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Il delicato equilibrio del governo di larghe intese si regge in larga parte sull’esito dei processi di Silvio Berlusconi. A cominciare da quello per i diritti tv Mediaset, per il quale domani è attesa l’udienza della Suprema Corte, chiamata a confermare (o ad affossare) le due sentenze che hanno comminato al leader del Pdl 4 anni di carcere e 5 di interdizione dai pubblici uffici per frode fiscale.
Nodi che iniziano a venire al pettine e che nelle ingarbugliate trame della giustizia italiana potranno avere esiti molteplici.

GLI SCENARI POSSIBILI
Sono sei gli scenari possibili – secondo il Corriere della Sera – che in un articolo a firma di Luigi Ferrarella li analizza uno per uno, dalla conferma delle condanne ricevute in primo grado e in Appello, fino alla assoluzione totale e definitiva.

IN CASO DI CONDANNA
La prima possibilità, statisticamente parlando, è dunque che domani anche la Cassazione possa confermare la condanna a 4 anni di reclusione e 5 di interdizione dai pubblici uffici;
La pena interdittiva, invece è quella che per 5 anni lo farebbe decadere da parlamentare e, nel caso si tornasse a votare, gli impedirebbe di candidarsi. La procedura prevede un passaggio in Senato e un voto della giunta delle immunità e dell’aula per prendere atto della sentenza definitiva e dichiarare la decadenza;

IN CASO DI ASSOLUZIONE
La Suprema Corte potrà annullare la condanna ma ordinare un altro processo d’Appello, indicandogli il punto da riconsiderare e da rimotivare meglio, e in questo caso il nuovo appello e la successiva nuova Cassazione non è detto facciano in tempo a essere celebrati prima della prescrizione nel settembre 2014 dell’ultima imputazione relativa al 2003;
Oppure potrà annullare la condanna senza ordinare un nuovo appello, dunque con assoluzione secca e totale e definitiva dell’imputato.

IN CASO DI RINVIO
Solo domani all’ultimo minuto i legali decideranno se provare a chiedere un rinvio dell’udienza, la cui gittata è però una incognita perché il cambio della data, se oltre pochi giorni, avrebbe il delicato effetto di cambiare anche i giudici. Ma l’impressione è che il rinvio – spiega Ferrarella – se chiesto, o sarà molto breve o non sarà. E in quest’ultimo caso la sentenza, se non già domani sera, arriverebbe mercoledì.

MAI IN CARCERE
Qualunque dovesse essere l’esito del processo Mediaset – sottolinea il Sole 24 ore – nel futuro di Silvio Berlusconi non c’è il carcere. Glielo impedirebbero le norme che escludono la detenzione in carcere per gli ultrasettantenni. In caso di condanna definitiva, per lui la prospettiva sarebbe quella dell’affidamento in prova ai servizi sociali. Se lo rifiutasse, la strada alternativa sarebbero, al massimo gli arresti domiciliari.

Processo Mediaset: per Berlusconi condanna a 4 anni confermata in Appello (fonte video: La 7)

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