un servizio dove svela nuovi documenti scoperti dall’ex tecnico della Nsa che coinvolgono l’Agenzia canadese di sicurezza per la comunicazione. I dati di Snowden indicano che questo istituto si è dedicato a intercettare i messaggi del…

Napolitano e il Pd, idee diverse su amnistia e indulto

Che occorra intervenire, e subito, sulla “scottante questione” carceraria sono tutti d’accordo. Le dichiarazioni dei vari esponenti del Pd di fronte al messaggio del presidente Giorgio Napolitano sono state di plauso all’unisono. Ma è sul come risolvere l’emergenza che la posizione del capo dello Stato e quella dei democratici non sembrano così coincidenti. Napolitano nelle dodici pagine del suo intervento…

Alitalia, ecco il piano segreto di Letta con Fs e Fintecna

Soldi pubblici tramite Fintecna, Ferrovie dello Stato e Alitalia chiamate a integrare i network: obiettivo sedersi al tavolo della trattativa assieme a Air France-KLM con la compagnia biancarossaeverde in posizione meno svantaggiosa rispetto a quella occupata oggi. Ecco il piano segreto di Enrico Letta per sbrogliare la matassa legata alla compagnia di bandiera italiana, partendo da un’operazione a costo zero…

Tutte le incognite sulla leadership di Flavio Tosi

In politica le leadership non si inventano ma si costruiscono. E la storia recente ci ha indicato due percorsi diversi ma egualmente obbligati. Il primo è quello weberiano del carisma eccezionale, il secondo è quello della guida formalmente riconosciuta di una organizzazione partito a vocazione maggioritaria. Attualmente Flavio Tosi che pure in una dimensione locale viene riconosciuto come uno dei…

×

Iscriviti alla newsletter