Skip to main content
“Buona parte dei dirigenti “nominati” del mio partito se la sta facendo sotto temendo che una rinnovata accoppiata fra me e te metterebbe fuori automaticamente i riciclati, che pure si sono infilati nell’Italia dei Valori”.
 
E´ solo un passaggio della lettera indirizzata da Di Pietro a Beppe Grillo, tra i quali sembra essere rifiorita una corrispondenza di amorosi sensi, tra candidature al Quirinale, lodi ai militanti e ipotesi più o meno esplicite di fare fronte comune. E il tutto, scrive Tonino, a dispetto del fatto che “in fondo, io e te non ci siamo nemmeno sentiti, né parlati in questi giorni”, e si lascia intendere che chi dovesse pensare allo zampino di Casaleggio, per anni consulente di Di Pietro, o è un ladro o è una spia.
 
Ma insomma, al di là del chi e perché ha detto cosa, e delle ipotesi di un´Italia MoVimentata dalle 5 Stelle dei Valori alle prossime elezioni, e dei tentativi di uno di intestarsi i voti dell´altro e dell´altro di salvarsi con il sostegno di uno, fa strano sentire Di Pietro rivoltarsi contro i suoi dirigenti, definendoli infiltrati, con termine e atteggiamento storicamente berlusconiani. Come se non avesse sempre deciso tutto e soltanto lui, dirigenti, candidati, parlamentari e consiglieri locali, inclusi amici e parenti.
 
I tanti scilipoti che da anni sguazzano dentro Italia dei Valori non sono accidenti capitati per caso o guai passati, non sono frutto di una qualche selezione della classe dirigente sfuggita al capo. Sono scelte di Tonino, che ora farebbe bene a evitare un altro cliché della recente destra italiana: non assumersi le proprie responsabilità e scaricare le colpe sul primo che passa, meglio se additandolo come infiltrato.

Gli infiltrati

"Buona parte dei dirigenti “nominati” del mio partito se la sta facendo sotto temendo che una rinnovata accoppiata fra me e te metterebbe fuori automaticamente i riciclati, che pure si sono infilati nell’Italia dei Valori".   E´ solo un passaggio della lettera indirizzata da Di Pietro a Beppe Grillo, tra i quali sembra essere rifiorita una corrispondenza di amorosi sensi,…

La tempesta perfetta fa naufragare le reti locali

Spesso le testate giornalistiche raccontano della crisi che sta colpendo i principali network nazionali (Rai, Mediaset e TiMedia) per via della flessione del mercato pubblicitario. Il deficit di TiMedia è stato prodotto da un sensibile aumento dei costi delle risorse artistiche reclutate da La7 e dall’esplosione dei costi delle produzioni TV. La recessione al momento non pare coinvolgere i “player”…

Così Sandy ha abbattuto Romney

Ripresa la campagna elettorale, dopo la sospensione da lunedì a mercoledì per far fronte all´emergenza Sandy, i sondaggi di opinione indicano il presidente Barack Obama in vantaggio. Ad accusare il passaggio dell´uragano sembra essere stato invece Mitt Romney, che al primo comizio davanti agli elettori di Roanoke, in Virginia, ha puntato sul tema dell´economia, sostenendo che sotto la guida di…

Il Pdl s'affloscia? Colpa del Milan e di Dallas...

Silvio Berlusconi ha smesso di fare l’editore televisivo. E ha smesso di fare l’allenatore del Milan, ops, volevo dire il presidente. L’attività politica lo ha allontanato dalle sue creature più riuscite e, cosa assai più grave, lo ha allontanato dagli italiani di cui negli anni 80 è stato acuto interprete. Le antenne televisive Berlusconi le aveva in testa, propaggine sensibilissima…

Sergio non mi convince. Parla Ruggeri (ex Fiat)

Pubblichiamo grazie all’autorizzazione dell’autore e del direttore di Italia Oggi, Pierluigi Magnaschi, l’articolo di Riccardo Ruggeri.   Sergio Marchionne ha aggiornato il piano strategico Fiat Auto dandogli un taglio emotivo, scrive: "Non è per cuori deboli, ma ha un futuro potenzialmente eccitante". Mario Monti risponde: "Decisione stoica, la ringrazio". Confesso il mio imbarazzo, questo piano si presta a una doppia…

Marchionne testimonial tv di Obama

´´Romney style: how to destroy your campaign´s credibility in five easy steps´´, cioè ´´lo stile di Romney: come distruggere la credibilita´ della tua campagna in cinque facili passi´´.   E´ questo il titolo dello spot della campagna di Obama che si riferisce alle parole che Romney aveva detto in un comizio sulla Chrysler (´´Obama l´ha venduta agli italiani che vogliono…

@andreavianel

Si scioglie l´Idv e Grillo lancia Di Pietro al Quirinale. Poi diciamo ancora che è un comico e non un politico... #votantonio

Il Milan, Dallas e quindi il Pdl

Silvio Berlusconi ha smesso di fare l’editore televisivo. E ha smesso di fare l’allenatore del Milan, ops, volevo dire il presidente. L’attività politica lo ha allontanato dalle sue creature più riuscite e, cosa assai più grave, lo ha allontanato dagli italiani di cui negli anni 80 è stato acuto interprete. Le antenne televisive Berlusconi le aveva in testa, propaggine sensibilissima…

Ognissanti, il dito del Pontefice

Ognissanti: festività religiosa riconosciuta dalla Repubblica italiana. Tutti i media riportano la notizia che il Papa, ieri, ha interrotto l’Angelus perché ha avuto difficoltà di lettura. Nessuno quale fosse il messaggio del Pontefice nella solennità della giornata. E’ proprio vero: quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito (aml)

Il numero magico del Pdl: -72%

Hai voglia a disegnare sul tovagliolo le strategie per la prossima campagna elettorale, come ha fatto Silvio Berlusconi durante una cena a Montecatini. Ne serviranno molti di tovaglioli a giudicare dai numeri della débacle siciliana del Pdl. L’Istituto Carlo Cattaneo ha confrontato il risultato del voto alle elezioni siciliane della scorsa domenica con le regionali del 2008. E se i…

×

Iscriviti alla newsletter